Ariel piangeva sulla spalla del suo amato professore, che le aveva appena salvato la vita. Si trovava bene tra le sue braccia, per lei era il posto più sicuro del mondo. Per un attimo si guardarono negli occhi, ed erano dello stesso colore di un azzurro chiaro.
«Cosa mi nascondi Miguel? Chi era quella donna?» Domandò la ragazza, con ancora gli occhi pieni di lacrime.
«Andiamo sopra da me. Ti racconterò tutto amore mio» l'uomo prese la ragazza per mano e si diressero insieme nell'atrio del palazzo. Entrarono in ascensore, quei dieci piani sembravano infiniti, nessuno dei due osò parlare.
Una volta entrati nell'appartamento si sentivano voci e gemiti in lontananza. «Che cosa sta succedendo in questa casa?» Domandò la ragazza spaventata.
Miguel era nervoso, aveva paura di perdere per sempre la sua piccola Ariel. La portò in camera sua e si sedettero sul letto.
«Ascoltami piccola mia, ciò che sto per dirti è qualcosa di terrificante» affermò il professore.
«Non mi importa, voglio sapere tutto!» Confermò la sua allieva.
«Bene, amore mio. Hai mai sentito parlare dell'avvocato Gabriel Sabbá?» Le chiese tenendola per mano.
«Sì, ne ho sentito parlare, ed è il padre di Sam».
«Esatto, è proprio lui. Come ben saprai l'avvocato Sabbá è l'avvocato di un pentito di mafia. Nel 1996 fu arrestato, in carcere percepiva un piccolo stipendio per provvedere alla famiglia, ma adesso che il figlio è oramai adulto, ha ancora un mantenimento garantito dallo Stato, per pagare le spese mediche e altri benefit. Adesso che è libero, deve nascondersi da qualche parte, fino al giorno del processo... dove dovrà testimoniare per il caso di tuo padre» concluse Miguel.
«È uno degli avvocati infami che ricattava mio padre?» Domandò la ragazza.
«Sì, mia piccola Ariel è uno di loro!»
La figlia del giudice Santos, era in vena di sapere cose a lei nascoste per troppo tempo, ormai non era più una bambina. Aveva una relazione segreta con l'amico di suo padre, che nonostante tutto le nascondeva ancora troppo cose.
«Scommetto che l'avvocato Sabbá, si nasconde qui in casa tua... e quella donna entrata poco fa è la sua mantenuta, vero? E ora stanno scopando nel tuo ufficio!» Miguel deglutì, dopo aver sentito quelle parole dalla sua piccola Ariel. E capì che ormai non aveva più nulla da nasconderle.
«Sì è tutto vero, io ho una stanza segreta nel mio ufficio... che però per il momento non posso fartela vedere. Gabriel Sabbá si nasconde lì, lui è un avvocato specializzato in affari criminali. Quella donna che hai visto entrare qui in casa mia, è la sua infermiera personale, che ogni tanto soddisfa il suo paziente sessualmente. Sicuramente avrai notato che aveva una valigetta medica con sé!?»
«Sinceramente ho più notato da come era vestita, non credo che tu non te sia accorto. E poi cos'è questa stanza segreta? E perché stai nascondendo quel criminale in casa tua?» Domandò urlandogli contro.
«È la stanza dove custodisco le collezioni illegali di tuo padre. E poi devo nascondere quell'uomo fino al giorno del processo, mi hanno incaricato di farlo» le rispose con calma.
La ragazza non credeva alle sue orecchie, l'uomo della sua vita stava nascondendo un mafioso, coinvolto nella morte di suo padre. Sentiva dentro di sé una forte rabbia, aveva voglia di prenderlo a schiaffi. Ma il suo sguardo le fece capire che in fondo era impaurito da tutto ciò, dopo qualche minuto l'uomo scoppiò a piangere. Ariel si meravigliò, non aveva mai visto Miguel Falabella piangere, lo aveva sempre visto come un uomo duro e molto sicuro di sé e sempre con il sorriso stampato sulle labbra.
«Mia piccola Ariel, ti amo più di me stesso. E qualunque cosa accada amore mio, non mi lasciare» le obbiettò Miguel in lacrime.
La studentessa senza esitare abbracciò il suo professore, in quel momento sentiva che avevano bisogno l'uno dall'altro.
«Miguel, ti amo. Non piangere, il tuo sorriso è la mia forza, quindi non smettere mai di sorridere!» Gli sussurrò.
Dopo qualche istante mentre erano ancora abbracciati, sentirono la porta di casa sbattere, tutti e due sobbalzarono per il forte rumore. Così capirono che l'infermiera escort era appena andata via.
Miguel, raccontò ad Ariel altre cose di lui e del suo passato. Non voleva più avere segreti con lei, l'amava troppo.
Le raccontò di lui e della professoressa Marisa Pereira, le confessò che un tempo da giovani erano fidanzati, durante la loro unione ebbero una figlia, che poi morì per complicazioni alla nascita. Ma la loro relazione fu ostacolata ed interrotta dal padre di lei, che la diede in sposa ad un ricco industriale, insieme ebbero due figli. Ma i due ex coniugi, rimasero comunque buoni amici.Quel giorno Ariel promise al suo professore, di mantenere il suo segreto professionale. Falabella le fece vedere l'ingresso della stanza segreta, ma per mantenere la privacy le proibì di entrare. Forse un giorno quando l'uomo sarebbe stato definitivamente libero, avrebbe potuto vedere la stanza.
Si fecero le sette di sera, così Miguel accompagnò Ariel a casa, in auto il professore spiegò alla sua allieva, il perché all'esame non le aveva aumentato il voto. La questione era che per prima cosa non voleva dare troppo nell'occhio, perché qualcuno poteva accorgersi che tra loro due c'era del tenero. E poi a lei le diede il voto più alto di tutti, aveva promosso solo venti studenti su settanta.
Il primo semestre universitario era finito, le lezioni per il secondo semestre sarebbero iniziate nel mese di Marzo, quindi Ariel aveva un mese per riposare e per passare più tempo con la sua famiglia e con il suo professore.
Mentre era in auto, Ariel vide Sam seduto su una panchina, stava fumando uno spinello, aveva gli occhi rossi e lucidi, si notava che era strafatto. Il ragazzo la vide, e seguì con lo sguardo la Mini Cooper di Falabella. La ragazza aveva sempre sospettato che il suo "amico" facesse uso di droghe, da quel giorno che andò con lui alle favelas.
«Tutto bene tesoro?» Le domandò Miguel, mentre la vide guardare attentamente fuori dal finestrino.
«Sì tutto bene, tesoro mio» gli rispose. E continuò a guardare la strada davanti a sé, senza dirgli ciò che aveva visto.
Arrivati davanti casa Santos, il professore e la studentessa si diedero appuntamento per il giorno dopo. Si baciarono e si toccarono per un po', dopodiché Ariel scese dall'auto e si avviò verso la porta per entrare. Così Miguel, una volta che vide la ragazza prendere il mazzo di chiavi nello zaino e inserirlo nella serratura, andò via.
Ma all'improvviso qualcuno si avvicinò, Ariel non si accorse di nulla, aveva appena aperto la porta, quando si sentì afferrare da dietro. Sentì una lieve pressione su bocca e naso, con qualcosa di morbido e bagnato dall’odore strano, così perse i sensi.
Si risvegliò la mattina seguente nella sua cameretta, nel suo letto, con indosso solo i suoi slip. Pensò subito di aver fatto uno dei suoi soliti incubi, ma si sentì strana, come se qualcuno avesse abusato del suo corpo.
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La ragazza invisibile
RomanceQuesta è la storia di Ariel, una ragazza di ventuno anni, studentessa di Scienze Giuridiche in Brasile. È molto timida e sola, con un passato difficile alle spalle. Nel corso del suo cammino, incontrerà il professore Miguel Falabella, un uomo arroga...