Il regno oscuro

19 - Voi siete la mia famiglia

Sto cercando di passare più tempo con le ragazze, ma visto che Tom me lo impedisce ogni volta, sto continuando ad evitarlo in tutti i modi, per stare con la mia famiglia, l'unica alleanza vera che ho finché restiamo in Francia.

Vado in camera di Serena, che sta seduta nel letto con lo sguardo davvero perso nella finestra.
"Francesco?" Chiedo e quando lei annuisce capisco tutto, si è affezionata ma non vuole soffrire, e Francesco non le sta dando certo dei motivi per non farla soffrire visto che ogni giorno ne capita una nuova "Smetterai di soffrire solo quando smetterai di ricordare." Le dico accarezzandole i capelli, una cosa bella tra noi sorelle e che ci capiamo subito, nonostante tutte le nostre diversità.
Rimango con Serena fin quando non si addormenta e anche se è solo mezzogiorno chiedo alle ragazze di non andarla a svegliare.

La sera ci sediamo tutte a tavola e guardo accigliata i soldi che Nicole ha portato.
"Me l'hai detto te di portare più soldi per questo gioco." Mi dice.
"Non ho bisogno di soldi solo di giochi." Sbotto e Angelica inizia a ridere "Non sono d'accordo su questo." Preciso.
"Era un'imitazione di nostro padre quella?" Chiede Sara col sorriso sulle labbra.
"Solo perché tu lo sappia è un'ottima imitazione!" Confessa Serena, decisamente più rilassata di stamattina.
"Non so perché lo stia facendo, ma sta imitando nostro padre." Continua Sara.

Quando ritorno in camera mia sul mio letto vedo una scatola.
"Vediamo." Mi sprona Sara e decido di aprirla, al suo interno c'è una pianta grassa.
"Carina." Commenta entusiasta Sara, e io le porgo la piantina, le rose mi conquistano, solo quelle.
Mi accorgo di un bigliettino e lo leggo: 'Cosa c'è tra il signor Felton e la cosina che sta leggendo questo biglietto? Un colpo di fulmine, non è vero cosina Felton?'
Forse mi lascerò andare, ma non gestire.