Il mattino dopo mi svegliai e il dolore allucinante che mi pervase le tempie,mi fece pensare ad una sbornia,ma ripercorrendo la serata precedente,non mi ricordai di aver bevuto,probabilmente la lotta con Zayn mi aveva scombussolato un pò.
Tirai leggermente su il capo guardandomi attorno.
《Ahi.》 Mugugnai.
Strizzai gli occhi all'incontro con la luce del sole mattutino.
Ero ancora vestito come ieri sera,ero steso (?) Se così si può definire la posizione scombinata con cui mi trovavo sul letto,con la testa di Zayn poggiata sulla coscia destra.
Perfetto,prima di domani non mi sarei potuto alzare. Quando lui si addormentava,era un'impresa fallo svegliare,sembrava un ghiro,aveva un sonno talmente pesante che neanche una bomba lo avrebbe destato.
Era sempre stato così.
Un formicolio s'impossessò della mia gamba e dopo poco,era come se non l'avessi mai avuta.
Inizia a scrollarla,nel vano tentativo di levarmelo di dosso senza svegliarlo,ma,ovviamente,come previsto,non ci riuscii.
Rigettai la testa sul materasso strinsi gli occhi e mi misi le mani nei capelli. Che cosa non si fa per un amico eh?***
Finalmente ero riuscito a liberarmi dalla presa di Zayn.
Uscii dalla stanza e mi avviai verso quella di Lara. Aprii lentamente la porta e la fissai. Sorrisi. Era così carina avvolta tra le sue coperte bianche con gli occhi chiusi. Era così tranquilla,serena.
Decisi di non svegliarla e scesi in cucina.
Quando passai per il salotto mi prese un colpo vedendo con la coda dell'occhio,delle figure ammucchiate sui divani in pelle bianchi.
Oddio,mi ero scordato completamente di loro.
Strano,sembra sia l'unico sveglio.
Mi avviai ai fornelli e,nonostante la mia inesistente dote per la cucina,cercai di preparare dei pankakes e del latte per tutti.
Dopo meno di dieci minuti,la farina era sparsa ovunque...e per 'ovunque' intendo davvero dappertutto.
Avevo la pastella appiccicata fra le dita a farmi da effetto colla.
Fortunatamente,dopo non molto arrivò Hellen in mio soccorso. 《Oh caspiterina signor Styles ma che sta combinando?》 《Shhhh,shhh,faccia piano e,non chiamarmi così,ti prego,mi fai sentire davvero vecchio...mi puoi dare una mano?》 .***
Riponemmo tutti i piatti sul tavolo e pian piano iniziarono ad arrivare tutti.
《Wow Haz,si vede che non è opera tua.》 Osservò Louis accomodandosi sullo sgabello.
《Cavolo,grazie,per una volta che tento di essere gentile vengo ringraziato così...bha.》 Misi il muso e mi sedetti poco oltre.
《Dai,stavamo scherzando.》 Ridacchiò Liam dandomi una pacca sulla spalla.
Per ultima arrivò Lara e non mi rivolse neanche uno sguardo.
Lo sapevo,era incazzata e non aveva tutti i torti,quando sono incazzato,ci sono solo io e non mi rendo conto di quello che fanno o provano gli altri. La rabbia è come se mi annebbiasse la vista e...faccio finire sempre tutto male.
Mangiammo piommeno tranquillamente e mentre tutti chiacchieravano,la guardavo giochicchiare nervosamente con il latte nella sua tazza.
Cercai di fermarla mentre si avviava verso il salotto,ma fallii,come al solito e tutti andarono con lei sul divano a guardare la televisione,mentre io e Liam rimanemmo per mettere in ordine.
Stavo riponendo i biscotti nella dispensa finchè non ruppi il silenzio creatosi tra me e Liam.
《Non mi parlerà più.》 Mi lamentai poggiando le mani ai lati del lavandino in ferro. 《Ehi,dagli tempo,non l'hai trattata nel migliore dei modi ieri.》
La voce di Liam è stranamente rassicurante,ha sempre una buona parola,sembra quasi un padre e nonostante la mia età,credo di averne ancora bisogno purtroppo.
《Lo so...non potevo pretendere che da un giorno all'altro potesse perdonarmi. Io l'ho vista ieri,è stata malissimo,ma io come al solito ero annebbiato da...ah,basta,non mi posso arrendere però,giusto?》 Lo guardai con occhi imploranti. 《Dovresti dargli tempo...》 Ma ovviamente,io non l'avrei ascoltato,anche se aveva evidemtemente ragione.
Mi avviai in salotto e la presi in disparte,ma lei si divincolò,la implorai,ma più continuavo e più tentava la fuga.
Mi arresi e la lasciai. Scappò in camera ed io la iseguii sotto gli occhi preoccupati di tutti.
Una mano mi afferrò il bracciò e la sottile voce di Haeily tentò di calmarmi,ma era rientrato in circolo quel meccanismo vizioso che non sapevo mai controllare.
Spinsi,spinsi più forte della sua presa e riuscii a liberarmi.
Corsi di sopra e sentii i suoi singhiozzi che mi calmarono,ma non mi fermarono.
Mi fiondai all'interno della sua camera e corsi vicino a lei avvolgendola in un abbraccio di cui avevo fottutamente bisogno.
Si divincolò più forte che potè e sgusciò via spostandosi più in là e guardandomi con occhi terrorizzati.
《Ehi.》 Avvicinai la mano al sua mento e lei si voltò dal lato opposto.
Strizzai gli occhi per la fitta che sentii al cuore,ma non poteva finire così.
《Ti prego tesoro,perdonami,so di averti fatto del male,ma ormai dovresti avermi conosciuto abbastanza...ho ricevuto una notizia orribile e...mi sono fatto un pò prendere la mano.》
《Tu mi hai vista come stavo ma non ti sei fermato,a questo punto ho qualche dubbio sul tuo volermi bene.》 Singhiozzò. 《No,ti prego,lo sai che ti amo più della mia stessa vita,sei mia figlia e nonostante possa sembrare una cosa idiota,io non riesco a stare senza te. Ti prego aiutami.》
Spostò lo sguardo a terra,sospirò e mi guardò. Sperai con tutto me stesso che mi avesse capito.
《Che cosa ti è stato detto.》 Chiese distaccata,ma mi andava bene,era già un passo avanti.
Non sapevo se dirglielo...magari mi avrebbe compreso e perdonato,o magari stavo facendo la più grossa cazzata della mia vita,ma se non sarei buttato non l'avrei mai scoperto.
《Zack...non sai chi è e non è necessario che tu lo sappia,ma comunque,ti vuole portare via da me. Ha detto al giudice che tu stai male con me e che ti maltratto.》
Scoppiò in un pianto che sembrò interminabile.
Strano come poche parole,semplici,possano colpire così tanto delle persone se si tratta di cose a cui siamo molto legati.
《Ehi,ehi,no,basta piangere,c'è un amico di Zayn che ci aiuterà okay? Te lo prometto,nessuno ti porterà via da me,prima dovranno passare sul mio corpo e ce ne vuole grosso come sono vero?》 Ridacchiai e finalmente una risatina lasciò le sue labbra.
Mi abbracciò di fretta e non mi lasciò per un pò.
Le lasciai dei bacetti fra i capelli. 《Allora abbiamo risolto? Pace?》 Lei annuì debolmente nella mia presa.
《Pace.》
La strinsi più forte a me.
《Potete andarvene da dietro la porta,avete sentito abbastanza.》 Sapevo che erano tutti lì sullo stipite ad origliare,mi sarei stupito se non l'avessero fatto.
Sentii dei lamentini seguiti da passi che scendevano le scale.
Lei ridacchiò ed io la seguii.||spazio me||
Hanno fatto pace,contenti?
Spero vi piaccia,ho cercato di fare il più presto possibile
Domani riprendo la scuola e tenterò di tenervi aggiornate
Notte✋ c:
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Daughter
FanfictionLei,Lara Styles. Ragazza tranquilla,un bel pò introversa. Ha dei capelli marroni come il padre,grande imprenditore londinese,uomo completamente assente nella vita delle ragazza. Occhi verde smeraldo,piccoli e vispi. Molto,molto magra,con altrettanti...