Capitolo Ottantaquattro

156 5 0
                                    

Pov. Jessica

Siamo sdraiate sul grosso tappeto del salotto. Il calore del camino riscalda i nostri corpi.

Lei sta dormendo. Questa notte in effetti non abbiamo dormito molto: abbiamo parlato, abbiamo riso, abbiamo fatto l'amore.

Sì, più di una volta ho potuto assaggiare il suo corpo ed è stato bellissimo.

Ad ogni modo, non avrei comunque dormito. Ero troppo felice per riuscire a farlo.

Lei mi ama, proprio come io amo lei. Non pensavo sarei mai tornata ad amare, non così in fretta almeno, eppure lei è arrivata nella mia vita in silenzio e ha ribaltato tutto.

Non ricordavo di essermi dichiarata. Effettivamente quella sera avevo bevuto un po'. È stata brava a mantenere il segreto.

Sento il cuore esplodere.

Mi sento esattamente nel posto giusto al momento giusto.

Il sole è ormai sorto da un po', rischiarando le acque del lago. Tutto intorno a noi il mondo si sta svegliando.

Gli uccelli cinguettano, svolazzano nel cielo. Le acque sono agitate.

Ha fatto passi da gigante e non potrei essere più felice di così di essere la sua prima volta.

Mi ha detto delle parole davvero forti, che mi hanno davvero colpita.

Forse non sarò stata la sua prima volta, è vero, ma sono stata la prima persona con cui ha voluto aprirsi così tanto, fidarsi a tal punto da concedersi dopo tutto ciò che ha passato.

La stringo forte a me e le rimbocco la coperta. Siamo nude, avvolte da un grosso piumone.

"Buongiorno" borbotta, stiracchiandosi

"Buongiorno" le sorrido, posandole un bacio sulla fronte

"Sei già sveglia?" si stropiccia gli occhi

"Sì, pensavo di prepararti la colazione"

"No resta qui" mi tira a sé "voglio stare così per sempre" mi posa un bacio in mezzo al seno

"Sarebbe bello" la stringo forte a me

La accarezzo dolcemente i capelli, mentre le rimane mezza addormentata.

La giornata fuori è bellissima: il sole illumina il paesaggio spento, l'acqua luccica riflettendo strani giochi di luce sulla parete legnosa.

Qualsiasi parola, qualsiasi gesto sarebbe superfluo. Tutto è perfetto così com'è.

Se quattro mesi fa mi avessero detto che la mia vita sarebbe cambiata così drasticamente, non ci avrei mai creduto.

Davvero ritenevo impossibile potermi innamorare di nuovo e invece eccomi qui, completamente persa di questa ragazza.

"Avremo anche noi il nostro Robinson?" sta guardando il soffitto, arricciandosi i capelli

"Cosa?" le chiedo confusa

"Danissa e Sasha convivono e hanno adottato un cane. L'hanno chiamato Robinson"

"Mi stai chiedendo se prenderemo mai un cane o se mai andremo a convivere?" le chiedo divertita

"Tutto.. forse" si volta a guardarmi "Cosa pensi quando pensi al futuro?"

A dire il vero non lo so. So solo che lo immagino con lei, ma nulla di più.

Non so se prenderemo mai un cane o tanto meno se avremo mai dei figli.

A me non importa nulla, se non stare con lei.

Quel posto lontano chiamato FelicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora