Ero tornata in camera mia ed avevo aperto la finestra, mi ero seduta sul mini-balconcino ed aspettavo qualcosa, non so dire con certezza cosa... forse qualcuno che mi dicesse che non ero solo un'invenzione e che mi avrebbe aiutata. Ma erano solo pensieri inutili... "Che aspetti a buttarti giù?" aveva chiesto una voce dietro di me: Darren. "Non lo so..." avevo risposto. "Smettila di fare l'idiota e scendi!" Darren mi aveva presa di forza e mi aveva portata sul letto, io rimanevo distesa a guardare il soffitto mente lui mi accarezzava dolcemente la fronte. "Io te l'avevo detto..." aveva mormorato Darren sorridendo "dovevi andartene da qui... però ora è troppo tardi... adesso non potrai più tornare ad essere come prima..." "Tu perché sei qui?" avevo chiesto. "Diciamo che sto qui perché non saprei dove andare... dopotutto sto bene! Non mangio schifezze e non lavoro come un cane come quelli laggiù!" "E come sei venuto a conoscenza di questo posto?" "Mio padre lavorava come collega di tuo padre! Però non sono di certo venuto qui per raccontarti la mia storia! Sono venuto per chiederti una cosa..." "Cioè?" "Oggi hai fatto ad Eiichi molte domande... è quando ti è stata data la risposta sull'Amity's project... tu non hai fatto la domanda che tutti si sarebbero chiesti!" "Cioè?" "A cosa serve questo 'cambio' del DNA?"
