Capitolo 21

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Fino a quando non si era fermato a circa un centimetro da me. "Cosa fai?" gli avevo chiesto irritata, però la cosa non era del tutto negativa. "Avanti" aveva detto con un sorrisetto maligno "ammettilo che ti piaccio!" "Ti conosco a malapena... come faccio a dirlo?" "Provvedo subito!" Senza staccarmi gli occhi di dosso, Darren mi aveva preso la mano e l'aveva unita alla sua, facendo la stessa cosa anche con l'altra mano. Io rimanevo immobile e lo lasciavo fare, mi sentivo bene... molto bene. Poi mi ero voltata di lato con la testa, non perché avessi paura, volevo provocarlo, volevo giocare un pò con lui. Siccome non voleva staccare le sue mani dalle mie, mi aveva fatto voltare di nuovo accarezzandomi col naso, sentivo un lungo brivido che mi divorava, avevo guardato i suoi occhi di un nero più scuro della notte, più scuro della cenere, più scuro dell'odio. "Cosa aspetti?" gli avevo detto poi "so dove vuoi arrivare!" Si era avvicinato a me sempre più lentamente, lo faceva apposta per farmi stare sulle spine, si avvicinava sempre di più... sempre di più... fino a quando le nostre labbra non si sfioravano appena, si era fermato per qualche secondo, sentivo lievemente il calore delle sue labbra, era una senzazione... bella. Poi era andato più a fondo, è lì c'è stato il 'tocco magico'. Sentivo che mi stava regalando tutto quel che di bello c'era in un bacio: amore, dolcezza, tenerezza, eccitazione... il paradiso intero. Darren era fantastico... doveva essere mio. Solo e unicamente mio.

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