La partenza desiderata

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Dopo qualche minuto, Ariel ritornò alla festa di compleanno del suo nipotino, accompagnata dal dottor Victor Martins. Il bambino corse come sempre tra le sue braccia, chiedendole scusa per aver pronunciato il nome di Miguel davanti a tutti, la ragazza per tranquillizzarlo gli diede un tenero bacio sulla guancia e ritornarono a festeggiare, Gonzalo era sempre più temibile di prima, i suoi occhi erano sempre puntati su sua sorella Ariel. Brenda si teneva stretta il suo compagno, ogni tanto i due si scambiavano dei baci profondi sulle labbra.

A fine giornata quando tutti andarono via, il dottor Victor Martins ricevette una chiamata da l'ospedale della Svizzera, dove lavoravano lui e Brenda, si era liberato un posto per Gonzalo. Il ragazzo dai capelli rossi, tanto odiato da sua sorella e tanto amato da suo figlio, stava per intraprendere una nuova battaglia, la più importante della sua vita.

«Ariel per favore, vorrei parlarti prima della mia partenza!» Balbettó il rosso. La ragazza era di spalle a suo fratello, pronta ad andare via dalla sua vista.

«Noi due non abbiamo nulla da dirci, devi solo lasciarmi in pace. Mi hai rovinato la vita, ritieniti fortunato che non ho detto a nessuno delle tue molestie sessuali nei miei confronti!»

«Ma cosa stai dicendo? Se ti ho fatto del male ti chiedo scusa, ma non ero in me in quel momento! Ci sono dei fatti che tu devi sapere, Ariel tu...» la conversazione del ragazzo fu interrotta dalla sua compagna Dora, che spinse la sedia a rotelle e lo portò via da sua sorella.

Una settimana dopo Gonzalo partì, la sua convalescenza in Svizzera richiedeva molto tempo, Dora andò con lui. Il piccolo Daniel Luis rimase a San Paolo insieme a sua zia e a sua nonna, il bimbo non si era mai separato dai suoi genitori, questo gli provocava molta tristezza.

Il pomeriggio prima della sua partenza Gonzalo entrò in camera di sua sorella Ariel, la vide sdraiata sul letto, indossava una t-shirt lunga di Minnie, la stessa che aveva quando vide insieme a lei l'album di famiglia.
La ragazza stava riposando rannicchiata e non si accorse della presenza di suo fratello, che rimase per un po' a guardarla. Il rosso sentì l'impulso di toccarla, così istintivamente le toccò con delicatezza una gamba, fino a scoprirla del tutto. Si avvicinò di più a lei, ma la sua sedia a rotelle andò a sbattere contro il letto, Ariel sbalzò per lo spavento e vide suo fratello che aveva una mano sulla sua coscia.

«Ma cosa diavolo stai facendo? Togli la tua lurida mano su di me!» Sbraitò Ariel. Il ragazzo dai capelli rossi aveva uno sguardo strano, che sua sorella non aveva mai visto in lui, la sua folta barba era più arruffata del solito.

La ragazza spaventata scese dal letto, voleva chiamare qualcuno ma non riusciva a emettere nessun suono. Così si diresse verso la porta per scappare, ma suo fratello la anticipò, con la sua sedia a rotelle bloccò l'uscita.

«Dimmi cosa vuoi da me? Perché mi tormenti?» Riuscì a dire Ariel.

«Ariel ascoltami, io tengo molto a te. Ti proteggerò da chiunque voglia farti del male, nessuno deve toccarti!»

«Tu sei pazzo! Stai lontano da me!» Urlò la ragazza. Subito dopo Gonzalo ritornò ad avere il suo solito sguardo minaccioso, dicendo a sua sorella che erano soli dentro casa, erano tutti usciti. Così Ariel si precipitò a prendere il suo cellulare per chiamare Miguel, ma sul comodino dove l'aveva lasciato non c'era.

«Stavi cercando questo?» Domandò Gonzalo. Mostrando il cellulare di Ariel tra le sue mani.

«Ridammi subito il mio telefonino!»

«No! A chi vorresti chiamare, al tuo amato Miguel? Ti ho detto mille volte che devi lasciarlo stare, ed è proprio di lui che vorrei parlarti».

«Tu non mi dai ordini, decido io cosa fare della mia vita! E ora vattene dalla mia camera, altrimenti mi metto ad urlare così forte che mi sentirà tutto il vicinato!»

Gonzalo stava per risponderle, ma fu interrotto dai richiami di suo figlio.

«Papá siamo tornati, vieni a vedere cosa ti abbiamo preso!?» Gridò il bimbo in cima alle scale.

Gonzalo si spostò, lanciò il cellulare di sua sorella sul letto e aprì la porta, per poi dirigersi verso il montascale per scendere al piano di sotto. Ariel avrebbe voluto che cadesse per quelle scale con tutta la sedia a rotelle, a lei non dispiaceva affatto, ma per il suo nipotino sarebbe stato un vero trauma. Così si rinchiuse a chiave e chiamò Miguel, gli raccontò ogni cosa, tranne della conversazione segreta tra lei e il dottor Martins.

Il giorno della partenza, Gonzalo salutò suo figlio e sua madre baciando entrambi, Ariel era seduta sul divano con le braccia conserte senza neanche guardarlo in faccia. L'uomo dai capelli rossi invece la guardò per un attimo, aveva una gran voglia di urlare in faccia tutto ciò che aveva da dirle, ma si limitò a farlo.

«Arrivederci Ariel, abbi cura della mamma e di Daniel Luis!» Obbiettò, per poi andare via verso la sua meta, spinto come sempre da Dora. Il dottor Victor Martins salutò Ariel con un caloroso abbraccio, in pochissimo tempo si era molto affezionato a quella ragazzina dai capelli rossi. Sua sorella fece lo stesso, per lei era sempre un dispiacere lasciarla.

«A presto sorellina mia, abbi cura di te! Ti voglio bene» le disse Brenda dandole un bacio sulla guancia.

Dopo circa mezz'ora, mentre i tre componenti della famiglia Santos erano a tavola, Ariel ricevette un SMS da suo fratello: "Ariel non sono riuscito a parlarti, perché tra noi due non c'è mai stato un dialogo serio tra fratello e sorella, ma è giunta l'ora che tu sappia la verità. Vai in camera di nostra madre e aprendo il cassetto della specchiera troverai un referto medico, leggilo e capirai molte cose."

La ragazza non badò subito a ciò che aveva appena scritto suo fratello, riprese a mangiare sotto lo sguardo titubante di sua madre, ed era come se avesse intuito qualcosa. Ariel tentò varie volte di entrare nella camera da letto della signora Santos, ma trovò sempre la porta chiusa a chiave.

Dopo circa due settimane Gonzalo fu finalmente operato, l'intervento riuscì perfettamente, doveva solo aspettare la reazione del suo corpo.

Per Ariel era giunto il momento di affrontare gli esami del secondo anno, passava molto tempo con Miguel Falabella. Tra il professore e la studentessa il loro amore cresceva sempre più, avevano un rapporto di stima e fiducia, e ognuno si prendeva cura dell'altro. Mancava solamente un altro anno per laurearsi, dopodiché dopo la specialistica sarebbero andati a vivere insieme.

Così la ragazza dai capelli rossi si dimenticò e non tentò più di entrare in camera di sua madre, anche perché tutto ciò che le diceva suo fratello non era importante per lei.

La ragazza invisibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora