Quella sera stessa ritornò Brenda dalla Svizzera, ed erano tutti contenti di rivederla. Appena si misero tutti a tavola per la cena, la ragazza notò qualcosa di strano in sua sorella, i suoi occhi erano più luminosi e aveva uno sguardo da ebete. Conosceva quello sguardo, stava a significare che la ragazzina era innamorata, e proprio in quell'attimo stava pensando a lui.
Dopo cena tutta la famiglia Santos si riunì in soggiorno, e come i vecchi tempi si misero a giocare con alcuni giochi di società. Ariel era sempre più distratta, e per questo perdeva sempre, così stufandosi di giocare a "Non svegliare papà" andò in camera sua. Brenda la seguì, voleva che le raccontasse chi era il fortunato che le faceva battere il cuore, così si recò nella cameretta della sua sorellina.
Ariel era seduta accanto alla finestra, guardando il cielo stellato pensava al suo professore. Si chiese se in quel momento stesse pensando a lei, oppure se era in dolce compagnia, magari con la professoressa di informatica.
«Ehila?! Posso entrare sorellina?» Le chiese Brenda all'entrata della cameretta. Ma la ragazza non si voltò, era avvolta nei suoi pensieri.
«Terra chiama Ariel, ci sei?»
Ariel sentì molto vagamente sua sorella dire qualcosa, si girò e si accorse che era vicino a lei e le stava parlando. Di cosa, non ne aveva la più pallida idea.
«Oh ciao Brenda... uhm scusami... cosa dicevi?»
«Maledizione, sei proprio cotta, eh?» disse Brenda, con tutta tranquillità.
«Di che diavolo stai parlando?» le chiese, mentre un'ombra di panico si insinuava nel suo cervello.
«Chiunque sia, ti ha decisamente catturata!»
La ragazzina non riusciva a parlare, restò a guardarla per almeno un minuto. Alla fine fece l'unica cosa possibile: sorrise e guardò altrove.
«Lo sapevo!» sussurrò sua sorella, «Allora, chi è? Dove, quando? Forza, dettagli!»
«Ma cosa vuoi sapere Brenda?»
«Ariel, a me non la fai franca. Ho capito che sei innamorata, e dai i tuoi occhi e dalla tua espressione, si nota che l'avete fatto! A me puoi dire tutto, ci sono passata anch'io ed è normale alla tua età. Dai sorellina mia, apriti!»
Ariel alzò le sopracciglia, non immaginava che per sua sorella maggiore, era come un libro aperto.
«Va bene sorellona, mi aprirò un po' con te» le sospirò tremando, poi continuò: «Quello che posso dirti è che... io lo amo. Qualche volta posso percepire il suo profumo, anche quando non è accanto a me. Dire che lo amo suona quasi come qualcosa di insignificante, se paragonato a quello che provo per lui. Oggi abbiamo fatto per la prima volta l'amore... in biblioteca, ed è stato fantastico» le confidò Ariel.
Brenda rimase un po' turbata da quella confessione da parte della sua sorellina, quella piccola bimba che correva da tutte le parti e che da ragazzina la faceva sempre disperare, era diventata una donna ormai.
«Sorellina mia, ora non sei più una bambina, ed io sono felice per te. E spero che siate stati prudenti, soprattutto lui. Bhe oddio farlo in biblioteca, è un po' da pazzi, poteva vedervi qualcuno!» Le affermò con entusiasmo la sua sorellona.
«Lo so, ma eravamo in una ala abbandonata, dove nessuno ci entrava più da anni ormai. Lui era consapevole di ciò che voleva fare con me, e lo ero anch'io»
Brenda presa dalla curiosità aggiunse:
«E dimmi chi è? Come si chiama? È Samuel Sabbá per caso?»«Non è Samuel, lui non mi interessa.
Non posso dirtelo chi è mi spiace... ma non chiedermi nulla, ti prego. È già abbastanza difficile per me! Ma quello che non riesco a capire, è perché lui a fine lezione è scappato via, senza neanche salutarmi?!» Dopo quella sua confidenza, la ragazzina scoppiò a piangere.
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La ragazza invisibile
Roman d'amourQuesta è la storia di Ariel, una ragazza di ventuno anni, studentessa di Scienze Giuridiche in Brasile. È molto timida e sola, con un passato difficile alle spalle. Nel corso del suo cammino, incontrerà il professore Miguel Falabella, un uomo arroga...