Ariel era sola, in quella piccola casetta sull'albero, dove i ricordi le riaffiorarono la mente.
«Papà, tutte queste cose ti servono per costruire la nostra casetta?» Domandò la piccola Ariel a suo padre, mentre era indaffarato a sistemare il piano da lavoro in giardino.
«Si tesoro mio, vedrai sarà una casetta fantastica!» Le rispose con un dolce sorriso.
«Potrete entrarci solo tu e la mamma, e nessun'altro!» Obbiettò decisa la bimba.
«Vedrai che quando sarai grande, farai entrare anche il tuo fidanzato!» Sorrise il padre, accarezzando divertito i capelli rossicci di sua figlia.
«Sei tu il mio fidanzato papà!» Rispose dolcemente la piccola Ariel, abbracciandolo.
Quei pochi ricordi che aveva di suo padre erano qualcosa di prezioso, che lei custodiva segretamente nel suo cuore e nella mente, fino ad arrivare in fondo all'anima. Era strano che non ricordava molte cose su Miguel, l'unica cosa che ricordava era quando ritornava da scuola, e lui era fuori la porta di casa ad accoglierla tra le sue braccia. E poi quel ricordo doloroso, quando insieme finirono la casetta, per poi dirle che se ne sarebbe andato via.
Quei dolci ricordi furono interrotti da una chiamata dal cellulare della ragazza, era Miguel Falabella: «Ariel tesoro mio, vorrei parlarti! Dove sei?»
Chiese preoccupato.«Sono nella nostra casetta sull'albero, a già dimenticavo è solo mia e di mio padre!» Rispose seccamente.
«Ariel non essere arrabbiata con me, dammi qualche minuto e sono da te!»
«Non voglio che ti vedano, soprattutto Gonzalo!»
«Stai tranquilla mia piccola Ariel, non mi vedranno. Tu aspettami nella casetta, verrò solo da te!» Concluse Miguel riattaccando.
Per non farsi notare davanti casa Santos, Falabella decise di prendere la sua Mountain bike, era anche un modo per tenersi in forma. Arrivato a destinazione senza fare rumore, si recò nel giardino del retro della villa, posò la bici sotto l'albero e salì le scalette che portavano dalla sua amata studentessa.
Ariel, era accovacciata sul tappetino colorato che allestiva l'interno della piccola casa, sul piccolo lettino era posizionato un cuscino a peluche a forma di orsacchiotto, accanto c'era un piccolo comodino anch'esso colorato, dove i casetti erano stati buttati a terra insieme a dei disegni sparpagliati ovunque.
«Ariel, cos'è questo disordine?» Domandò Miguel stupefatto.
La ragazza alzò lo sguardo verso il suo amato, e con gli occhi pieni di lacrime, si lanciò tra le sue braccia e scoppiò a piangere. Tra quelle braccia si sentiva sicura e protetta, perché lui c'era sempre stato per lei. Quel tenero abbraccio tra l'uomo sessantenne e la ragazza ventiseienne durò a lungo, non avrebbero voluto staccarsi mai.
«Miguel, tutto qui dentro mi ricorda il mio passato, quei disegni parlano di una bambina invisibile, maltratta e abusata da suo fratello. Picchiata e derisa dai suoi compagni di scuola,
abbandonata da suo padre e da l'uomo che ha preso il suo posto, perché sono nata? Non doveva succedere!» Commentò la ragazza dai capelli rossi, abbracciata ancora a lui.L'uomo sciolse quell'abbraccio, per poi guardarla nei suoi splendidi occhi azzurri colmi di lacrime.
«Mia piccola Ariel, io ci sono sempre stato per te e ci sarò sempre. Ho fatto una promessa a tuo padre prima che morisse, ed era quella che mi sarei sempre preso cura di te. Tu sei la mia rinascita, ti amo Ariel, ti ho sempre amata da quando sei nata e ti tenevo stretta tra le mie braccia!» Miguel cominciò a tremare, come se avesse paura di qualcosa, qualcosa da dire alla sua piccola. Ma poi continuò: «Tuo fratello non mi ha mai accettato in famiglia, soprattutto quando morì tuo padre. È sempre stato un ragazzo difficile e ribelle, adesso tutto quello che ti ha fatto si sta vendicando su di lui».
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La ragazza invisibile
RomanceQuesta è la storia di Ariel, una ragazza di ventuno anni, studentessa di Scienze Giuridiche in Brasile. È molto timida e sola, con un passato difficile alle spalle. Nel corso del suo cammino, incontrerà il professore Miguel Falabella, un uomo arroga...