《Ahahahaha. Okay,okay,ora basta,oppure svengo.》 Dissi col fiatone,appoggiandomi allo stipite della porta della camera di mio padre. 《Hmmm,va bene,andiamo a fare colazione. Ma questa me la lego al dito eh?》 Disse indicando me ed Hellen.
Arrivati in cucina,mi arrampicai su uno degli sgabelli posti intorno al bancone,aspettando la mia colazione.
Hellen si avvicinò ai forneli,ma mio padre,la spostò. Lo guardai curiosa. 《Vada a sedersi lei. Oggi ci penso io,si riposi.》 Hellen cercò di trattenere le risate. La capisco,papà è davvero una frana in cucina. 《Ne sei sicuro Harry?...sai non vorrei che-》 《Non si preoccupi,davvero,oggi faccio io.》 Io ed Hellen scoppiammo a ridere,mentre lei iniziò ad apparecchiare,prima di accomodarsi qualche sgabello più distante da me.
Papà si girò e iniziò a prendere del latte dal frigo. 《Bene,ancora non avete finito di prendervi il gioco di me?》 Borbottò mettendo il muso mentre chiudeva l'anta del frigo. 《Io vorrei solo una tazza di latte,grazie cameriere.》 Dissi ghignando. 《Ahh. Perfetto.》.
Quando ebbe finito il latte,ce lo versò in delle tazze a ce le servì,prima di sedersi in mezzo a noi e gustarsi la sua porzione.
《Mmm. Sicura di non voler altro? Qualche biscotto...bho.》 Disse rivolgendosi a me e guardandomi inclinando leggermente la testa ricciola di lato. 《No no,tranquillo.》 《Bha...a me sembri troppo magra.》 Sbuffai e ripresi a bere.
Quando aemmo finito,Hellen iniziò a pulire la casa e io ed Harry,uscimmo a fare una passeggiata.
***
《Nel primo pomeriggio,verranno dei miei amici a trovarmi. Volevo farteli conoscere.》 Ripensai agli eventi raccontati la notte prima da Hellen e soffocai una risatina. 《Ow,certo.》 《Quelle cose le ho fatte da incoscente!》 Disse lui protestando,come se mi avesse letto nel pensiero.
Stavamo tranquillamente passeggiando,per le strade del centro di Londra,quando una voce stridula,chiamò mio padre. Lui si voltò e ci venne incontro una donna completamente rifatta,dalla testa ai piedi,fino alla punta delle unghie. Bleak. Questa tizia ci si avvicinò. 《Harry!》 Disse tutta eccitata,esponendospudoratamente il suo corpo schifoso verso papà. Lui mi guardò in imbarazzo passandosi una mano dietro la nuca ed io feci una smorfia come se stessi per vomitare. Papà mi strinse la mano,tirandosi il labbro inferiore tra i denti per trattenere le risate. 《Beatrice.》 Disse lui come se volesse essere da qualunque parte al di fuori di qui. 《Come sei cresciuto dall'ultime volta. Ma il tuo fisico,è sempre quello di una volta.》 Disse lei portando una mano sul petto di papà e facendogli l'occhiolino. 《Sai,sei davvero affascinante quando ti mordi il labbro. Sembri ancora un ragazzino,complimenti di conservi davvero bene.》
Okay basta,questo era troppo,a momenti avrei rigurgitato il latte di sta mattina,che stranamente,era venuto decente. Emisi suono molto simle ad un colpo di tosse molto accentuato. La donna mi fulminò con gli occhi. 《Chi è questa mocciosa?》 Disse facendo una risata isterica. 《È mia figlia.》 Disse papà facendosi serio. Si vedeva che gli dava fastidio il modo in cui si era rivolta a me. Lei sbuffò una risata. 《Ma dai,ti prego,è completamente diversa da te. Ha un carattere orribile,guardala come se ne sta lì in disparte. E poi non c'è neanche una somiglianza fisica. È una stecca,priva di curve,magra come un grissino.》 Che cazz? La presa di papà contro la mia mano si fece più stretta,serrò la mascella e gli occhi gli si inscurirono. Non l'avevo mai visto così...faceva un pò paura.
Le lacrime minacciavano di scendere e mi morsi il labbro inferiore per evitarlo. (Abitudine presa da papà probabilmante). Odiavo piangere in pubblico. Far vederr il lato più debole di me in modo che potessero usarlo a loro piacimento. Era solo una vittoria per loro e non gliel'avrei data vinta.
《Come osi parlarmi così solo perchè ho interrotto il tuo tentativo da puttana di sedurre spudoratamente mio padre,senza farti il problema di niente e di nessuno!》 La voce mi si spezzò verso la fine della frase ed una lacrima iniziò a rigare con una strisciolina trasparente,la mia guancia destra,mentre continuavo a mordermi il labbro insistentemente. Non c'era niente da fare,aveva vinto lei. 《Oh,Harry,ma hai visto come mi ha parlato tua figlia,dille qualcosa.》 Disse facendo la finta innocente mentre la lacrime ormai avevano inondato i miei occhi appannandomi la vista. 《Brutta stronza,figlia di puttana completamente finta. Sempre meglio essere piatte che essere competamente finte. Sparisci dalla mia vista,oppure giuro che ti faccio male.》 Disse papà a denti stretti.
Mi faceva piacere il fatto che ci tenesse così tanto a me,ma quella donna aveva ragione...sono un disastro.
La donna rimase a bocca aperta e papà mi prese in braccio e iniziò a camminare verso la macchina.
《Hey,tranquilla. Non avrai creduto a quello che ti ha detto vero?》 Disse acchiappando una lacrima con la punta del pollice. 《Lei aveva ragione,solo che nessuno di voi ha il coraggio di dirmelo in faccia.》 Dissi singhiozzando e nascondendo la testa nell'incavo del suo collo. A quel punto suonò il telefono di papà,mise una mano in tasca tirando fuori l'apparecchio,per poi rispondere. 《Si Zayn,stiamo arrivando...c'è stato u piccolo incidente...ma ci vediamo a casa.》 Disse ed attaccò posandomi sul sedile del passeggero della macchina.
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Daughter
FanfictionLei,Lara Styles. Ragazza tranquilla,un bel pò introversa. Ha dei capelli marroni come il padre,grande imprenditore londinese,uomo completamente assente nella vita delle ragazza. Occhi verde smeraldo,piccoli e vispi. Molto,molto magra,con altrettanti...