||c'è qualcosa che non quadra||

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Il mattino dopo,devo ammetterlo,ero un pò stordita.
Era sabato,quindi avrei potuto dormire. Sia lodato il cielo,ero giusto un pò stanchetta.
Iniziai a sentire dei movimenti accanto a me,un corpo caldo che continuava a salirmi e a scendermi di dosso. Mi voltai.
《Ma che cav-...》 Papà si stava voltando ovunque.
All'inizio pensai che avesse fatto un brutto sogno,ma poi,vidi il suo sorrisetto biricchino quando iniziai a fissarlo. Un occhio si aprì un pochino,ma si richiuse subito quando si accorse che lo stavo guardando.
《Ma che stai facendo?》 Lo guardai stranita. È vero che di primo mattino si è stanchi,ma questo mi sembra un pò esagerato...bho,magari sono strana io.
Lui continuò a fingersi addormentato,quindi mi arresi,ero stanca e mi lasciai andare sul suo petto,lasciandomi inebriare dal profumo di menta che emanava il suo caldo torace. Anche se non lo vedevo,sapevo perfettamente che le sue labbra si erano increspate in un presuntuoso sorrisetto da bambino.
Non per sembrare presuntuosa,ma sembro più grande io di lui.
Mi strinse a sè e poco dopo,dei grandi sbuffi iniziarono a lasciare le sue labbra.

***

E di nuovo. Il petto sotto di me iniziò a muoversi. Lo lasciai andare,ma lui mi riappiccicò al petto.
Chiarissimo,voleva liberarsi da solo,ma non voleva che fossi io a staccarmi da lui. Certo,normalissimo.
Dopo qualche minuto di sonno iniziai a sentire delle voci sfumate dal mio orribile udito mattutino.
《Haeily,non riesco ad aprire il sapone!》 Okay....ora inizio a preoccuparmi davvero. 《Idiota.》 Sentii la porta del bagno chiudersi e poi,solo lo scrosciare dell'acqua nella doccia.
Scocciata aprii gli occhi e rimasi a fissare il soffitto finchè papà non tornò.
《Ah,ti sei già svegliata?》 Non risposi. Quando non mi si lasciava dormire mi arrabbiavo,non so perchè,ma la sranchezza mi faceva diventare una bestia.
《Ho fatto qualcosa? Ho anche cercato di non fare troppo rumore.》 Caspita,e se non fosse stato attento,cosa sarebbe successo?
Indossò un paio di boxer i pantaloni della tuta,poi si fiondò sul letto ed io mi voltai dalla parte opposta.
Iniziò a strofinare il naso sul mio collo in cerca della mia guancia,ma nascosi la testa sotto il cuscino e gli fece molto piacere.
Mise il broncio ed alla fine mollai,anche se quando iniziò a baciarmi la guancia,sembrava un cane ed io il suo cibo.
Mi fiondai giù per le scale ed andai in cucina a mangiare qualcosa e poco doo fui raggiunta da tutti. 《Sta sera andiamo a cena con i ragazzi.》 Avvisò papà poggiando la sua tazza di latte sul bancone bianco.
《Bene,ed io e Lara oggi usciamo.》 《Dove andiamo?》 Chiesi curiosa. 《Non lo so,poi vedo,comunque,esci troppo poco. Harry,sembra che la tieni agli arresti domiciliari.
Il brio di zia stava ormai invadendo la casa,ma papà sembrava esserci abituato,anche se quando toccava qualche tasto debole,pam e si arrabbiava,ma non per molto,perchè non riusciva a tenerle il broncio.
《Non è vero. Lei sta benissimo con me. Vero piccola?》 Mi strinse con un braccio e mi schiacciò letteralmente sul suo fianco. Annuii.
《Hmmm,sarà. Contenta lei,contenti tutti.》 《Ammettilo,anche tu staresti benissimo con me.》 La zia sembrò turbata da quella scelta di parole,ma si riprese subito facendo finta di niente.
Poco dopo,il telefono di papà squillò e si alzò per andare a rispondere.
Non si sentiva molto,ma il tono di papà non era allegrissimo.
Ritornò,tutto preoccupato ed iniziò a mngiare voracemente. 《Harry,fermati e dì cosa è successo.》 Disse zia tentando di tranquillizzarlo,ma lui non le diede retta e si alzò dirigendosi verso la sua camera.
Io,Hellen e zia ci guardammo un pò stranite,poi io mi alzai e feci per andare in camera sua,ma zia mi bloccò. 《Lascialo,quando fa così potrebbe diventare pericoloso. Bisogna aspettare che gli passi,poi parlerà da solo.》 《Ma..devo prendere i miei vestiti.》 Mi staccai dalla presa ed aprii la porta di legno bianca,richiudendomela alle spalle.
Feci finta di cercare qualcosa per vedere se mi parlava,ma niente.
Mi arrampicai sul letto e presi i miei vestiti per tornarmene in camera.
Ero seduta sul letto mentre la zia rovistava nel mio armadio alla ricerca di qualcosa da farmi indossare.
《Gli passerà vero?》 Lei annuì,sicura,come se le fosse capitato ogni giorno della sua vita.
Probabilmente papà è sempre satato così,quindi lei non era preoccupata di come sarebbe andata a finire,avendo già conosciuto questa sua reazione un megliaio di volte.
Mi trascinò fuori casa e salimmo in macchina. 《Andiamo in riva al fiume,ti va?》 Annuii senza parlare,lei mi fissò per un secondo,preoccuoata,poi partì.
Si fermò in un grande parcheggio e mi condusse sulla riva del fiume. Non ci ero mai venuta,ma è un poato davvero bello.
Sembrava un lungo mare,da una parte dominava l'acqua svelta del fiume e dall'altra,un fila di negozi che mi fece perfettamente capire il perchè della sua grande devozione per questo posto,che devo ammettere,non è niente male.
Ridacchiai al pensiero e lei mi sorrise iniziando a far ciondolare la mano attaccata alla mia canticchiando,mentre io guardavo divertita le persone sulla sponda opposta del fiume.
Dopo poco mi ritrovai annegata in una marea di vestiti che zia provò dal primo all'ultimo e faceva bene,non ce n'era uno che le stesse male,era un'incanto.
Sembrerò patetica come quelle bimbette minchia che dicono: 'da glande vollei essele come la mia mamma.' Ma devo ammetterlo,io sarei davvero voluta essere come mia zia.
Ci fermammo ad un bar e prendemmo da bere mentre zia ricapitolava i suoi acquisti e mi speigava come e con che cosa li avrebbe abbinati.
Cercai di sorridere perchè la vedevo in difficoltà,ma non volevo,non doveva,io ero felice,lei era divertente.

