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Avevo appena terminato le prove per la variazione, e non ce ne sarebbero state altre.
Ciò voleva dire che avevo appena finito le ultimissime prove ufficiali della "Carmen", il giorno prima della puntata, e sentivo l'ansia assalirmi sempre di più, ogni secondo che passava.

In più, come se non bastasse, il litigio della sera precedente con Christian non dava tregua ai miei pensieri. Era vero, oramai eravamo praticamente abituati a litigare ogni giorno, quindi non avrebbe dovuto farmi alcun effetto: litigio in più, litigio in meno, che cambiava?

Eppure non era così, ogni volta che ci urlavamo contro per me era terribile e non mi sarei mai abituata a quella sensazione di vuoto che provavo, quando Christian non mi rivolgeva parola e non mi regalava neanche un suo sorriso.

"Io e te abbiamo chiuso"

Quelle parole continuavano a risuonare nella mia mente, mentre mi dirigevo in casetta. La prima cosa che vidi furono Serena ed Albe sul divanetto, a chiacchierare.

"Buongiorno" dissi, ai due.

"Buongiorno, White? - mi domandò Albe, retorico – sono le cinque del pomeriggio" mi fece notare.

Io mi strinsi nelle spalle, appoggiando il borsone delle prove a terra.

"E allora?"

"Di cattivo umore, eh Pinocchio? - mi domandò Serena, sistemandosi sul divanetto e mettendosi composta – ormai ti conosco come le mie tasche"

"Già – confermai, sbuffando – ma non ho voglia di parlarne"

"D'accordo – acconsentì lei, rivolgendomi un sorriso – sai che quando vorrai farlo sarò lì per ascoltarti"

Le sorrisi anche io, perché Serena era davvero l'amica più sincera che avessi lì dentro, assieme a Carola ovviamente. Tornavo a ripeterlo, le mie compagne di stanza erano insostituibili.

"La stessa cosa vale per me" disse anche Albe.

"Ma certo – dissi, con un sorriso malizioso – ormai siete peggio di Carola e Luigi, state sempre appiccicati, è chiaro che dove c'è Serenella c'è anche Albe"

Serena arrossì ed Albe invece scoppiò a ridere.

"Senti chi parla – fece Albe, con un cenno della testa – come se tu ed Lda non foste sempre incollati"

"Ok – ripresi il borsone sulla spalla e feci per entrare, rivolgendo loro un'ultima occhiata – ci vediamo, felici innamorati"

Serena mi urlò un insulto ed io risi, entrando e chiudendo la porta della casetta. Volevo farmi una doccia calda, mangiare qualcosa al volo e farmi una bella dormita, in previsione della registrazione della puntata di domani; volevo essere carica, riposata e concentrata.

"Ciao piccola – disse Luca, con un bel sorriso – sei tornata dalle prove?"

Mi sciolsi, per il soprannome con il quale mi aveva chiamato. Altro che Pinocchio.

Tentai di ignorare la mia mente che mi fece pensare a quando Christian era solito chiamarmi principessa, e rivolsi a Luca un bel sorriso.

Annuii.

"Come sono andate?"

Venne verso di me e mi cinse le spalle con un braccio.

"Abbastanza bene – dissi, poco convinta – domani sarà il giorno della verità"

"Te l'avevo detto che ero curioso di vederti nel classico – mi ricordò lui – finalmente domani potrò ammirarti sulle punte"

"Però io non ti sentirò cantare una canzone neomelodica" dissi, mettendo il broncio.

Indelebile ~  CHRISTIAN/LDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora