Santana:
Arrivo proprio nel momento giusto.
Apro la porta di casa poggiando sul tavolo il vassoio con i cornetti caldi.
Prima di chiamare i miei sento delle voci provenire nello studio.
"Ambra devi smetterla di pensarla in questo modo. Santana è nostra figlia e noi dobbiamo appoggiarla e volerle bene, sempre" sottolinea l'ultima parola mio padre.
"No mark, è stata un irresponsabile"
"Ma tu ti ricordi come eravamo noi. Noi abbiamo nascosto a tuo fratello che andavamo a letto insieme, poi ci siamo innamorati e quando hai scoperto di aspettare Santana, eri irresponsabile e spaventata anche tu. Anche noi abbiamo fatto le cose troppo velocemente, ma guardaci ora...stiamo insieme da vent'anni e ci amiamo ogni giorno sempre di più." Dice per poi avvicinarsi a lei e abbracciarla dolcemente.
Mi strappa qualche lacrima facendomi involontariamente mettere una mano sul pancino.
"Chiamala e dille che ti dispiace"
Guardo l'espressione di mia madre in quel momento.
Sembra dispiaciuta e un po' mi metto nei suoi panni.
Lascia sua figlia di vent'anni con i cugini a casa per tre settimane e al suo ritorno scopre di avere una figlia incinta della guardia del corpo.
"Non c'è bisogno" dico aprendo la porta e fondandomi su di loro.
Li strigo talmente forte da farle mancare l'aria.
Mi era mancata così tanto.
I suoi abbracci così amorevoli con cui mi ha cresciuta e i suoi baci affettuosi con cui dimostra il suo affetto materno.
In fondo siamo cosi simili mamma.
Talmente tanto che spesso non andiamo d'accordo.
Ma ti amo tantissimo e senza di te la mia vita non avrebbe senso.
È questo che le vorrei dire, ma non c'è bisogno.
Il modo in chi ci guardiamo va oltre queste parole.
Resto li con loro a parlare della gravidanza, finché non mi chiama Miguel.
"Sto venendo a prenderti io. Jack ha avuto un problema"mi dice solo.
E un po' il tono di Miguel che tende ad essere melodrammatico, un po' il mio essere sempre preoccupata che all'arrivo di mio cugino non smetto di chiedergli cosa sia successo.
"C'era un uomo armato sul lavoro, ora la polizia ha da fargli giusto qualche domanda" risponde mentre ha lo sguardo puntato sulla strada.
"Andiamo a fare la spesa" mi dice di punto in bianco, per poi fermarsi in un centro commerciale.
Più passeggio fra i negozi per neonati e più vorrei comprare tutto.
"Chissà se sarà maschio o femmina" dico a mio cugino mentre ci cammino sotto braccio sognante.
La commessa di un negozio ci guarda con aria innamorata.
"Che belli che siete, di quanto è sua moglie" dice a miguel che in quel momento pare gli sia passato un camion addosso.
Ci guardiamo e lui non sa Che rispondere o forse è troppo presto.
"Non è mia moglie, ma mia cugina" dice con mezzo sorriso malinconico.
La commessa non credo possa immaginare il suo lutto, infatti azzarda con un 'altra affermazione.
"Allora dev'essere proprio fortunata la sua fidanzata, lei è un uomo fantastico" elogia vedendo miguel premuroso con me.
Lui non dice nient'altro che un grazie.
Usciamo da li e mi rendo conto di quanto ci stia ancora male.
È ancora fresca, ma è come se si stia sforzando di andare avanti con troppa facilità e cosi facendo rischia come oggi di crollare.
"Stai bene" le domando in macchina dopo aver caricato le buste nel cofano.
Lui annuisce prestando attenzione alla strada.
Trattiene le lacrime passandosi poi una mano sul viso mantenendo però la guida con l'altra.
"È passato veramente troppo poco" dice
"Mi domando quando passerà"aggiunge.
" passerá quando un giorno a quella domanda sorriderai"
Lui mi guarda e scoppia a piangere.
Vorrei prendermi io tutto il suo dolore.
Vorrei anche che si rendesse conto che celine non tornerà più purtroppo.
Io l'ammiravo tanto e continuerò a farlo per il resto della sua vita.
"Stavo pensando.. se fosse una femmina io e jack pensavamo a celine" azzardo a dire dopo minuti di silenzio.
Attimi di paura.
E se dovesse arrabbiarsi?
Io e jack ne abbiamo veramente parlato ed è stato lui a prendere questa iniziativa.
Lui rallenta per poi fermarsi.
Si gira fissandomi imbambolato per qualche secondo.
"È il regalo più belli che potessi farmi" esclama piangendo di gioia
Lo abbraccio forte vedendo l'immagine di celine nella mia mente.
Io la sento con me , so che è qui in questo momento.
So che non mi abbandona mai e che se bebe fosse una femmina, lei ne sarebbe entusiasta.
Ma in ogni caso so che celine proteggerà la mia creatura come il suo angelo custode.
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LA FIGLIA DEL BOSS 2
أدب الهواةChris e Thalia partiranno insieme a Mark ed Ambra, per un viaggio di lavoro che durerà solo tre settimane. Affideranno i loro figli a delle guardie del corpo e saranno loro tutta la fiducia possibile. I loro figli cambieranno, matureranno e grazie a...