La mia futura moglie

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Santana:
Mia madre mi accarezza la pancia ancora inesistente.
Siamo al compleanno di jenny, una semplice cena in famiglia.
"Dai prendete la torta" dice mio padre entusiasta

La sua faccia sorpresa e emozionata, rende tutto più bello

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La sua faccia sorpresa e emozionata, rende tutto più bello.
Buon compleanno sorellina.
Tutti si divertono ed io mi sento cosi felice

Tutti si divertono ed io mi sento cosi felice

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Alessandro e i suoi brindisi all'italiana.
Sta cercando da un quarto d'ora di insegnarci una canzoncina che si canta per brindare.

Sta cercando da un quarto d'ora di insegnarci una canzoncina che si canta per brindare

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Io e jack invece stiamo solo guardando avanti.
Come alla fine della festa.
Non abbiamo avvertito nessuno, lo faremo una volta arrivati lì.
L'aereo privato della mia famiglia ci sta portando a Parigi.
Circa otto ore di viaggio.
Mi mette una mano sulla pancia che ad essere sincera a volte intravedo.
Non sono nemmeno di quattro mesi eppure sembro una donna incinta.
Guardo jack indurire la mascella come se fosse turbato.
Lo comprendo, sono anni che non vede i suoi genitori ed ora si sta fiondando lì con una fidanzata incinta e disintossicato.
Si sta presentando dai suoi come una persona nuova e questo è da apprezzare.
Gli accarezzo la mano, lui la stringe.
Appoggio la testa sul suo petto e respiro il suo profumo così eccitante.
Allungo la mano sulla sua coscia facendolo guardare nella mia direzione.
Scariche di chimica attraversano i nostri corpi e e le sue labbra si posano sulle mie creando una fusione.
Ci guardiamo "grazie" sussurra.
Io sorrido bagnandomi le labbra per poi baciarlo di nuovo.
Cosa mi abbia fatto quest'uomo proprio non lo so.
Non di tratta solo di attrazione fisica fra due persone.
C'è bisogno anche di quella mentale e non l'abbiamo sempre avuta.
Dalla prima volta che abbiamo fatto l'amore io ho sentito questa connessione mentale che rendeva l'atto ancora più piacevole.
È arrivati la che lo vedo irrigidirsi ancora.
Atterriamo e poi prendiamo un taxi per arrivare lì.
La mia bocca forma una o dallo stupore nel vedere il posto dove abita.
Un attico in pieno centro meraviglioso.
Una signora alla porta ci studia, o meglio lo studia.
"Oh mio dio jack" dice aprendo le braccia per farsi abbracciare.
"Nataly" dice contento lui.
"Non ti avevo riconosciuto..h..hai molti tatuaggi" dice balbettando dall'emozione.
Entriamo e mentre la donna cammina avanti a  noi, mi spiega che quest'ultima è la donna che si è presa cura di lui come un figlio.
Poco dopo una donna sulla cinquantina ci raggiunge nel l'enorme salone in cui aspettavamo.
Noto subito la somiglianza con jack.
"Ha i suoi stessi occhi" penso.
Quando ci vede scoppia a piangere.
Va subito ad abbracciare jack stringendolo forte a se.
La differenza d'altezza è notevole infatti la donna si alza sulle punte.
Poi gira il viso verso di me.
Mi guarda curiosa.
"E lei" domanda
"È la mia futura moglie mamma,e aspetta mio figlio" dice fiero guardandomi con occhi lucidi.

Quando il padre di jack l'ha visto non credeva ai suoi occhi.
Jack ha capito che è scappato per anni da loro senza motivo.
"Ci sei mancato molto figlio"dice lui pentito.
Il mio fidanzato non mi ha raccontato molto, ma da quello che so ha fatto i classici errori da genitori.
Jack è maturato molto soprattutto da quando aspetto un bambino.
"Quanto tempo vi fermate" mi chiede gentile.
Sembra felice ci sia anch'io con lui.
"Non lo so signora, penso qualche giorno" dico impacciata
"Chiamami pure rose"
"Ci fermeremo qualche giorno mamma, poi dovrò ritornare a lavoro" afferma jack sbadigliando.
Lo vedo più tranquillo ma pur stanco dalle ore di viaggio.
"Di cosa ti occupi" chiede suo padre ed è li che vedo jack irrigidirsi di nuovo.
Ha paura che l'uomo possa non accettare il suo lavoro.
"Sono un agente del fbi ma da qualche mese mi occupo di sicurezza privata" dice teso.
Lo guardo sorridendo e fiera di lui, facendogli capire che deve solo stare tranquillo.
È un uomo fantastico ed io non potevo desiderare di meglio.
Suo padre non dice molto, cosi ci alziamo andando in quella che una volta era camera sua.
Ammiro la grande stanza attorno a me.
Meravigliosa è dire poco.
"È rimasto tutto come quando sono andato via" dice nostalgico.
Ci stendiamo sul suo letto.
Lui leva la maglia restando solo con i jeans al quale sbottona e tira giù la zip.
Io tolgo il mio abito, indossando una lunga maglietta di cotone grigio che prendo dal borsone che successivamente poggio su una sedia.
Nemmeno il tempo di chiedergli se avesse voluto un pantaloncino per stare più comodo, che crolla in un sonno profondo.
Sorrido all'immagine di lui con la bocca aperta che russa come un bambino.
Sono molto stanca, ma non  ho sonno.
Poi sono molto curiosa e questa stanza pare abbia tante cose da dire.
Mi faccio un giro e trovo tutto in ordine.
Jack di suo è molto ordinato.
C'è un quadernino con delle foto.
Sono tutte sue, di lui da piccolo.
Mi si stringe lo stomaco pensare che quel bambino è accanto a me e che fra non molti mesi, il nostro bambino sarà nelle nostre braccia.
Indosso la mia vestaglia di ciniglia nera ed esco dalla stanza.
Sua madre è in quel salone che beve del the e legge un libro.
Sorride e posa il libro appena mi vede.
"Accomodati" mi invita proprio difronte a lei.
Io sono una di quelle persone che odia l'ansia e in questo momento ne sto provando molta.
"Allora vi sposerete" dice ad un tratto interrompendo i miei pensieri.
Beh in realtà non ne sapevo nulla nemmeno io ed infatti mi stava venendo un colpo al cuore e giuro di aver sentito un mancamento nelle gambe.
"Mhm si ma ne stiamo solo parlando" mento
"Quindi tu sei la donna che l'ha convinto a venire qui"
"Io..io si " balbetto vaga senza riuscire a dire altro perché in questo momento il tono della donna mi intimorisce.
"Tu mi piaci, hai tirato fuori il meglio di mio figlio ed io te ne sarò grata a vita" dice per poi alzarsi e abbracciarmi.
Io tiro un sospiro di sollievo rilassandomi
Ho letteralmente rischiato di svenire.

LA FIGLIA DEL BOSS 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora