La ragazza invisibile

I ricordi di un cuore spezzato

I ricordi sono quei momenti che ci fanno stare bene e male allo stesso tempo. Sono imprigionati nella nostra mente e nel nostro cuore, possono essere belli e talvolta dolorosi.
Ma senza ricordi non possiamo vivere, e questo Ariel lo sapeva bene, erano quei pochi ricordi che aveva di suo padre che le permettevano di andare avanti.

«Papà, io e te staremo sempre insieme vero?» Domandò la piccola Ariel a suo padre, mentre camminavano per ritornare a casa, dopo una domenica passata al Burle Marx Park.

Il Burle Marx Park è un piccolo angolo di paradiso, è un parco che si trova nel mezzo della grande città di San Paolo, in Brasile. È un bel posto dove rilassarsi e respirare aria fresca. Ci vivono parecchi animaletti ed è ideale per portare i bambini a divertirsi, perché nel mezzo c'è un grande prato con molti giochi. Ha un paio di piccoli laghi, con le paperelle che sguazzano nell'acqua, durante i fine settimana ci sono camion di cibo.
Ad Ariel quel parco piaceva tantissimo, era il suo posto magico, dove lei e il suo papà passavano le giornate.

«Sì piccola mia, nessuno ci dividerà!» Le rispose suo padre.

«Papà, è bello passare il tempo al parco insieme a te, è il mio posto preferito.»

«Anche a me piace venire al parco insieme a te, tesoro mio. È il nostro posto segreto, per questo sto costruendo la casa sull'albero, così da lassù potrai vedere tutto il Burle Marx Park, così ti ricorderai di me, per sempre» le disse l'uomo, continuando a tenerla per mano, percorrendo la strada di ritorno verso casa.

La bambina dopo quelle parole del padre deglutì, le vennero in mente strani pensieri, ma non disse più nulla.

Suo padre Daniel era un bell'uomo di cinquant'anni, alto e con spalle larghe. Con capelli brizzolati e occhi azzurri come il cielo, si vestiva sempre con eleganza e si prendeva cura del suo aspetto. Metteva sempre il profumo Vetiver, che a sua figlia piaceva respirare fino in fondo a l'anima quando lo abbracciava.

Ariel si sentiva felice insieme a suo padre, era il suo migliore amico, il suo compagno di giochi e con lui trascorreva i momenti più belli della sua vita. Le piaceva molto anche uscire con la sua mamma, per andare a farsi belle o per fare la spesa.
Ma quando uscivano tutti insieme, era la bambina più felice del mondo,
erano davvero una bellissima famiglia unita. Insieme andavano sempre a mangiare al McDonald, era il posto dove la famiglia Santos si riuniva, per stare insieme nei momenti speciali. Ma alla bimba non le piaceva uscire insieme a suo fratello Gonzalo e sua sorella Brenda, perché la portavano con loro solo per convenienza, come se fosse una mascotte da presentare ai loro amici, per poi sbarazzarsi di lei quando non servirà più.

Ariel aveva sei anni quando suo padre morì, insieme fuori al giardino di casa, stavano costruendo una casa sull'albero. Era una casetta in legno, costruita sopra un albero dove poter giocare e divertirsi in santa pace.
Per lei sarebbe diventato il suo rifugio segreto, ma solo la sua mamma e il suo papà potevano entrare. Solo che non fecero in tempo a finirla, perché suo padre una mattina presto andò a lavorare come tutte le mattine, ma purtroppo la sera non fece più ritorno.

Quella sera il giudice Daniel Santos chiamò sua moglie Clara, dicendole che sarebbe rientrando a casa prima del previsto, per festeggiare il compleanno della loro figlia più piccola.

«Va bene amore, ti aspettiamo per le 19 in punto. Mi raccomando non fare tardi, Ariel vuole festeggiare solo se ci sei tu» gli raccomandò sua moglie a telefono.

«Non ti preoccupare amore mio, farò in tempo. Non mi perderò per nessuna ragione al mondo il compleanno della mia piccola principessa» la rassicurò il marito.

I minuti però passarono e Daniel non arrivava. Sua moglie Clara continuava a chiamarlo, ma non ottenne alcuna risposta. I suoi figli erano altrettanto preoccupati, quando videro che si fecero le 19:45 e del loro papà nessuna traccia.