Capitolo Trentasette

188 7 0
                                    

Pov. Sarah

"Quindi state ufficialmente insieme?" la voce di Laureen è più stridula del solito.

Dopo aver dovuto aspettare una ventina di minuti - e dopo essere cacciata con un Vatti a fare un giro Laureen di Jess - è comodamente seduta sul suo letto, in attesa di una risposta

"Non ce lo siamo dette, ma dopo ciò che ha detto.. Io, io penso di sì" sorrido

"Ti ha detto delle parole molto forti Sarah. Ti ha detto che si sta innamorando di te! Capisci quanto questo sia importante?" urla

"Lo capisco, lo capisco eccome" solo ora mi accorgo, però, di non aver risposto.

Non sono riuscita a dirle che anche io mi sto innamorando di lei.

Non lo so, sono così confusa.

Dopo Dwight pensavo che non avrei più amato, vedevo l'amore come un pericolo, qualcosa da evitare.

Provo per lei qualcosa che non riesco a capire e ad interpretare.

"Che pensi?" Laureen si avvicina a me, preoccupata

"Che non le risposto. Non le ho detto che anche io mi sto innamorando di lei"

"Sono sicura che lo sappia. È impossibile che non lo capisca dal modo in cui la guardi" abbasso lo sguardo e sorrido

"Sono così confusa. Penso di essere molto vicina all'essere completamente innamorata di lei, ma dopo tutto ciò che le ho raccontato.."

Appena Laureen ha scoperto tutto, per poco non sveniva.

Anche lei sapeva che ci fosse qualcosa di strano dietro ai miei comportamenti, ma non pensava che il motivo potesse essere così oscuro.

Ho comunque deciso di omettere il mio tentato suicidio.

Odio parlare alle persone di quel gesto, perché cambia irrimediabilmente la percezione che hanno di te.

Ho liquidato infine il discorso chiedendole di non dire nulla ai ragazzi.

Non volevo che qualcuno venisse a conoscenza del mio passato, ed ora che le persone sono due, non voglio che la cerchia si allarghi.

Lei ha accettato, e mi ha chiesto semplicemente di Jess.

"Sarah, capisco che tu sia impaurita e capirei anche se lei lo fosse. E come se stesse maneggiando una bolla di sapone, che al minimo sbaglio può rompersi"

Odio quando vengono fatti questi assurdi paragoni, ma decido comunque di non rispondere.

Sono una persona, che sì, ha avuto dei problemi in passato, ma non per questo deve essere tenuta in una campana di vetro.

"Laureen.."

"Sarah, se lei è qui è perché vuole rimanere con te. Ci tiene a te e non le importa di ciò che sei stata. È il tuo passato, tutti noi commettiamo sbagli. Lei di certo non è un angelo" dice sprezzante.

Da quando ho scoperto delle piccole avventure avute quando era arrabbiata con me per via di Joe, Jess non sta molto a genio a Laureen, e presumo che l'antipatia sia reciproca.

"Lo so, ho solo paura" abbasso lo sguardo

"Paura che lei possa essere come lui?"

"No assolutamente" scuoto la testa "So che lei non è come lui.. ma se non riuscissi ad aprirmi totalmente con lei? Dico a livello fisico. So che lei ha bisogno di queste cose"

"Tu non devi andare a letto con lei perché lei ne ha bisogno. Lo devi fare perché te la senti" annuisco "Non ci pensare per ora, se le cose devono succedere, succederanno" mi sorride

"Lo spero davvero" rabbrividisco.

Mi sdraio sul letto e lascio che mi racconti come sia andata la giornata di scuola. Mi detta i compiti da fare e mi mostra gli appunti.

Non mi sono persa granché.



Pov. Jessica

Sono distratta mentre cammino per il campus.

I ricordi di stamattina sono ancora vividi nella mia mente, posso quasi sentire le sue cicatrici sotto le mie dita.

È così bella quando è vulnerabile, quando piange.

Non ricapiterà più, lo prometto. Non andare via.

Le sue parole mi sono rimaste impresse, si ripetono nella mia mente da quando ho lasciato camera sua.

Ha bisogno di me. Ha un disperato bisogno di me, sia a livello fisico che a livello emotivo. Ha bisogno che io rimanga con lei, proprio come io ho bisogno che lei rimanga accanto a me.

È come se stesse diventando un mio bisogno primario, nonostante i soli due mesi di conoscenza alle spalle.

Cerco di ricordare l'idea che avessi prima di lei, prima di sapere la realtà, ma non la ricordo.

Tutto è stato cancellato ed ora, davanti ai miei occhi, si presenta la vera Sarah. Senza più alcun segreto.

Almeno non così profondo.

"Ehilà, che sorrisone" mi ferma Luna, riportandomi ai miei pensieri

"Ehi Luna" per la prima volta sono imbarazzata

"Che ti prende?" chiede quasi sconvolta, senza perdere però la sua compostezza

"Sono felice" la prendo a braccetto a l'accompagno non so dove di preciso

"Sarah è riuscita a guardarti negli occhi per più di dieci secondi?" scherza

"Ah, ah, ah. Simpatica" sbuffo. So che non la sta prendendo in giro in modo cattivo "Non so cosa sia, sto solo bene. Sembra che tutto stia iniziando a girare nel verso giusto"

"Sono contenta Jess. Era ora che trovassi un po' di pace e, cosa più importante, che smettessi di portarmi una ragazza diversa in camera ogni sabato sera. Il tuo letto è un covo di germi e malattie veneree" rido di gusto alla sua battuta

"Ti voglio bene Luna, grazie di tutto" l'abbraccio, sconvolta anche io dal mio stesso gesto

"Ti voglio bene anche io" sorride, e ricambia il mio abbraccio.

Quel posto lontano chiamato FelicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora