||mia nonna (?)||

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《Allora,portami a vedere i tuoi vestiti.》 Disse papà strofinando le mani l'uno contro l'altra. Annuii e gli presi la mano trascinandolo su per le scale e pii verso la mia stanza,dove lo spinsi sul letto provocando un risatina da parte sua. Aprii l'armadio e cercai tra gli abiti che avevo appeso alle stampelle. Feci scorrere la mano tra di loro,cercando di trovare un qualcosa che aderisse piommeno alla descrizione di papà,ma niente. 《Ehmm,va bene anche se non è elegantissimo?》 Dissi voltandomi verso di lui con una piccola smorfia sul viso. 《Non lo so,fammelo vedere.》 Rispose tranquillamente passandosi una mano tra i capelli. Afferrai una stampella sul quale era appeso un vestitino verde. Era orrendo,ma se a lui andava bene... Mi voltai verso il letto su cui era sdraiato tenendo il suo peso sui gomiti e lo stesi di fianco a lui. 《Va bene?》 Chiesi non molto convinta,mentre lui si rimetteva seduto esaminando per bene l'abito. 《Hmmm,il gemere sì....ma è un pò...senza offesa eh? Ma è un pò bruttino.》 Disse con un sorriso impacciato,come se fosse a disagio,senza sapere che invece,mi aveva fatto un enorme favore pronunciando quelle parole.《Hai ragione. Traquillo,anche io lo odio.》 Annuì.

Ritornai alla mia postazione riimmergendo la testa nell'armadio alla ricerca di qualcosa di decente,finche non mi cadde l'occhio su un graziosissimo abitino blu scuro,lungo fino a metà coscia,con una facia morbida in vita che separava il corpetto dalla leggera gonna. Glielo porsi con un sorriso più soddisfatto e lui dopo averlo scrutato per bene,espresse la sua opinione. 《Questo è perfettto.》 Disse sorridendo soddisfatto per poi abbracciarmi.

Dopo aver messo da parte,in un angolo dell'armadio,il vestito che avrei dovuto usare quel fine settimana,scesi in cucina e mi arrampicai su uno degli sgabelli mentre Hellen puliva la cucina. 《Ciao!》 Esordii allegramente. 《Signorina Lara!》 Esordì lei di rimando. 《No,ti prego,mi fa sembrare vecchia. Chiamami solo Lara.》 Dissi ridendo. 《Nessun problema.》 Fece lei.《Ma non ti stufi a stare sempre a pulire questa casa? Cosa ti trattiene a fare tutto quello che vuole papà?》 Lei mi guardò e sorrise prima di esprimere la sua motivazione. 《Bhe,è proprio lui. Sai,io prima di arrivare qui,facevo lo stesso lavoro in un altra casa,dove ero considerata solamente una schiava,dai figli e dai genitori. Lì sì che ubbidivo a degli ordini veri e propri. Poi quando ho trovato tuo padre,ero ormai rassegnata,pensando che tutti fossero così e che io non valessi niente per nessuno. Lui invece mi ha accolta come una di famiglia e tu lo stesso. Tuo padre non mi da degli ordini,lui vuole che io mi riposi sempre. Ma a me non piace starmene con le mani in mano,e con tutta libertà e tranquillità,svolgo il mio lavoro,senza essere comandata a bacchetta da persone viziate che si sentono superiori solo perchè sono pieni di denaro.》 Rispose mentre lucidava il bancone da cucina. Rimasi sbalordita,era davvero gentile. Mi dispiace se prima di venire qui ha dovuto sgobbare in quella maniera. Animali,ecco cosa sono le persone che trattano in questo modo gente così gentile ed educata. Io gli avrei tirato un cazzotto,che a quest'ora erano in mongolia,il posto adatto a loro,persino il nome li ripecchia.

E mentre io la mia socia continuavamo allegramente la nostra conversazione,suonò il campanello,anche insistentemente,così pensai che fossero i ragazzi ed andai ad aprire. 《Vado io!》 Urlai in modo che mi sentissero tutti. Saltai giù dallo sgabello su cui ero comodamente seduta e mi avviai verso la porta d'ingresso. Quando aprii,la figura di un'anziana donna si fece largo per entrare in salotto,sballottandomi di quà e di là come se non esistessi. Certa gente non sa neanche dove sta di casa l'educazione. La fulminai con gli occhi mentre era voltata verso il divano del salotto. E vidi papà scendere dalle scale trasparenti. 《Chi è,picc-》 Si interruppe. Che aveva visto? Lo so io,avevo visto una brutta maleducata ingombrante nel salotto. 《Oh,mamma.》 Disse poco convinto. Mamma? Lei è mia nonna? Stiamo scherzando giusto? 《Harry!》 Strillò lei correndogli incontro. Avrei tanto voluto che durante quella minima corsetta,si rompesse una costola. 《Che ci fai qui?》 Chiese papà un pò accigliato ed imbarazzato. 《Come che ci faccio,sono venuta a trovare il mio bellissimo figlio!》 Esclamò lei con una tale voce stridula che avrebbe potuto spaccare tutti i vetri della casa. 《Ow...》 Feci un piccolo colpo di tosse,giusto per fare accorgere la vecchia della mia presenza. 《Oh.》 Disse lei voltandosi verso di me con faccia disgustata. 《E lei chi è?》 《È mia figlia,mamma.》 Fece papà,per poi prendermi in braccio. 《Stai scherzando vero?》 Riprese lei emettendo una risatina sterica più simile al verso di una gallina spennata. 《No.》 Rispose lui serio. 《Harry,metti giù quella bambina. È la nipote di Zayn? Niall? O chi altro?》 Ripetè lei incrociando le braccia al petto. E di nuovo quello scuro e bruttissimo colore s'impossessò degli occhi smeraldo di papà. 《Lei è MIA figlia.》 Riprese serrando la mascella. Okay,sapevo che se quella vecchia impicciona l'avesse provocato ancora,non sarebbe finita bene,così decisi di intromettermi. 《Papà,chi è lei?》 Chiesi guardandolo,mentre lui teneva lo sguardo fisso su di lei. 《Lei è tua nonna,piccola.》 Disse lui voltandosi verso di me e cercando di addolcire quanto più gli era possibile,lo sguardo,per farmi credere che era tutto a posto. Ma io non sono scema,era evidente che quella vecchia racchia mi schifasse. 《Papà? Ah,questa è bella. Quanto tempo l'avete provata sta scenetta?》 Okay,mi stavo un tantino alterando e papà se ne accorse,cercando quindi,di spostare il mio sguardo nel suo per tranquillizzarmi. 《Lui è davvero mio padre!》 Esplosi strillando con tutta la voce che avevo contro quella orribile sottospecie di essere vivente ancora non classificato. La donna rimase sbalordita,senza parole,continuando a spostare gli occhi da suo figlio a me. 《Inffetti,le somiglianze ci sono tutte.》 Che faccia tosta. Ma dove lo trovava tutto sto coraggio? Papà la pietrificò con lo sguardo,per poi mettermi giù e sussurandomi al'orecchio di andare in camera.

Non volevo starmene sola,quindi andai di sopra da Hellen che stava mettendo in ordine i vestiti di papà. 《È arrivata l'arpia vero?》 Domandò lei con una non curanza. 《Sì. Perchè,la conosci?》 La donna accanto a me sbuffò una risatina e poi parlò. 《Ovvio. Ogni volta si presenta qui ed inizia a dare ordini di quà e di là come se fosse casa sua. Arg,quanto la odio.》 Disse facedo una strana smorfia in segno di disgusto. 《Idem.》 Disse salterellando verso il grande letto posto al centreo della stanza.

Durante la nostra conversazione,si sentì qualche urlo,la porta d'ingresso sbattere (segno che l'arpia se n'era andata e poi il nulla. Dopo non molto,però,la porta della stanza dove ci trovavamo,si aprì rivelando l'alta e slanciata figura di papà con un sorriso  a trentadue denti stampato sul volto. 《Allora,ceniamo?》 Chiese lui dato che si erano fatte quasi le otto e un quarto di sera. Io ed Hellen annuimmo poco convinte e ci avviammo tutti giù. 《E la nonna? Dove è andata?》 Chiesi a papà mentre scendevamo le brillanti scale che portavano al grande salotto. 《Bhe,credo che non la rivedremo per un bel pò di tempo,tranquilla.》 Mi sorrise.

||sapzio me||
Ave popolo!
Come state? Io abbastanza bene,anche se sono piena di verifiche
Vi sta piacendo la storia? E comunque,grazie a tutti quegli amori belli che mi scrivono quei bellissimi commenti,vi adoro
Vorrei ricordare che se volete contattarmi potete farlo anche attraverso instagram: @mariapiazagarese_  e se volete,potete farmi qualche domanda o qui o su ask: @maria pia zagarese.
Susu,voglio rispondere a tutte le vostre domande,anche alle più stupide o alle prime che vi passano per la testa❤

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