Io ho bisogno di te e tu di me

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Jenny:
"Questo film è proprio bello" dico ad ale mentre siamo sul mio letto abbracciati.
Lui annuisce e mi bacia la fronte.
I miei genitori sono a lavoro ed io dovrò vedere santana più tardi.
Io ed ale stiamo trascorrendo più tempo insieme grazie alla chiusura di dieci giorni della scuola il che è una cosa positiva.
Il lato negativo è che questo è già il quarto.
"È meglio che vada prima che vengano i tuoi" dice alzandosi e rimettendosi le scarpe.
Io e lui ci stiamo andando piano, ma siamo molto affiatati.
È passata una settimana da quando siamo tornati alla "normalità" , a me però sembra passata una vita.
La quotidianità con miguel e Santana mi manca tantissimo e credo manchi pure a loro .
"Si hai ragione"
E cosi lo accompagno alla porta, assicurandomi che non lo veda nessuno.
Ci baciamo e poi purtroppo va via.
In quel preciso istante l'auto dei miei genitori accosta.
Mi inizia a venire la tachicardia e spero solo non abbiano visto Alessandro.
"Jenny che ci fai fuori la porta" chiede mio padre sempre attento.
"Ahh..null...vi aspettavo" dico balbettando dalla paura.
Lui non so come ringraziando il cielo, ci crede.
Entrano iniziando a parlare dei successi sui nuovi progetti.
"Stiamo riuscendo nel progetto. Abbiamo folla di persone che acquistano i miei abiti" dice felice mia madre mentre si reca in cucina.
Mio padre invece gestisce sempre i suoi affari, infatti riceve proprio in questo momento l'ennesima chiamata.
Raggiungo mia madre nella grande cucina.
Lei mi guarda e le vengono gli occhi lucidi.
Credo che stare lontano da noi per qualche settimana li abbia cambiati molto.
"Lo sai che sei sempre la mia bambina" dice avvicinandosi e abbracciandomi.
Prima mi sarei scostata, avrei risposto di essere grande ed invece la me di ora si gode questo momento.
Mi godo di essere ancora la bambina di qualcuno.
"Lo sai che stamattina miguel di sua spontanea volontà ci ha portato la colazione in camera."
Mi dice ancora più felice.
Io le sorrido  sperando che questi momenti non passino mai.
"Mi ha chiamato ambra" dice tornando in postazione e preparando qualcosa da mangiare.
"Che ti ha detto" domando curiosa.
"Che Santana dopo una settimana piena di studio è rimasta chiusa in casa. Che tenerezza che mi ha fatto, questo corso la sta uccidendo"
Eh si è proprio il corso.
A me Santana ha raccontato tutto, ma proprio tutto.
So bene il motivo del chiudersi in camera cosi, come so che ha bisogno di me.
Avremmo dovuto vederci dopo per qualche ora, ma decido di chiamarla e farle passare qualche giorno qui.
Il telefono di casa squilla.
"Mamma vado io"dico già all'entrata
"Si pronto"
"Jenny tesoro sono zio mark"
"Ciao zio, che bello sentirti"
"Mi passi tua madre"
"Si subito.. e tu puoi dire a Santana di rispondermi che devo parlarle"
"Certo" dice mentre passo il telefono a mamma.
"È zio mark" mimo con la bocca
"Mark dimmi tutto"
Prende e si allontana col telefono.
Vado in camera mia e prendo il mio cellulare per chiamare Santana.
Noto il messaggio di un numero, mai visto prima.
"Che bello scommettere"
Sono perplessa e non so chi possa essere.
"Chi sei" rispondo
Mi siedo sul letto ancora pensierosa.
Chiamo santana e con un voce ancora incerta, le chiedo di venire a stare qualche giorno qui.
"Non lo so jenny io..." dice stanca.
"Santana ascolta, io ho bisogno di te e tu di me quindi aiutiamoci"
Dopo qualche secondo di silenzio accetta.
"Solo due giorni peró"
Io felice la rassicuro.
Nel momento che stacco con lei, il numero risponde.
"Non è importante"
"A me non piacciono gli scherzi quindi non scrivermi più " rispondo
"Al tuo fidanzato peró piacciono le scommesse"
A questo messaggio sussulto.
Non so cosa pensare, ne cosa fare.
Mi alzo di scatto dal letto e mi vesto di fretta.
Esco di casa senza nemmeno avvisare. Casa di Alessandro è vicina a casa mia. In meno di dieci minuti sono da lui.
Busso per qualche minuto.
Apre la porta una signora bassina, mora e con occhi scuri.
"Salve signora cerco Alessandro"
"Tu devi essere jennifer" dice con un accento strano.
Io annuisco e lei mi fa entrare.
Mi siedo sul divano e lo aspetto
"Vuoi bere qualcosa" mi domanda la donna.
"Un bicchiere d'acqua andrà bene" dico un po' impacciata.
Mentre attendo vedo scendere Alessandro. È in tuta, credo stesse andando a correre.
"Che ci fai qua" domanda sorpreso
"Mhm so che non sarei dovuta venire fin qui, ma è importante" dico seria
Mi alzo gli faccio vedere il messaggio.
"Tranquilla jenny sicuramente è qualcuno che vuole separarci, qualcuno che ha capito che stiamo insieme"
Io lo guardo come a dire " ah quindi stiamo insieme"
Mi rassicurano le sue parole e dopo aver bevuto l'acqua portata da sua madre, usciamo insieme.
Lui è tranquillo e lo sono anch'io.
Alla fine è pura verità. Ci sono molte persone che ci odiano e sicuramente qualcuno che ha capito qualcosina.
" dove stavi andando"  gli chiedo mentre ci teniamo per mano.
"In palestra. Ti accompagno a casa se vuoi" dice per poi cambiare umore all'improvviso.
Io annuisco "tra poco viene santana e devo essere a casa"
Lui mi sorride, un sorriso falso.
"Forse è stanco" penso
Mi accompagna a casa e lo vedo andare sempre più veloce verso la strada che porta alla palestra.
Appena entro a casa vedo mio padre in salone, intento a vedere un film.
"Papà tutto bene" chiedo avvicinandomi vicino a lui.
Lui mi abbraccia accarezzandomi i capelli.
"Lo sai che ti fai ogni giorno più bella" mi dice innamorato
Nel mio corpo si accende un fuoco al cuore.
Amo mio padre più di qualsiasi cosa al mondo.
"Tu ci sarai settimana prossima?" Mi chiede dolce.
"Per fare cosa" rispondo
In quel momento entra mia madre
"Stavo per dirglielo chris, grazie per averlo fatto tu" dice sarcastica
Amo mia madre e il suo sarcasmo.
Ancora curiosa la incito a parlare.
"Settimana prossima ci sarà una serata organizzata dalla nostra agenzia per noi. Ci saranno tutti e soprattutto non potrai mancare tu"
Al "ci saranno tutti" sbuffo.
Immagino già il tipo di gente.
Sentiamo bussare la porta e finalmente una gioia.
"Santana" dico urlando dalla gioia mentre vado ad aprire la porta.
"Ciao jenny" dice appena apro.
Ha il viso stanco  e delle occhiaie profonde
"Santana che hai"
"Non lo so nemmeno io"

LA FIGLIA DEL BOSS 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora