Capitolo 10

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Mi ero soffermata sullo sguardo del ragazzo: corpo fine e con muscoli, un viso ben definito, occhi neri che decorano un viso pieno d'odio, dei capelli neri con qualche lineatura rossa. Se vedi ogni singola cosa per come è si possono vedere solo cose orribili, però se le metti tutte insieme appare un ragazzo preso in prestito dal paradiso. Dopotutto due meno fanno un più. "Allora?" aveva chiesto il ragazzo infastidito "vi decidete?" "Scusaci, Darren." aveva detto Eiichi "volevo solo far vedere la nuova camera ad Amity." "Come sai il mio nome?" avevo chiesto. "Ricordati che sono tuo padre... in realtà avevi un altro nome... però ero sicura che Ford te l'avrebbe cambiato in Amity, il nome di tua madre." "Quindi lei è tua figlia?" aveva chiesto Darren con una mezza risata "ho paura solo a pensare che vedrò una mini-Eiichi per tutta la torre." "Sarcastico il tipetto!" avevo detto spavalda "so che mi divertirò tanto con te..." "Contaci!" Per tutto il pomeriggio sono rimasta rintanata nella mia camera, non mi sentivo per niente a mio agio. Verso cena mi avevano invitata ad andare nella sala da pranzo principale, non la mensa del piano terra dove mangiavano tutti quelli che vivevano nella struttura, ma nella sala dove mangia Eiichi. Non volevo andarci, così avevo deciso di mangiare in camera mia. Questo era uno dei lati positivi del posto: il servizio in camera. Avevo quasi iniziato a mangiare quando...

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