Si, sarebbe andata con Moon e Sam a comprare un abito nuovo per il ballo, anche perché aveva risparmiato parecchi soldi, ma prima doveva farsi dare una sistemata ai capelli e al tatuaggio.
«Eli? Io e te. Dal tatuatore. Subito.» ordinò al telefono, senza dargli il tempo di rispondere.
«Dieci minuti e sono da te»
Aprì in fretta l'armadio e si vestì con le prime cose che le capitarono tra le mani: una minigonna nera e un top viola. Indossò le sneakers, si diede una spazzolata veloce ai capelli e si ritenne pronta ad uscire.
Si emozionò come sempre nell'indossare il casco, ma apprezzò ancora di più il sorriso di Eli. La cicatrice sul labbro bella come sempre.
«Andiamo?»
«Andiamo»
«Ehy Rico!» Eli salutò il tatuatore.
«Il solito?» chiese quello.
«No, oggi tocca a me!» si intromise Raven, mostrando il tatuaggio sulla spalla.
«Ritocco?»
«Hai capito» ammiccò, accomodandosi su uno dei lettini.
«Vuoi che ti tenga la mano? Non credo sia più abituata» rise Eli, quando notò un velo di ansia passarle dagli occhi.
«Nah, posso resistere...ma se proprio vuoi...» allungò il palmo verso il ragazzo.
Le stinse la mano, mentre Rico sistemava il corvo sulla spalla. Non sentiva dolore, non tanto, almeno, ma le piaceva la stretta di Eli.
«Bene, ora mi serve il parrucchiere»
«Tagli?»
«Mesh viola»
Trovò subito posto, fortunatamente, quindi rimase a parlare con Eli mentre le mani sapienti della parrucchiera eseguivano il lavoro su di lei.
«Vieni da me oggi?»
«Sì, va bene»
«Vuoi restare a dormire?...» esitò nel proporre, mentre le guance di lei si tingevano di un lieve color porpora.
«Sì...» sorrise timida, come se fosse la prima volta che accadeva.
Passeggiarono un po', prima di tornare a casa.
Notò un abito in vetrina che le sarebbe stato benissimo: era del colore dell'uva nera, con le maniche lunghe in tessuto vedo-non-vedo che lasciavano le spalle scoperte, poiché iniziavano all'altezza del seno. Il busto in lino arrivava a metà vita, poi la gonna in seta scendeva morbida fino a terra.
«Ti starebbe benissimo» osservò Eli, avvolgendole un braccio attorno alle spalle.
«Lo comprerò per il ballo» sorrise, sperando che il prezzo non fosse troppo alto.
«Mi spiace solo che non ti farai bella per me» sorrise amaro.
«Beh, starò con l'altro alla festa...quando sarà ora di tornare a casa non ho intenzione di filare a letto» sorrise provocante, per poi volteggiare un paio di volte fingendo di avere l'abito addosso.
«Cosa intendi?...»
«È la mia tradizione: dopo il ballo non si torna a casa fino alla mattina dopo. Vedi, ogni anno in cui andavo al ballo accettavo l'invito solo di un ragazzo che mi piaceva, o lo invitavo io, poi andavo con lui a passeggiare sulla spiaggia fino alla mattina dopo...nessuno mi vieta di cambiare ragazzo dopo aver ballato» sorrise, con occhi sognanti.
«Verrò con te» le prese la mano e la fece volteggiare.
«Comunque...potresti invitare Moon» sorrise.
«Dice che non ha un ragazzo» aggiunse.
«Ci penserò su» sorrise, stringendola a sé.
Non era voluta passare da casa a prendere un cambio, così Eli le dovette prestare una sua maglietta.
«Sei malefica, lo sai?»
«Oh sì! Malvagia» rise, distesa sul letto.
«Sai, non c'era giorno in cui non ti pensassi nei mesi in cui ero lontana...scrivevo su dei fogli come se ti parlassi. Sembravo una pazza sgravata, ma era tutto quello che potevo fare»
«Io invece volevo mandarti qualche messaggio, ma poi li cancellavo e toglievo il telefono...»
«Avrei dovuto chiamarti almeno una volta...ma non pensavo di tornare...»
La strinse a sé, in un abbraccio al profumo di menta e limone.
Raven poteva sentire il suo battito lievemente accelerato. Anche il suo cuore andava più veloce, ma non aveva intenzione di alzare lo sguardo. Aveva paura.
Sentì le labbra di Eli sulla sua testa e sorrise tra sé.
«All day I had the feeling a miracle would happen
I know now I was right
For here you are
And what was just a world is a star
Tonight
Tonight
Tonight
The world is full of light
With suns and moons all over the place
Tonight» canticchiò.Eli rise piano, lei fece lo stesso.
Non arrivò mai un bacio, quella sera. Era troppo presto, ma Raven sapeva cosa sarebbe successo.
Oggi non sono andata a scuola perché non avevo messo la sveglia. In pratica dovevo dare un passaggio alla fermata del bus anche a mia nonna, che doveva lavorare. Ora, quella continua a lamentarsi perché non l'ho avvertita. Domanda: le mandavo lo spiritello in sogno a dirle che non mi sarei svegliata?...