Nei giorni seguenti passai la maggior parte del tempo con quel gruppetto di ragazzi.
Riuscii ad autoconvicermi del fatto che il nome 'Zack' era molto diffuso,e che quindi lui era un comunissimo ragazzo,innocente.
Papà non mi chiama da tre giorni e la fine del mese era ormai arrivata.
Mi mancava tantissimo e non vedevo l'ora che mi riportasse a casa,anche se il dubbio che potesse non farcela,continuava a tormentarmi.
Dopo l'accaduto in tribunale l'ultima volta,sono rimasta traumatizzata,non è bello risvegliarsi da uno stato d'incoscenza senza la propria famiglia e in un posto orribile e totalmente sconosciuto.
Questo posto devo ammettere che anche strutturalmente fa davvero schifo,talmente pericolante che non è idonea per un bambino.
Ero seduta sempre in un prato,ma questa volta nel giardino principale,dove tutti i bambini e ragazzi dell'orfanotrofio,giocavano insieme a palla o altre cose che bho...non so.
Li guardavo. Ho sempre desiderato di essere così tranquilla e spensierata come tutti,ma non ci sono mai riuscita,mi preoccupo sempre di tutto e non riesco mai a godermi niente.
Ero da sola in questo angolino. Lentamente mi si avvicinò una bambina più piccola,che evidentemente,vedendomi da sola ha pensato di invitarmi a giocare con le e le sue amiche. Volevo dirle di non preoccuparsi,che stavo bene anche da sola e che poteva continuare a giocare tranquilla,ma non ne trovai il modo,quindi semplicemente annuii come risposta e mi alzai seguendole verso il centro del giardino.
Iniziammo a passarci la palla. Avranno avuto sui sette otto anni,ma erano simpatiche,dolci.
La cosa bella dei bambini così piccoli e che la maggior parte,vedendoti più grande,ti ammira,non ti giudica e quindi tu puoi sentirti a tuo agio,anche se da ammirarti non hanno niente.
《Sei qui da tanto? Non ti abbiamo mai vista in giro.》 Chiese la bruna dai capelli lisci lanciando la palla alla sua amica. Scossi la testa,anche se il tempo qui dentro,pur essendo stato poco,mi era sembrato non passare mai.
《Bhe,comunque io mi chiamo Amy,lei Alexia e lei Sarah.》 Mi sorrisero tutte insieme e riprendemmo a giocare. 《E tu invece,come ti chiami?》 Non potevo rispondere.
Cercai di temporeggiare,presi la palla,la passai alla bimba che avevo accanto e poco dopo,una voce dietro di me,rispose al posto mio. 《Lara.》. Poi scomparve. Era Zack.
Mi guardarono come per dire,'ma è vero o ci sta prendendo in giro' ed io annuii rassicurandole.
Continuammo a giocare per un pò e nel frattempo guardai dove i ragazzi si fossero sistemati.
Erano seduti contro il muro,vicino ad un cespuglio ei limiti del prato.
Dopo alcuni passaggi,le bambine mi salutarono e se ne andarono,non so perchè,probabilmente avevano sentito parlare di quello che avevo fatto nei pochi giorni trascorsi qui e hanno preferito starmi lontano,ma per me non era un problema,quindi mi diressi verso Zack e gli altri.
Devo dire che grazie a loro mi stavo abituando a questo posto,lo rendevano migliore...piommeno.
Non sapevo la loro storia,non mel'hanno voluta raccontare,principalmente perchè non gliel'ho chiesta,ma vabbè,non era rilevante come dettaglio.
Mi sedetti tra le gambe di Zack poggiando la schiena su di lui.
Mi fecero ascoltare alcune canzoni. La maggior parte non mi piacevano,ma questi erano dettagli.
Qualche oretta dopo,arrivò una suora dal velo fucsia.
AHAHAHAHAHA,godo,il mio piano aveva funzionato.
Appena la vidi arrivare,scoppiai in una fragorosa risata ed i ragazzi capirono,ma lei fortunamente no.
《Sei stata tu?》 Chiese il biondo. Annnuii velocemente e scoppiarono tutti a ridere. La donna si avvicinò spazientita e si mise la mani sui fianchi. Come se fosse figa.
Cercai di contenermi,ma non ce la facevo. 《È lei la signorina Lara?》annuii.
《C'è suo padre che l'aspetta,deve tornare a casa.》 .
Bastarono quelle poche parole per farmi rilluminare. Iniziai a strillare,ero impazzita. I ragazzi mi guardavano e ridevano. Non ci potevo credere,finalmente quest'incubo era terminato.
Saltai in piedi e mi avvicinai alla donna in attesa che mi portasse da papà.
Mi voltai verso i ragazzi un pò dispiaciuta,daltronde era grazie a loro che ero riuscita piommeno ad ambientarmi in questo posto.
Si alzarono e gli saltai in braccio.
Dopo i saluti,la donna mi portò nella mia stanza. Mi voltai un ultima volta verso di loro e li salutai con la mano. 《Ciao.》
A quella parola s'illuminarono di gioia. Probabilmente pensarono: 'ma allora non è muta,aveva ragione.' Chissà se trovavano bella la mia voce,comunque,entrai in camera e buttai tutto nelle valige.
Se ci fosse stata Hellen mi avrebbe sgridato mettendomi tutto in ordine,ma io non avevo tempo,la voglia di rivedere tutti era troppa e non potevo mettermi a perdere tempo con i vestiti.
L'anziana donna mi guardava sfrecciare da una parte all'altra della stanza e buttare tutto nella valigia.
Infine,soddisfatta,tirai la valigia giù dal letto e con un sorriso a trentadue denti,mi feci accompagnare da papà.
Oddio. Era tutto vero. Era lì,sullo stipite dell'ingresso,appoggiato alla lastra in legno che rivestiva il bordo della parete.
Appena mi vide,i suoi occhi diventarono lucidi ed un enorme sorriso con tanto di fossette a contornarlo.
Corsi più veloce che potei,piantai le valige lì e glia andai in contro.
Lui si abbassò al mio livello ed aprì le braccia. Mi ci fiondai dentro ed inspirai il suo profumo.
Mi era mancato così tanto cacchio.
Mi strinse fortissimo,mi tirò sù,fece una giravolta e si ripiegò per appoggiarmi a terra.
Mi guardò negli occhi come se non potesse credere di esserci finalmente riuscito.
Ero al settimo cielo.HARRY'S POV
Cazzo. Cazzo. Cazzo. Ero troppo felice,finalmente ci ero riuscito,avevo riavuto mia figlia e niente e nessuno mel'avrebbe più portata via.
《Hey,hey,nessuno potrà portarti via mai più,okay?》 Cercai di rassicurarla e lei stava per piangere.
Salimmo finalmente in macchina dopo che ebbi caricato le valige e felicissimo partii.
Spero solo che i ragazzi siano riusciti a terminare i preparativi in tempo.
Doveva essere la sorpresa migliore al mondo,o almeno ci avevamo provato.
Bene,allora intraprendiamo questo splendido viaggio verso la libertàe si spera,la meritata tranquillità.FINE.
||spazio me||
Hey bellissime,questa libro è finito,davvero,non so come abbiate fatto a sopportari tutto questo tempo.
Siete davcero fantastiche,le lettrici migliori al mondo,avete realizzato qualsiasi mio desiderio. Siete sempre state attivissime e di questo ve ne sono tremendamente grata,non tutti sono così.
Io personalmente mi sono divertita tanto a scrivere questa storia,e ancora adesso non mi capacito del successo che ha avuto in così poco tempo.
SONO TROPPO FELICE. VI RANGRAZIO CON TUTTO IL CUORE.
Vi aspetto nel sequel che inizierò a postare tra poco.
Vi ringrazio tantissimo per essermi state vicine per avermi aiutato a realizzare il mio sogno.
(Posterò un avviso quando avrò iniziato il sequel e vi farò un piccolo regalino,spero vi piaccia. Grazie ancora :)
(Aspetterei che questo capitolo arrivi a 30 commenti per iniziare il sequel).
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Daughter
FanfictionLei,Lara Styles. Ragazza tranquilla,un bel pò introversa. Ha dei capelli marroni come il padre,grande imprenditore londinese,uomo completamente assente nella vita delle ragazza. Occhi verde smeraldo,piccoli e vispi. Molto,molto magra,con altrettanti...