Capitolo Undici

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Pov. Sarah

"Come stai tesoro?" Laureen è seduta dove fino a pochi minuti prima era seduta Jessica

"Bene.. credo. Un po' confusa" rido

"Che è successo?" mi accarezza i capelli

"Penso di aver avuto un attacco di panico e.. Jessica mi ha portata qui"

"Lo so" annuisce "Le ho parlato prima. Mi ha detto che l'hai mandata via"

"Io..Non voglio più vederla lili. Io.. non ci riesco" scuoto la testa "Non ora almeno"

"Nessuno ti costringe" mi accarezza dolcemente la testa "Tesoro, so che stai passando un momento difficile, lei di certo non ti aiuta con quel suo fare da predatrice. Stai tranquilla e pensa solo a riprenderti" mi sorride.

Ricambio.

Appoggio di nuovo la testa al cuscino.

Laureen mi racconta di come sia andato il suo pomeriggio, cercando di distrarmi, eppure i miei pensieri rimangono sempre fissi su di lei.

Mi dispiace averla mandata via, soprattutto in quel modo.

Forse sto esagerando, lei non ha colpe.

Non è colpa sua se ho avuto questo attacco di panico, non è colpa sua se io ora sono confusa.

Anzi, forse dovrei ringraziarla perché mi ha dato la possibilità di mettermi alla prova, di conoscere una nuova Sarah.

Per quanto tutto questo sia destabilizzante per me, devo capire chi sono e lei può aiutarmi a farlo.

Se solo io riuscissi a parlarle.. Se solo riuscissi a starle accanto senza avere un fottuto attacco di panico.

Cerco di non pensare, riportando la mia attenzione su Laureen che non sembra nemmeno essersi accorta del mio essere distratta.

Sorrido.

Alle volte vorrei semplicemente essere come lei. Spensierata, senza traumi passati ad impedirmi di vivere appieno la mia vita, ma non sono stata così fortunata.

Mi volto verso di lei, sorridendole.

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Quando usciamo dall'infermeria è ormai sera, sono passati a farmi visita tutti, compreso Dj che però se n'è stato in disparte ad ascoltare i nostri discorsi, senza intervenire.

È stato strano vederlo di nuovo da così vicino.

Mi ha dedicato sguardi tristi e preoccupati per tutto il tempo.

Mi fa male sapere che i miei amici si siano preoccupati per me, ma fortunatamente non hanno fatto molte domande in merito.

Si sono limitati a chiedermi come stessi.

Quando poi Mark e Dj hanno lasciato l'infermeria, Dj mi ha rivolto un ultimo triste sguardo.

Nonostante io abbia dormito per la maggior parte del tempo, mi sento esausta.

Mi butto sul mio letto, non appena metto piede in camera.

Ho il morale a terra, come ogni post-attacco-di-panico.

Vorrei solo poter chiudere gli occhi e risvegliarmi domani mattina, nella speranza che sia un giorno migliore.

Laureen mi porge un cuscino da mettere sotto alla testa e il telecomando della tv

"Stasera la malaticcia ha il controllo della tv" mi deride, sedendosi accanto a me

"Grazie" le faccio la linguaccia e inizio a fare zapping.

Ben presto ci addormentiamo entrambe, esauste dal mix di emozioni provate oggi, ma il nostro sonno non dura molto.

O almeno, il mio. Vengo infatti svegliata da qualcuno che bussa alla porta.

Ancora mezza addormentata mi alzo barcollante dal letto e vado ad aprire.

"Volevo solo informarmi su come stessi" Jessica è in piedi davanti a me, i profondi occhi azzurri mi passano in rassegna

"Oh, ehm, sto bene grazie" mi guardo nervosamente attorno, cercando di ripensare a quanto mi sono detta oggi.

Stai tranquilla Sarah, lei può aiutarti.

"Sai da cosa possa essere scaturito questo attacco di panico?" mi osserva, quasi volesse analizzare la mia reazione

"Non ne ho idea" mento, ma Inizio a muovermi nervosamente

Lei lo nota.

"Ma che ti prende?" si avvicina pericolosamente a me, sorridendomi in un modo da farmi perdere la testa.

Quasi fatico a respirare

"Io.. Io.." balbetto, mentre lei si avvicina.

Mi sento di nuovo male. La testa mi gira, mi manca l'aria.

Mi allontano velocemente, cercando una via di fuga.

"Scusami devo andare" la liquido chiudendole la porta in faccia.

Mi appoggio con la schiena alla porta, cercando di prendere di nuovo il controllo del mio corpo.

Tiro dei lunghi respiri, butto fuori l'aria. Dopo qualche secondo, anche il mio cuore rallenta i battiti.

Sono così confusa ed imbarazzata. Cosa penserà di me Jessica?

Penserà che sia una pazza psicopatica probabilmente.

Non riesco nemmeno a parlare senza entrare in iperventilazione.

È tutto così assurdo.

Così non può andare avanti.

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