Così provocante

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Jenny:
Non capirebbe, nessuno lo farebbe.
Io cerco solo dì destare sospetti, di dimenticare.
Eppure nessuno prova empatia. Mio fratello è il primo che combina guai e Che pretende di essere capito da tutti. Io invece vengo trattata sempre come una stupida ragazzina che della vita non sa nulla.
Invece come vorrei portarli solo per due minuti nella mia testa.

"Sei una troia" mio fratello me lo ripete sempre.
Eppure credo me lo direbbe pure se venisse a sapere quello che ho dentro.
Oramai non mi viene neppure più da piangere.
Mi chiudo in camera mia, levo i vestiti e mi butto sotto la doccia.
Ho bisogno più di qualsiasi cosa del calore. A me piace sentire la mia pelle prendere fuoco, un po'come piace a Lucifero.
Mi metto a letto, pensierosa, ma stanca. Talmente stanca che crollo senza rendermene conto.
Mi sveglio dal brutto suono della sveglia.
Come ogni mattina indosso una maschera. Oggi sono la ragazza antipatica ed egoista.
Scendo le scale e mi reco in cucina.
Trovo già la colazione preparata.
Jack è vicino la porta tipo palo
"Chi ha preparato la colazione?" Domando a jack
"Miguel prima di uscire" risponde con quel suo classico tono serio.
Sui muffin c'è un bigliettino
"Oggi ne parliamo, alle 11 in cortile"
"Signorina é tardi, l'accompagno a scuola"
Annuisco guardando l'orologio.
Cazzo è tardissimo.
"San io vado, a dopo" urlo a Santana cercando di farmi sentire"
"Dorme ancora" mi risponde jack
E questo come fa a saperlo?, mi domando.
Salgo in macchina, e una volta arrivata raggiungo la scuola.
Mi fissano tutti, perchè tutti sanno ma nessuno ha mai parlato.
Sanno mettere solo voci peggiori.
Ho le mie amiche e la mia popolarità.
Ma sono entrambe false, e lo so anche bene.
Ma come mio solito, sfrutto entrambe a mio favore.
Incrocio gli occhi di mio fratello, mentre mi reco al primo corso.
È con un ragazzo nuovo, mi chiedo chi possa essere.
"Scusa" mi mima con la bocca
Gli mando un bacio, so che non regge bene la gelosia.
"Chi sei" dico al ragazzo davanti a me.
"Alessandro"

"Alessandro"

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Caspita.
"Non ti ho mai visto" dico
"Mi sono trasferito da qualche settimana  dall'italia"
"Bene" rispondo
Lo sentivo l'accento italiano
Mio fratello mi lancia un occhiata omicida
"Sta per iniziare la lezione, vado. Ciao Alessandro è stato un piacere"
" e il tuo nome non me lo dici?" Domanda stando al gioco.
"Jennifer" poi mi giro e vado via, lasciando loro due alle mie spalle.

Wow.
Che sguardo, credo che da ora in poi avró un buon motivo per amare la scuola.

Continuo a camminare finchè non raggiungo la mia aula.
Sto per entrare ma mio fratello mi tira per mano.
"Dovevamo vederci fra due ore miguel"
"Non volevo aspettare" risponde
" devi smetterla di comportarti cosi l'hai fatto anche prima vicino a quell'alessandro"
"Cosi come"
"Così provocante"
Lo guardo stranita
" jenny non sopporto che i ragazzi ti guardino in quel modo  e tu non mi aiuti per nulla"
"Ma io sono cosi" cerco di giustificarmi
" e a me non fotte un cazzo" dice per poi andarsene arrabbiato.

Ahh gli uomini e chi li  capisce

Ahh gli uomini e chi li  capisce

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