Capitolo Diciotto

192 6 1
                                    

Pov. Jessica

Il sabato sera è arrivato, e coincidenza Sarah ha deciso di andare alla quella fottuta festa della AWP.

Penso sia stata la biondina-tutta-tette a convincerla, anche se non capisco come lei abbia fatto.

Sarah non è quel genere di ragazza che partecipa a feste di quel tipo, ma meglio per me.

Forse riuscirò finalmente ad avere un contatto più.. intimo con lei.

Luna ed io ci incontriamo con le ragazze del gruppo per le dieci e raggiungiamo la confraternita.

Un vociare confuso accompagna la musica, riempiendo il silenzio della notte.

Lungo il vialetto d'ingresso, nonostante la festa sia appena iniziata, si possono già notare ragazze ubriache che pomiciano con ragazzi altrettanto ubriachi.

All'interno della casa si fa fatica a camminare ed il caldo è insopportabile. In alto nubi di fumo colorate da luci a neon decorano le stanze pieni di ragazzi con gli ormoni a mille.

In un angolo della casa una ragazza sta provando a bere della birra a testa in giù.

In quello che normalmente è un salotto, una ventina di ragazzi stanno fumando. L'odore di erba mi riempie le narici. Non vedo l'ora di fumare anche io.

Ma prima voglio individuare Sarah. Non sarà difficile: devo solo trovare una piccola ragazzina spaesata in mezzo a quella moltitudine di ragazzi fatti ed ubriachi.

Giro per la casa, un po' alla ricerca di Sarah, un po' alla ricerca di qualche preda da aggiungere alla mia collezione: non sono così partita per lei da rinunciare a scoparmi qualche ragazza ubriaca.

In giro non c'è nulla di interessante - o che non mi sia già fatta - così continuo a cercare Sarah.

Raggiungo la sala da biliardo e la trovo lì con la sua compagnia: la biondina è avvinghiata ad un tipo, quest'ultimo le palpa il culo, mentre lei sta giocando a biliardo con una coppia e.. il ragazzo psicopatico.

Le sta accanto mentre lei è piegata sul tavolo per tirare la stecca.

Non perde tempo, e le si mette dietro, facendole vedere come si posiziona la stecca e come si tira, ma grazie a Dio lei si sposta, spingendolo leggermente.

Lui è fatto: i suoi occhi sono rossi, persi.

Lei non è lei: non è la solita ragazza di sempre. Ride, scherza. Sembra quasi felice.

Deve aver bevuto, o fumato, perché quella non è lei.

Quando si rialza, si ritrova premuta tra il bancone e l'alto ragazzo che non perde tempo a girarla verso di sé e baciarla.

Le prende il viso tra le mani e la bacia intensamente.

Lei cerca di allontanarlo, ma non ci riesce.

Le grosse mani di Dj scrivolano sui suoi fianchi stringendoli, e devo trattenermi dallo spaccargli la testa su quel fottuto tavolo da biliardo, ma questo gesto permette a Sarah di liberarsi.

Finalmente riesce a staccarsi da lui ma sembra sconvolta.

Non riesco più a trattenermi.

Carica di adrenalina raggiungo il gruppo e tiro un pugno su quella grandissima faccia da cazzo di Dj

"Così la prossima volta ci pensi due volte prima di toccare ciò che è mio" gli sussurro all'orecchio e lo lascio piegato per terra.

Sarah mi sta guardando con gli occhi sgranati, come tutto il resto del gruppo.

Quel posto lontano chiamato FelicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora