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<<Tu dovevi già essere morto>> sibilò il detenuto.

<<Sarai tu a crepare, bello.>>

<<Chi ti ha dato il permesso di entrare?>> Il guardiano era uscito dalla toilette e li stava raggiungendo con passo svelto.

Puntò gli occhi prima sulla porta poi su Chuuya.

<<Lo sai che sarai tu a dover sancire i danni, non è vero?>>

Chuuya lo ignorò e con un piede oltrepassò l'entrata della cella, con il prigioniero che indietreggiava terrorizzato.

<<Sto parlando con te, ragazzino.>>

A questo punto Chuuya uscì il piede dalla cella.

<<Rimanderò lo stronzo a dopo.>>

Così con un salto si tuffò sul guardiano.

Con un colpo solo riuscì a fargli saltare la testa, ma quando si voltò il detenuto era fuggito.

<<Quel figlio di puttana ne ha approfittato per scappare.>>

Si avviò verso l'uscita.

Il pelato era a pochi centimetri di distanza, Chuuya lo raggiunse con un balzo, tenendo il piede premuto sulla testa poggiata sul pavimento sporco.

Questo provò inutilmente a divincolarsi.

<<Hai smesso di fare lo sbruffone?>> ghignò Chuuya. Schiacciò con forza, provocando un urlo.

<<Mi dispiace, farò tutto ciò che vuoi, ma ti prego lasciami.>>

<<Non posso lasciarti gironzolare qua e là.>>

Una figura mora con la giacca beige e lo sguardo annoiato li raggiunse.

<<Questa è una faccenda che devo sbrigare io.>>

<<Sono venuto per godermi il teatrino dei bimbi delle elementari.>>

Il detenuto tentò di afferrare la gamba di Dazai, con il risultato che Chuuya gli spezzò il braccio servendosi del piede libero.

Chuuya schiacciò la nuca sul pavimento fino a farla sprofondare.

<<Sarà morto?>> si chiese Dazai.

Chuuya si sedette sulla schiena del detenuto, sollevando rozzamente la testa con una mano per guardarlo in viso.

Era ancora vivo, ma sanguinava dal naso e non solo.

Dazai diede un ultimo sguardo al detenuto e si voltò per assicurarsi che qualcuno di loro conoscenza non li stesse vedendo, il campo era deserto.

<<Ti... darò o dirò tutto quello... che vuoi>> lo scongiurò.

Chuuya lo avvicinò ancora di più a se, piegando il collo fino a spezzarglielo e far perdere i sensi.

<<Voglio che tu soffra, non voglio nient'altro,>> disse roteandogli la testa con uno schiocco.

Un ultimo urlo debole e strozzato.

Gli occhi rotearono all'indietro e la bocca rimase semiaperta.

Era ufficialmente morto, o almeno così doveva essere.

Chuuya si alzò sbarazzandosene le mani.

La testa cadde violentemente sul terriccio.

<<Lo faresti anche con me lo stesso trattamento?>> Scherzò Dazai, iniziando a divagare con la forza del pensiero.

Is love an Illusion? - soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora