Capitolo Centododici

243 9 3
                                    

Pov. Sarah

Il mio cuore batte a mille mentre Beth guida velocemente verso la baita di Martin.

Mi sento l'aria mancare, la testa girare.

Questa è l'ultima opportunità che ho per far si che Lei torni da me.

Ho fatto preparare da Luna un borsone con un paio di vestiti dentro che ha consegnato direttamente Beth, mentre Jess era in camera mia ieri sera.

Stamattina l'ho liquidata dicendo che avrei accompagnato Beth a fare delle commissioni. Non che le interessasse molto.

Jess arriverà tra circa un'ora, e mi sento morire.

Se dovesse rifiutarmi?

"Allora? Tutto bene?" Beth mi posa una mano sulla coscia, sorridendomi

"Sto una merda. Mi sento talmente agitata" rabbrividisco "Mi viene da vomitare"

"Non posso prometterti che funzionerà questo piano, ma cerca di respirare ora"

Annuisco, respirando a fondo, ma il mio cuore continua a battere incessantemente.

Una volta arrivati Beth mi accompagna fin dentro alla baita, posando il borsone di Jess accanto all'appendiabiti

"Wow, questo posto è pazzesco!" esclama, guardandosi attorno

"Già" annuisco, e il solito odore dolce mi invade la narici.

Mi si stringe lo stomaco. Guardo Beth osservare il lago, esattamente nello stesso punto in cui mi fermai io, quando Jess mi portò qui.

Mi ricordo quant'ero spaventata, mentre osservavo il lago ed il niente intorno a noi. C'eravamo solo io e lei ed il nostro amore.

Spero solo di essere in grado di ricreare quell'atmosfera magica.Quella stessa atmosfera che mi ha aiutata a lasciarmi andare con Lei.

Beth mi saluta, stringendomi forte prima di andar via.

Jess potrebbe arrivare da un momento all'altro e non deve vedere l'auto di Beth.

Cammino nervosamente lungo le vetrate, osservando il lago.

Da qui sembra completamente immobile. Non vi è alcun movimento, se non qualche anatra che plana appoggiandosi delicatamente sull'acqua.

Stamattina non c'è nemmeno una barca in acqua.

Forse la giornata uggiosa e grigia ha spaventato anche i più temerari.

Anche gli uccelli non cinguettano oggi.

C'è un silenzio quasi assordante, che mi permette di sentire ogni mio singolo pensiero.

Sono terrorizzata dall'idea che lei possa andar via. Sono terrorizzata all'idea che tutto questo non basti per farla restare.

Ho deciso di seguire un'altra terapia. Per quanto quella affrontata insieme al Dott. McHellen fino ad ora sia stata utile - non posso negarlo, se sono riuscita a raggiungere tutti i traguardi raggiunti con Jess è anche grazie a lui - ma non è abbastanza.

Ho bisogno di guarire completamente da Dwight, ho bisogno che smetta di controllare ancora la mia vita.

Lo voglio fare per Lei, ma anche per me. Ho bisogno di sapere affrontare una discussione senza paura che l'altra persona possa farmi del male.

Non tutti sono come lui, Lei non è come lui.

Sento un rumore di pneumatici sulla ghiaia poi una portiera chiudersi

"Martin!" la sento urlare

Mi manca l'aria. Barcollo fino all'isola della cucina, dove mi appoggio per non cadere.

Quel posto lontano chiamato FelicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora