||il primo giorno di scuola||

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Ero nel corridoio,aspettando che la campanella suonasse. Da sola,come al solito daltronde.

*driiiiin*

Vidi una massa veloce di gente accalcata l'una sull'altra che si dirigeva in varie aule. Non avevo idea di dove fosse la mia,nessuno si era mai degnato di spiegarmelo. Quando,andando per tentativi,finalmente la trovai,entrai lentamente trovandomi una schiera di ragazzini seduti ai propri banchi,che mi fissavano intensamente. La professoressa mi si avvicinò. 《Ah,giusto ragazzi,mi ero dimenticata di presentarvi la vostra nuova compagna di classe.》 Disse con il sorriso più falso che io abbia mai visto. Perfetto,si era pure dimenticata che oggi sarei arrivata,iniziamo bene. 《Come ti chiami?》 Oh cazzo,ma hai un maledetto foglio dove c'è scritto tutto,tra poco ci sarà scritto anche quante volte al giorno vado in bagno e lei mi chiede come mi chiamo. Certo che qui avete problemi seri,oppure è questa tizia che non ci sta molto con la testa. Comunuqe,abbozzando un falsissimo sorriso,parlai. 《Lara Styles.》 L'anziana signora dai capelli bianchi e lunghi piommeno fino alle spalle mi sorrise spingendomi verso un banco in prima fila. 《Ottimo,per il momento siederai accanto a Lucy,poi vedremo. Ti va bene?》 I suoi occhi neri mi fissarono mentre mi sedetti senza darle risposta ed iniziò a spiegare.

Dal mio lato destro proveniva qualche risatina da quelle che penso siano le 'fighette' della situazione. Mamma che brutte.

Dalla mia sinistra invece,una piccola ragazzina dai capelli marroni,mi picchiettò lentamente un ditino sul braccio. Mi voltai verso di lei e si avvicinò per fare in modo di non essere sentita. 《Ciao.》 Le dissi e lei prese a parlare. 《Le vedi quelle lì? Ecco,loro sono...ehmm...diciamo che si credono le più popolari (secondo me non lo sono) quello dietro di te,è il più figo della classe e tutti gli altri sono dei semplici plebei.》 La guardai stranita e lei capì. 《Vabbè,vuoi essere mia amica?》 Chiese porgendomi la mano,gliela strinsi dubitante. Non sembravo più io. Io non avrei MAI accettato una proposta del genere,eppure ora,lo stavo facendo. Ero qui,che stringevo la mano ad una tizia che nemmeno conosco e a cui se anche l'avessi conosciuta,non avrei assicurato un patro così infinitamente stupido. Però forse questo mi avrebbe aiutata a farmi una reputazione,forse dovevo cambiare carattere,magari non è così male. Ecoo vedi Lara? Già ti sta dando alla testa questa cosa. Vabbè,facciamo un patto,è mia amica solo all'interno della scuola,giusto per non stare sempre sola e poi,al di fuori,chi si è visto si è visto ed ognuno va per i fatti suoi. Dissi al mio subsconscio che mi stava praticamente torturando. Hmmm,okay. Rispose lui,accettando di conseguenza le mie condizioni.

Mentre io continuavo a farmi tutti sti film mentali,il mondo continuava a girare,ovviamente,non puoi pensare che quando tu sei disconnessa esso non si muova,infatti,la professoressa stava continuando a parlare di argomenti a me totalmente sconosciuti,finchè non suonò la campanella della ricreazione.

Una mano mi afferrò l'avambraccio e mi trascinò contro il calorifero sotto la finestra. Quando mi giarai rividi la ragazzina di prima. 《Allora,Lara,da che scuola vieni?》 Chiese curiosa. Mi piaceva sta ragazzina,aveva fegato. 《Ehmm,veramente....si vabbè,io andavo in una scuola in provincia di Londra,poi ci sono stati dei problemi familiari e mi hanno iscritto qui.》 《Che tipo di problemi?》 Chiese lei infilando in bocca un pezzo di schiacciatina. 《Non credo di volerlo dire subito.》 Risposi secca. Sai,mi sembrava troppo presto per esporre i miei problemi,prima dovevo esplorare il territorio,capire se quella tizia voleva me o solo farmi diventare oggetto dei suoi gossip. Lei non sembrò turbata dalla mia risposta,anzi,con noncuranza,mi offrì un pezzo della sua merenda che rifiutai gentilmente. Non mi piace mangiare ed ora non avevo fame.

***

La campanella era appena suonata ed io mi diressi per conto mio verso l'uscita dell'edificio. 《Hey,allora ci si vede domani.》 Mi sorrise la ragazzina di cui non sapevo neanche il nome. 《Certo.》 Risposi cercando di intravedere papà tra la folla. Scorsi la sua alta statura verso la fine del cortile,appoggiato al suv nero. Quelle ragazzine che mi piaceva soprannominare 'spopolari' lo circondavano. Aspetta un secondo,perchè sono con papà? Iniziai a corrergli incontro ed un ampio sorriso con tutto di fossette laterali,decorò il suo volto. Quando arrivai davanti a lui,le Spopolari mi guardarono male. 《Ah,tu sei quella nuova...che ci fai qui?》 Papà rispose per me. Lo so,è un atteggiamento un pò codardo da parte mia farmi difendere dalla sua imponente figura,ma non ci posso fare niente. 《È mia figlia.》 Mi avvolse un braccio intorno alle spalle e mi strinse a sè mentre le tizie difronte a noi cercavano ad elaborare le informazioni appena ricevute. E dopo avermi guardato come per dire: "se lui è tuo oadre,mio nonno è George Clooney." Risposero. 《Okay,allora ci si vede domani cara.》 La falsa dolcezza nelle loro ultime parole,mi fece venire l'acido nello stomaco. Sorrisero ancora e se ne andarono mentre io mi arrampicavo per sedermi sul sedile accanto al posto del guidatore. Partimmo.

《Sono simpatiche le tue amiche.》 Esordì papà continuando a guardare la strada trafficata. 《Allora,a) non sono mie amiche e b)non mi hanno degnato di uno sguardo per tutto il giorno ed ora,tutto d'un tratto,chissà perchè,sono le persone più gentili al mondo.》 Conclusi ironicamente. 《Ma dai,hai visto che dolci.》 Proseguì papà. 《Con te. Prova ad abbottonarti la camicia e ad indossare un passa montagna coprendoti la faccia e poi vediamo come sono ancora dolci e gentili. Considera che sono sempre ragazzine in preda agli ormoni.》 Ridacchiai. 《Tu non sei così.》 Disse stranito. 《Lo so.》 Portai lo sguardo sulla strada gremita di auto che si estendeva davanti ai miei occhi. 《Perchè io ho già un padre stra figo e non ho bisogno di mettermi in mostra per attirare la sua attenzione.》 Continuai. Pur non osservandolo,sapevo che le sue labbra si erano curvate in un dolce sorriso contornato da quelle due adorabili fossette.

Eravamo intrappolati nel traffico da almeno tre quarti d'ora. Mi sporsi in avanti poggiandomi sul cruscotto difronte a me. 《Sicuro che arriveremo a casa entro notte?》 Lui sbuffò e rilassò tutti i muscoli poggiandosi allo schienale del suo sedile. Lo guardai e non potemmo evitare di riempire l'abitacolo di fragorose risate.

***

《PICCOLA!》 Rimasi stupita quando aprimmo la porta e i ragazzi mi saltarono addosso. 《Ragazzi,la soffocate così.》 Li riprese Hellen. 《Eddai,lasciatecela un pò. Come è andato il primo giorno di scuola?》 Chiese Niall mentre ci accomodavamo a tavola. 《Ehmmm,bene dai,ho consociuto una strana ragazzina.》 Ridacchiai portando l'ultimo boccone alla bocca. Quando il mio sguardò trovò quello di papà,notai il suo sorrisone a trentadue denti. Si vede che era davvero preoccupato del fatto che non avessi amici. 《Perfetto ed oggi ci si rilassa baby.》 Disse Zayn sollevandomi e lanciandomi sul divano in salotto. Accese la tv e si mise sotto di me mentre aspettavamo l'arrivo degli altri con cui vedemmo un film in tv. In realtà,più che vedere il film,ci divertimmo a farci scherzi ed altro mentre Niall continuava,come suo solito a fare commenti sulle azioni compiute dagli attori facendomi morire dal ridere.

***

Eravamo sul letto,io stesa e papà vicino a me come a farmi da scudo con il suo petto. Mi immersi tra le sue braccia e mi lasciai inebriare dal suo profumo di bagnoschiuma alla menta e profumo da uomo,chiudendo gli occhi. Lui sorrise e prese ad accarezzarmi i capelli. 《Hai visto? Non è stata una cosa così tragica,tel'avevo detto che sarebbe andato tutto bene.》 Sussurrò nel chiaroscuro della stanza. Annuii leggermente. 《Perchè mi hai iscritto a quella scuola?》 Domandai. Dalla sicurezza della sua scelta,pemsai ci fosse un motivo. 《Non lo so,in realtà ne avevo solo sentito parlare bene,volevo il meglio per te,piccola.》 Disse strofinando la mano calda sul mio braccio. Sorrisi,anche se non sono sicura che lui lo notò,dato il buio in cui era immersa la stanza. 《Che hai fatto oggi?》 Sussurrai. 《Mha,niente,il solito.》 《La tizia con la figlia strana si è più rivista?》 Ridacchiò. 《Sì,dice che è stata molto felice del vostro incontro,ma la figlia un pò di meno,che le hai fatto?》 Scoppiai a ridere al pensiero della bimba dalle treccine terrorizzata da me. 《Te lo spiegherò quando sarai più grande.》 Scherzai accarezzandogli i riccioli ironicamente. Lui mise il broncio e protestò un pò prima di arrendersi. 《Vabbè,basta che non mi fai fare brutte figure.》 Ridacchiammo e poco dopo cademmo in un sonno profondo,pieno di stanchezza.

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