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Entrambi si trovavano in camicia, giacca e papillon.

Uno di fronte all'altro in una chiesa abbandonata da tutti.

Dazai con un sorriso stampato in volto osservava il petto e il viso dell'altro.

I capelli leggermente tirati all'indietro, il ciuffo raccolto in un codino basso.

Dazai aveva usato il gel per mantenere ordinati i capelli.

Il prete aveva iniziato il suo discorso e la gente aveva smesso di discutere.

Chuuya smise improvvisamente di guardarsi in giro e si concentrò sugli occhi dell'altro.

Dazai non distoglieva lo sguardo dal suo viso così ben abbinato a quella giacca e a quel papillon neri.

Quasi si sentiva ridicolo nel indossare il suo stesso completo.

<<Dazai, vuoi sposare Nakahara Chuuya?>>

Dazai lasciò volontariamente un po' di suspence.

<<Si>>

<<Chuuya, tu vuoi sposare Dazai Osamu?>>

Un momento di esitazione.

Poi Chuuya lo afferrò dalla nuca e lo baciò, senza perdere troppo tempo.

Si levarono degli applausi coordinati a dei fischi che riempirono il silenzio di pochi secondi prima.

Staccatosi sorrise a pochi centimetri di distanza dalle labbra di Dazai.

<<Si.>>

Infilati gli anelli Dazai raggiunse i compagni dell'agenzia dei Dectetive.

<<Congratulazioni, sono felice per te>> si complimentò Atsushi, seguito da baci e augurii anche da tutti gli altri.

<<Discorso! Discorso! Discorso!>> cominciarono a ripetere all'unisono i membri della Port mafia, rivolti a Chuuya.

<<Va bene>> sospirò infine.

Salì sul podio della chiesa, accompagnato dalla pacca sulla schiena di Tachihara, e posizionato davanti al microfono si schiarì la gola.

Calò il silenzio da parte dei curiosi e impazienti spettatori.

Dazai tese le orecchie tenendo un bicchiere di vino mezzo vuoto.

<<Sono passati sette anni da quando ho conosciuto quell'uomo irritante che è Osamu Dazai>> esordì. <<E non potevo mai immaginare che in un futuro mi sarei ritrovato qui, pensavo che fosse soltanto un partner odioso e di breve compagnia. Insomma, ciò che allora riuscì a farmi innamorare non fu la sua cosiddetta bellezza esteriore, ma più quella interiore, la più segreta. Solo quando riuscì a scavare più in fondo mi resi conto di quale animo si celasse dietro quella faccia da completo idiota.>>

Dazai ridacchiò mentre si grattava la nuca parecchio imbarazzato, sicurissimo di essere arrossito e non poco.

Doveva ammetterlo, le sue parole avevano fatto centro.

Chuuya era quasi riuscito a strappargli la maschera dal viso con le sole parole riferite alla sua bellezza interiore, quella faccia felice e scherzosa che mostrava a chiunque lo circondava.

Is love an Illusion? - soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora