tutto il mio passato

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Jenny:

"Cos'hai fatto al viso" dico a miguel vedendolo in quelle condizioni

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"Cos'hai fatto al viso" dico a miguel vedendolo in quelle condizioni.
Siamo in macchina, piove ed è tardi.
"Questo è il regalo di compleanno suppongo"
Sono incazzata nera con lui.
Non parla e questo mi fa arrabbiare ancora di più.
"Miguel" gli urlo esasperata.
"Con chi hai litigato" aggiungo insinuando sia stato picchiato.
"Con nessuno jenny" dice continuando a rimanere vago.
Io mi sono messa nei suoi panni molte volte. L'ho capito o meglio ho imparato a farlo, ma esigo rispetto e spiegazioni.
"Ho ripreso con la boxe" dice tranquillo.
"Ripreso?!" Dico sorpresa.
Da quando miguel fa boxe.
Mi si inizia a ribollire il sangue e sono intenzionata a tirargli uno schiaffo.
Ferma l'auto parcheggiandola per poi entrare in casa come se io non fossi li con lui.
"Senti jenny non ho bisogno della predica" dice finalmente girandosi e guardandomi negli occhi.
Nota che qualche lacrima è già sul mio viso.
Ho la bocca amara e secca e non riesco letteralmente a calmare i miei battiti.
"Ti prego miguel, basta" dico esausta.
Io veramente non posso più.
Io gli sto dando tutta me stessa e lui certi giorni sembra non volerne sapere nulla.
Lui si sveglia e non ci prova nemmeno.
Il solo pensiero che lui stia cercando di diventare il ragazzo di prima mi fa incazzare moltissimo.
Celine ci ha messo tutte le sue forze per liberarlo da quella gabbia costruitosi da lui.
Celine è morta dandogli ancora una volta una lezione.
"Non la sogno più" dice ad un tratto.
Cosi mi siedo sul divano mentre lui si siede al tavolo proprio difronte a me.
Giocherella con le dita dal nervoso.
"Mi aveva promesso che quando avrei avuto bisogno di lei, mi sarebbe bastato chiudere gli occhi ed invece mi ha abbandonato"
Mi fermo a fissarlo mentre lo racconta.
Ha gli occhi spenti e a tratti sembra morto.
"Forse a celine non piace come ti stai comportando"azzardo
Lui alza lo sguardo, forse prova un po' d'odio in questo momento.
Poi penso ragioni perché scoppia a piangere.
Le lacrime gli finiscono a goccie sulle ferite che ha sul viso.
Lo sento provare dolore dall'espressione del suo viso.
"Vieni qua" gli dico aprendo le braccia così da farmi abbracciare.
Mi rendo conto che forse aver potuto risparmiare di farlo sentire in colpa.
Lo stringo forte a me accarezzandogli i capelli.
Va a fare la doccia e come quando eravamo bambini, ci fiondiamo nel letto insieme e ci abbracciamo fino ad addormentarci.
Il calore di mio fratello è quello che mi calma di più.
C'è stato un periodo in cui entrambi odiavamo l'altro, ma in fondo ci siamo sempre amati fin da piccoli.
Lui è mio fratello ed io non potrei immaginare la mia vita senza di lui.
È come un fratello gemello, lui è l'altra parte di me.
"Shh" sussurro facendolo addormentare sul mio petto.
Crollo in un sogno profondo fino al mattino seguente.
È il mio compleanno.
Mi sveglio non trovando miguel a letto.
Scendo al piano di sotto e lo trovo ai fornelli.

"Se non fossi mio fratello ti sposerei" dico guardandolo mentre prepara i pancake

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"Se non fossi mio fratello ti sposerei" dico guardandolo mentre prepara i pancake.
"Ieri non la pensavi cosi" dice divertito.
"Tutti abbiamo dei momenti no."Affermo sedendomi a tavola.
Scendono i miei genitori.
Mia madre ha ancora la vestaglia e mio padre quel suo pigiama di seta blu.
Sono cosi carini. Si abbracciano e sono complici.
"Buon compleanno amore mio" dice mio padre abbracciandomi.
Mi madre mi si avvicina e fa lo stesso.
"Stai diventando una donna"
Dice dolcemente.
"Sono proprio fiero della mia famiglia" dice soddisfatto mio padre.
Non l'ha mai detto con questo tono e sono felice l'abbia fatto.
Stiamo crescendo e il bello che l'abbiamo fatto così in fretta
I nostri genitori ci hanno lasciati piccoli e con tante insicurezze.
Oggi invece sto per spegnere diciotto candeline e insieme a loro tutto il mio passato.

LA FIGLIA DEL BOSS 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora