Ariel era faccia a faccia con suo fratello, in attesa di una risposta riguardante quello strano referto medico.
«Gonzalo ora che siamo rimasti soli, vuoi spiegarmi cos'è questa cosa della paternità?»
Il ragazzo dai capelli rossi guardò sua sorella, con i suoi stessi capelli rossi ma con gli occhi azzurri, a differenza dei suoi che gli aveva castani. Non aveva mai accettato la sua nascita fin da piccolo, era sempre stato geloso della piccola di casa Santos, anche se sapeva che i suoi genitori amavano i loro figli allo stesso modo.
All'improvviso venne la signora Clara Santos, vide i suoi figli guardarsi con gli occhi pieni di rabbia, pronti ad esplodere in un litigio. La donna si spaventò appena vide la cartellina medica nelle mani di suo figlio maggiore, pensò che forse era arrivata l'ora che sua figlia più piccola sapesse tutta la verità.
«Ecco nostra madre, puoi chiedere a lei!» Obbiettò Gonzalo.
Ariel si rivolse a sua mamma, voleva una spiegazione logica e capire chi era il suo vero padre. Le urlò contro per la prima volta, tiró fuori il suo vero carattere, quello nascosto dalle sue insicurezze e dalle sue fragilità.
La signora Santos capì benissimo come si sentiva la sua amata figlioletta, così con la paura nel cuore decise di dirle la verità, che per ventidue anni le aveva tenuto nascosto.
«Ariel tesoro, devi sapere che io e Daniel andavamo spesso insieme ai convegni di magistratura giudiziaria. Ed è proprio lì che conobbi per la prima volta...» All'improvviso il cellulare di Ariel squillò.
Senza esitare la ragazza rispose, era Miguel Falabella, il suo professore le diede la tragica notizia di Sam. La rossa rimase per un attimo con il fiato sospeso, lei aveva sempre odiato Samuel Sabbá, ma nel profondo del suo cuore era il suo migliore amico e non poteva lasciarlo solo in quel momento. Così a malincuore lasciò sua madre e suo fratello, dicendo ad entrambi che avrebbero parlato dell'argomento al suo ritorno.
Ariel uscì di casa, prese la sua bici e corse verso il Central Hospital di San Paolo. Il suo nipotino le chiese dove stesse andando così di corsa, ma lei non gli rispose correndo a gran velocità.
Arrivata in ospedale si recò alla reception, l'infermiera si mostrò cordiale e gentile, appena Ariel le disse che voleva vedere il suo amico Sam, la donna le indicò subito il reparto e il piano. Così la rossa si recò immediatamente al secondo piano, nel reparto di chirurgia. Appena entrò nella stanza del suo amico, lo vide sdraiato sul letto che dormiva, accanto a lui c'erano sua madre e il professore Falabella, che si alzò appena la vide. Sam per fortuna era fuori pericolo, il proiettile che lo aveva colpito al torace non oltrepassò il cuore, e non gli provocò danni alla orta.
Il biondino dopo qualche minuto si svegliò, Ariel si avvicinò a lui e gli prese la mano. «Sam, mi hai spaventata tantissimo, non farmi più questi brutti scherzi!»
«Non preoccuparti, sto bene. Non ti sbarazzerai di me tanto facilmente!»
La madre del ragazzo sorrise, pensò che in fondo la figlia del giudice ucciso da suo marito, era una bravissima ragazza, ed era quella giusta per suo figlio. Sam invece pensò subito che per lui forse, c'era una possibilità con la sua amica dai capelli rossi.
Miguel era ancora lì osservando tutta la scena, si sentì geloso e scartato. «Scusate se interrompo questa scena così commuovente, ma io dovrei andare!» Comunicò Falabella.
I tre si girarono verso di lui, Sam e sua madre lo ringraziarono, mentre Ariel aveva lo sguardo basso, nemmeno lo guardava. Così il professore prima di andare le chiese: «Ariel, puoi uscire un attimo fuori com me? Devo dirti delle cose riguardanti gli esami!» La ragazza finalmente alzò lo sguardo verso il suo amato, così senza proferire uscì dalla stanza insieme a lui.
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La ragazza invisibile
RomansQuesta è la storia di Ariel, una ragazza di ventuno anni, studentessa di Scienze Giuridiche in Brasile. È molto timida e sola, con un passato difficile alle spalle. Nel corso del suo cammino, incontrerà il professore Miguel Falabella, un uomo arroga...