Erano passati due giorni da quando mi ero "infiltrata" nel campo di concentramento, la vita lì faceva schifo, mi trattavano da schifo, mangiavo da schifo, puzzavo da schifo... uno schifo completo in un certo senso. Ormai ero decisa: dovevo andarmene da lì. Una notte avevo deciso di scappare, così ero andata a prendere i vestiti che avevo lasciato negli spogliatoi. Però stranamente non c'erano più... a quanto pare qualcuno gli aveva visti e portati via. Così avevo deciso di andarmene con la divisa. Ero andata ai piedi del muro che divideva l'inferno dal paradiso, avevo cercato di scavalcarlo, però era difficilissimo, il muro era fatto in modo diverso all'interno, era come oleoso, mentre quello esterno era... un muro come tanti. Dopo una decina di minuti mi ero seduta a terra, era difficile e stancante. Poi, quando avevo riniziato, ho sentito una mano che mi spingeva sul muro.