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<<C'è un motivo preciso per cui hai voluto invitarmi?>> chiese mentre Chuuya frugava nelle tasche cercando la chiave di casa sua.

<<In realtà no>>

Riuscì ad aprire la porta.

Mentre varcava la soglia posò il soprabito sull'appendiabiti.

Dazai fece lo stesso.

<<Maledizione che freddo che c'è fuori>> farfugliò.

<<Ma allora perché ti sei levato la giacca?>>

Dazai si diresse in cucina e osservò quanto fosse sofisticata.

Lo sguardo cadde sul microonde, e d'un tratto si ricordò della cioccolata andata a male che tempo fa aveva tentato di preparare.

<<Chuuya, tu per caso la sai fare la cioccolata calda?>>

<<Si, perché?>> chiese guardandolo sorpreso.

<<Mi insegneresti? Così ne approfittiamo per berne una tazza ciascuno?>>

Chuuya scoppiò in una risata sarcastica e breve quanto un colpo di tosse.

<<Non sarò gentile, sappilo.>>

<<E quando mai>>

<<Dimmi almeno com'è che l'hai provata a fare tu.>>

Dazai spiegò sia gli ingredienti che la fase di preparazione, perfino il gusto amaro che gli era venuto alla fine.

Dopodiché Chuuya si massaggiò le tempie, incredulo a ciò che le sue orecchie avevano appena udito.

<<Solo tu riesci a scambiare il lievito per zucchero.>>

Aprì un cassetto e ne uscì due grembiuli neri.

<<Prendilo se non vuoi sporcarti>> disse porgendogliene uno.

Preso il grembiule, Dazai chiese quali fossero gli ingredienti giusti.

Chuuya afferrò un quadernino e appena sfogliato il libro alla pagina della ricetta della cioccolata, glielo avvicinò davanti al viso.

Dazai provò a memorizzarsele, ma essendo che se li era già dimenticati se li segnò sul blocco note del cellulare.

Prima di indossare il grembiule, osservò Chuuya mentre allacciava il nodo dietro al collo e decise di intervenire.

Le mani sfioravano il retro collo, facendolo sussultare.

Chuuya lo guardò storto.

<<Stavo solo ricambiando l'aiuto che mi darai ad allacciare questa roba>> mentì Dazai.

Armati di grembiule e di ingredienti, il più basso iniziò a prepararsi la propria cioccolata calda spiegando nel frattempo il procedimento.

Si distraeva osservando il modo in cui il colore azzurro scintillava di meraviglia nei suoi occhi.

<<Se continui ad essere così lento rischierai di rovinare l'impasto, guarda ti aiuto io>> intervenne Chuuya.

Con la mano destra guidò la sinistra di Dazai per far mescolare con più energia il cioccolato fondente, sciolto precedentemente a bagno maria, con l'assemblaggio di latte e zucchero.

<<Ecco, è così che devi fare>> e continuò.

Ad una certa lanciò uno sguardo furtivo a Dazai, come per accertarsi che non lo stesse fissando in modo strano, infatti aveva gli occhi puntati addosso.

<<Ho capito, ho capito>> disse Dazai in segno di resa. <<Dirmi semplicemente che stavo sbagliando non ti è piaciuto?>>

<<Ti ho richiamato non so quante volte ma continuavi a ignorarmi.>>

Lasciò che Dazai continuasse da sé, ma ogni tanto controllò se stesse mescolando nella maniera giusta.

Alla fine della preparazione si buttarono contemporaneamente sulle sedie, sfiniti ma soddisfatti.

Chuuya si sporse per afferrare la propria tazza e appoggiarla davanti a sé.

<<Grazie>> disse con sarcasmo Dazai mentre afferrava e poggiava le labbra sulla sua. <<È davvero buona>>

<<E ci credo.>>

Ne assaggiò un sorso per poi continuare con lunghi sorsi e finire per svuotare la tazza prima di Dazai.

<<Scommetto che ti verrà uno schifo se proverai a prepararne una con le tue sole mani>> pensò a voce alta.

<<Mi converrà tornare da te in quel caso.>>

Appena Dazai terminò di bere, si alzò posizionandosi di fronte all'altro.

<<Sei un po' teso.>>

Chuuya si massaggiò la nuca, non capendo ciò che Dazai cercasse di dire.

<<Dopo sta cioccolata sono più che rilassato.>>

L'attenzione cadde sul bracciale che Chuuya teneva al polso, dopodiché lo guardò con un ghigno.

<<Non te lo sei più tolto da quando te l'ho regalato>> notò Dazai, accarezzando il punto in cui era situato. <<Non ho nemmeno capito se ti sia piaciuto.>>

Il dito indice iniziò a strisciare molto lentamente su tutto il braccio e l'avambraccio, fino ad arrivare alla spalla.

Chuuya allungò il collo per dargli più spazio.

<<Ti sentirai meglio>> gli intimò Dazai con le labbra che soffiavano sulla spalla di Chuuya.

<<Ti sei rincretinito o cosa?>>

Allo stesso tempo iniziò ad accarezzargli il bassoventre formando dei cerchi.

Chuuya inarcò leggermente la schiena e chiuse gli occhi, dopodiché si alzò afferrandolo per il colletto e lo baciò mentre lo trasportava verso la stanza da letto.

Dazai non si stupì, anzi sperava in una reazione del genere.

Moriva dalla curiosità di sapere come fosse fare l'amore con un uomo, sopratutto con Nakahara Chuuya.

Si ritrovarono faccia a faccia sul letto.

<<Aspetta, domani devo...>> non ebbe il tempo di parlare che subito Dazai lo zittì con un bacio.

<<Dormirai più sereno e il tuo spirito da cane rabbioso si placherà, poi sei stato tu a portarmi qui>>

<<Basta che non mi togli le gambe>>

Dazai attorcigliò su un dito il ciuffo rosso con un sorriso.

<<Non prometto nulla>>

Avvicinò il viso e lo baciò con foga, senza dargli il tempo per ribattere.

Dazai tenne il muso appoggiato alla spalla sinistra, mescolando il sudore con il suo.

Teneva le dita intrecciate alle sue.

Dopodiché, Chuuya si addormentò quasi istintivamente.

Dazai sorrise, lo baciò in fronte e si coricò di fianco con lo sguardo rivolto verso il dormiente.

Avrebbe lasciato all'altro il dovere di lavare e cambiare le lenzuola la mattina seguente.

Era talmente stupito di se stesso che quasi pensava fosse tutto un sogno, o magari che fosse ubriaco.

Ma quello non era un sogno ed erano entrambi completamente lucidi.

Contemplò il corpo nudo di Chuuya.

Si vestì e in seguito lo coprì con la camicia che un attimo prima aveva aiutato a sbottonare.

Si sdraiò nuovamente, questa volta abbracciando Chuuya, che stava poggiato sul petto di Dazai.

Questo rimase a fissarlo qualche minuto prima di riuscire a trovare sonno e chiudere gli occhi.

Is love an Illusion? - soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora