Capitolo 30

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Avevo scavalcato il cancello, e avevo visto le atrocità degli umani concentrata in un punto solo. La gente che veniva praticamente obbligata a lavorare e a prendersi pugni e insulti come ricompensa, donne (il fatto che ci fossero mi aveva sorpreso, dopotutto Eiichi aveva detto che c'erano solo uomini) che piangevano e urlavano e le guardie che li uccidevano solo per non sentirle più. Quella non era una cosa normale... mi ero subito nascosta per non farmi vedere. Però non riuscivo a stare ferma, dovevo fare qualcosa, dovevo aiutare quella povera gente. Però quel che mi aveva insegnato Ford me lo vietava, se aiutavo loro potevo mettere a rischio me stessa... così avevo deciso di mettermi nei loro panni... nel vero senso della parola. Ero entrata in una specie di casetta dove avevo trovato le loro divise, mi ero tagliata i capelli in modo da sembrare quasi un maschio. Non sapevo perché lo stessi facendo... però sapevo che dovevo farlo. Ero completamente pazza.

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