La donna dei sogni

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Miguel:
Questa giornata di scuola è stata una delle più pesanti.
Esco dalla scuola andando in contro a mia sorella che si trova nella caffetteria.
"Jenny ho un mal di testa assurdo, dobbiamo andare a casa" dico frettoloso
Ma senza rendermene conto proprio davanti a me c'è la donna dei sogni

"Jenny ho un mal di testa assurdo, dobbiamo andare a casa" dico frettolosoMa senza rendermene conto proprio davanti a me c'è la donna dei sogni

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Resto immobile. Non riesco a sentire nulla attorno a me.
Forse lo shock, ma inizio a sudare.
"Mikyy" mi chiama mia sorella per l'ennesima volta.
Mi giro ancora distratto.
"È lei" dico non togliendole mai gli occhi da dosso
Mia sorella mi guarda, ed improvvisamente si alza.
"Dove cazzo vai" cerco di fermarla.

"Ciao, posso invitarti alla festa di stasera"
Le domanda in modo gentile.
"Certo." Risponde
"Alle dieci al campo"
Lei annuisce per poi girarsi verso me.
Ci guardiamo, il nostro primo sguardo.
"A stasera" dico passandogli acconto per andarmene.
Entriamo in macchina ed io sono più emozionato che mai.
Non mangio e non riposo per tutto il pomeriggio. Sembro uno di quei ragazzini delle medie che torna felice a casa perché una bambina bionda gli ha sorriso.
Metto la musica e inizio a fantasticare.
Improvvisamente tutto quello che mi interessava fino a ieri, diventa futile.
Conto i minuti e le ore, quando finalmente usciamo.
"Miguel calma" ripete jenny
Solo quando scandiamo dall'auto, mi accorgo che manca Santana.
"Dove sta" dico solamente.
Sto iniziando ad infuriarmi, soprattutto ora che jenny fa finta di niente.
" a casa faccio i conti anche con te"
" io non centro nulla"
"Invece la stai coprendo e ti giuro Jennifer, se scopro che santana se la spassa con jack racconto tutto a mamma e papà" dico serio.
In quel momento si avvicinano il gruppo dei miei amici, che non frequento più.
Alessandro non leva gli occhi da mia sorella.
"Alessandro vuoi ritornare in italia a pezzi in una valigia."gli domando calmo.
Lui ride. Odio gli italiani
"Vado a prendere da bere dice mia sorella, per scappare dalla situazione.
Io e lui ci guardiamo
"Uscirò con tua sorella, con o senza il tuo consenso"
"Ed io ti ammazzo" dico per poi andarmene.
Mi fermo appena vedo vicino mia sorella quella ragazza.
"Vi lascio soli" dice jenny
Lei perplessa mi guarda.
"Fa sempre cosi" cerco di giustificare
Trascorriamo alcuni secondi senza parlare
"Che dici se usciamo un po' fuori, che la musica è forte" dico prendendo coraggio.
Lei mi segue,  sfoggiando un enorme sorriso.
Ci sediamo su una panchina dietro al campo.
"Potevi dirmelo prima che saresti voluto uscire con me"
Senza peli sulla lingua la ragazzina.
Non le dico del sogno, mi prenderebbe per uno psicopatico, ma decido di fare un mezzo giochetto.
Di lei non so un bel nulla quindi non so nemmeno con cosa dovrei attaccare bottone.
"Non volevo uscire con te. Se l'avessi voluti realmente ora saremmo a casa mia"
"Addirittura" risponde lei facendosi una grossa risata
"Puoi domandare a chi vuoi"rispondo con sicurezza.
Lei mi guarda e si alza.
"Facciamo una scommessa" propone
"Se almeno dieci ragazze su quindici sono state con te, avrei una possibilità per uscire con me."
"Accetto "
Non sa che si sta mettendo contro la persona sbagliata.
La credevo diversa ed invece ha proprio un bel carattere.
"Posso almeno sapere il tuo nome"
"Celine"
"Io Miguel"
Ripenso improvvisamente al sogno eppure non le avrei mai dato quel nome.
La guardo mentre tra la folla di persone chiede alle ragazze se hanno fatto sesso con me.
Quindici ragazze su quindici affermano sia la verità.
Un po' nei suoi occhi vedo il fastidio e la capisco.
Non è mai bello uscire con qualcuno che si vanta di aver avuto molti partner.
Un piccolo sorrisetto di vittoria compare sul mio viso.
"Ci vediamo domani mattina alle nove" le dico
"Ma sei pazzo!! La domenica mattina è sacra" risponde
"Le scommesse sono scommesse, vedrei che non te ne pentirai" le dico per poi farle l'occhiolino. Prima di andarmene le dico l'indirizzo e le sussurro all'orecchio qualcosa che non si sarebbe aspettata, o forse si.
"Non fare tardi"
Me ne vado lasciandola lì vicino a delle sue amiche.
Lei non smette di guardarmi, e in entrambi qualcosa sta succedendo.
Tutti segni del destino che mi hanno portato a lei.

Raggiungo  mia sorella che trovo litigare per la ventesima volta con le sue amiche.
"Andate a fanculo brutte troie"
"Jenny che succede"
"Niente Miguel, è solo arrivata l'ora di fare un po' di pulizia nella mia vita"
Insieme ce ne andiamo e entriamo nella macchina dove ci aspettano.
"Allora come è andata " mi domanda
"Domani mattina ho un appuntamento con lei"
"Di mattina?"
"Si ed ho intenzione di portarla in un posto"
Mi guarda perplessa
"Mhm interessante"

Arriviamo a casa e credo che sia stata proprio una settimana intensa.
Noto che santana è già nel suo letto e jack legge un libro fuori.
"Stavo aspettando voi" Ha una strana voce.
Come se fosse successo qualcosa.
Anche se jack è cosi, un po' misterioso.
"Vado in camera mia"  dice jenny per poi salire.
Mi avvicino a jack.
"Non voglio venir a sapere mai che c'è qualcosa con mia cugina, perchè quel giorno sarà il giorno in cui perderai sia i lavoro che la vita"
Lui zitto resta li.
È impotente anche se fisicamente il doppio di me.
Sa bene con chi sta parlando. Io sono molto più spietato anche di mio padre.

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