Capitolo Sessantotto

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Pov. Sarah

"Che ne dici di questo?" Laureen mi mostra un completino in pizzo nero completamente trasparente. Al posto della mutanda un sottile filo interdentale.

"Ehm, no. Vorrei qualcosa di semplice e soprattutto.. coprente"

"Scusa la domanda diretta ma.. Questa con Jess sarebbe la tua prima volta?" Marie si gira incuriosita verso di me

Laureen si irrigidisce ed abbassa lo sguardo

"Sì, diciamo di sì" le sorrido "Che ne dite di questo?" mostro alle ragazze un slip nero ed un reggiseno con del pizzo nero

"Davvero? Slip e reggiseno?" Laureen alza un sopracciglio

"Come prima volta va più che bene" la liquido, portandomi al petto i due pezzi "E poi il nero è sexy"

So già che sarà abbastanza imbarazzante così. E poi, non è proprio un slip.. È a metà tra uno slip ed una brasiliana.

Forse.

Chissà quale sarà la sua espressione non appena mi vedrà con questo completino addosso. Non vedo l'ora di avere i suoi occhi languidi che mi osservano.

Raggiungo la coda in cassa mentre le ragazze finiscono il giro del negozio. C'è più gente del previsto e la coda risulta incredibilmente lunga.

Dopo un paio di minuti mi raggiungono le ragazze ed attendiamo il nostro turno

"Sì pronto Joe? Cosa? Te la passo" È Laureen a parlare al telefono "Sarah è Joe per te"

"Ehi Joe siamo in cassa posso richiamarti tra poco?"

"No Sarah, è urgente. Non.. non devi dare di matto però" mi risponde

"Che succede?" mi rabbuio

"Jess è.. È stata arrestata"

"Che cosa?!" urlo

Lancio il mio completino addosso a Laureen che inizialmente rimane interdetta, poi sembra preoccuparsi.

Corro fuori dal negozio, cercando di sentire meglio ciò che Joe ha da dirmi.

Non capisco più nulla.

Jess arrestata? Per cosa? Non può essere vero.

Mi aveva detto di essere uscita da giro. Allora cosa può essere successo di così tremendo da portare al suo arresto?

Sto iperventilando, e mi gira la testa.

"Sarah? Sarah sei ancora lì?" la voce di Joe mi riporta alla realtà

"Che cazzo è successo Joe?"

"Sono fuori dal centro commerciale. Raggiungimi"



Pov. Jess

No, no, no. Si sta ripetendo tutto, come un orribile déjà-vu.

Le manette ai polsi, la pattuglia.

Cazzo.

Non ho nemmeno avuto il tempo di realizzare cosa stesse succedendo che me li sono visti piombare addosso.

Inutile dire che hanno scoperto in tempo zero il pacchettino di Hashish che tenevo in tasca da due giorni ormai.

Impossibile non trovarlo.

Dannazione perché non me ne sono sbarazzata subito? Errore da principiante.

Penso a mia madre, al dolore che proverà quando saprà che sono finita di nuovo nei guai. Come posso spiegare che non è roba mia? Che non ho ripreso a spacciare?

Penso a Sarah, come darà di matto.

Cazzo, cazzo, cazzo.

Quando arriviamo in centrale mi fanno accomodare nella solita fredda stanzetta, in attesa del poliziotto buono e del poliziotto cattivo.

Prassi già vista e rivista.

Così come è vista e rivista per loro questa patetica scenetta: la ragazzina che casca per la seconda volta nel giro e cercherà di pararsi il culo con un semplice non è mia, lo giuro.

Ma chi voglio prendere in giro? Mi sbatteranno a fare servizi sociali per i prossimi due mesi, se sono fortunata.

Mi prendo la testa tra le mani.

Che cazzo di casino. Tutto perché mi sono trovata nel posto sbagliato al momento decisamente sbagliato.

Non ho intenzione di mettere nei guai Laureen. Non farò il suo nome.

Ma devo trovare il modo per uscire da questa storia, possibilmente indenne.

"Che cazzo hai combinato Jessica?!" Sarah è paonazza, mentre mi strilla davanti

"Eh ciao anche a te" sospiro

Vedo comparire dietro di lei Laureen. È pallida in viso, l'aria colpevole

"Non è il momento di fare la simpatica" urla

"Ti prego calmati" mi alzo per raggiungerla ma ho le mani ancora ammanettate.

Lei si irrigidisce non appena le vede ed abbassa il tono di voce. Nel suo sguardo un misto tra rabbia e delusione

"Sarah, è tutto un malinteso.. Io non c'entro nulla"

"Voglio sapere cos'è successo"

"Mi hanno trovato in stanza con un pacchetto di.. Hashish" sospiro

"Hashish?!" urla "Cazzo Jessica! Hashish?!" mi spintona

"Non era mio quel pacchetto, te lo assicuro! Io non mi drogo più, lo sai Sarah" cerco di catturare il suo sguardo, ma sembra ferita e delusa. Non mi rivolge nemmeno uno sguardo

"Se non era tuo.. di chi era?" ringhia

Non rispondo

"Come sospettavo" scuote la testa e lascia la stanza.

Laureen rimane in piedi a fissarmi. Vorrei spaccarle la faccia, perché se sono finita in questo gran casino è solo colpa sua ma mi trattengo.

Mi manca solo un'altra aggravante a peggiorare la mia già precaria situazione.

Lo sguardo di Sarah poco prima di lasciare la stanza mi ha letteralmente uccisa. Era così delusa da.. me.

Crede davvero che io possa essere tornata nel giro? Ma come darle torto? Sono ammanettata, in una centrale di polizia con l'accusa di possesso di Hashish. Chi mi crederebbe?

Voglio solo che tutto ciò finisca in fretta, tornarmene al dormitorio nella speranza di poter ricostruire, seppur in parte, la mia credibilità con Sarah.

Quel posto lontano chiamato FelicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora