Capitolo 37

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"A quanto pare stai cercando di scappare?" aveva chiesto una voce familiare "non ti hanno detto che i muri sono fatti apposta per impedire di andare dove non si potrebbe?" Mi teneva ben appiccicata al muro, non voleva assolutamente lasciarmi andare. "Come avrà fatto a scappare dalla vista delle guardie?" aveva chiesto un altro. "Non lo so... ma so che dobbiamo raddoppiare i controlli! E magari licenziare qualche idiota che dorme sul lavoro!" "Non vorrei essere nei loro panni..." "Non vorresti... ma ci sei?" "Come?" "Se non sbaglio eri tu che dovevi controllare! Farò rapporto ad Eiichi!" "No, la prego!" "Lo farò... oppure no... non lo so! Adesso fammi portare via questo qui, poi vedrò cosa fare." "La ringrazio..." Mi aveva portata via lasciando sola la guardia con cui parlava un attimo fa, anche se gli dicevo di liberarmi, lui continuava a dirmi di tacere e camminare, e quando insistevo troppo forzava la presa. Mi aveva portata via dal campo di concentramento e mi aveva portata in un angolo buio della città, poi mi aveva liberata e mi aveva dato un cambio di vestiti. "Devo ammettere che con quel taglio di capelli sembri davvero un maschio!" aveva detto Darren ridacchiando. "Davvero divertente... però come hai fatto a sapere che ero lì?" "Ogni notte guardo quel campo di concentramento. Mi rilassa pensare che non sono lì. Ti ho vista e, anche se avevi quell'orrendo taglio da maschi, ti avevo notata subito." "Bhe... non posso dirti altro che grazie..." "Di nulla! Farei tutto per stare al tuo fianco."

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