***

Tornammo a casa e ci lanciammo sul divano mentre Hellen rideva.
Chiacchierammo un pò del giretto che avevamo fatto.
Probabilmente a quest'ora papà sarebbe sceso a vedere cosa stavamo combinando e da dove provenisse quel chiasso,ma non fu così e devo ammettere che ne rimasi un pò delusa.
《E Harry?》 Chiese zia. Helen ci guardò delusa. 《Non è più uscito da quella stanza. Io non ho tentato di convincerlo,non ne ho il diritto,ma sono un pò preoccupata.》
Zia si alzò di scatto e si piazzò davanti alla porta della stanza,mentre io ed Hellen rimanemmo giù in salotto.
Iniziò a bussare alla porta,ma niente.
Bussò più forte,ma ancora niente. 《Harry.》 Lo ammonì. Ma lui non rispose. Perse la pazienza e continuò a bussare. 《Harry Edward Styles,non fare il bambino ed esci subito da quella stanza.》
Dopo un paio di avvertimenti di zia,ci fu il silenzio più totale e poi la porta di papà si chiuse,rivelando zia che scese piano dalle scale.
Disse che le aveva parlate,ma non volle riferirmi niente,se non ad Hellen,disse solo che non era nulla di grave ed io sperai in bene.
Qualcosa mi fece capire che sta sera,niente ragazzi,ma zia mi disse che saremmo andati los tesso tutti insieme,sperando che si sarebbe calmato un pò.

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