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Si era già tolto le bende che gli aveva faticosamente messo.

Perché i suoi occhi non volevano staccarsi?

Le gocce d'acqua dei capelli che ricadevano sul pavimento.

Le ciglia bagnate che illuminavano ancora di più gli occhi.

Era dannatamente bello, ecco perché.

<<Che hai da guardare?>> chiese Chuuya mentre con l'asciugamano si asciugava il viso.

<<Ci vorrebbe una foto.>>

Prese il telefono dalla tasca e catturò l'immagine in una foto.

<<Il boss l'apprezzerà, vedrai.>>

Non aveva la minima intenzione di postarla, ma infastidirlo era sempre bello.

<<TU PROVACI>>

<<Hai una faccia da ebete, ma gliela manderò lo stesso>> avvicinò lentamente il dito.

Chuuya saltò sopra di lui. Dazai allontanò il telefono il più lontano possibile dalla sua portata.

Ne approfittò per osservare il suo viso così vicino al suo.

Riusciva a sentire l'odore di pulito.

Poi però si accorse con la coda dell'occhio che i pantaloni stavano scivolando, allora allungò le mani per evitare inconvenienti.

<<Datti una calmata, stavo scherzando!>> esclamò Dazai.

Chuuya continuava a dimenarsi ignaro, la sua attenzione era puntata al telefono.

Rimasero in quella posizione per qualche secondo, mentre Dazai era intento a tenergli su i pantaloni senza cintura.

Finalmente si fermò un attimo per riprendere fiato.

I loro sguardi si incrociarono. Si erano persi l'uno negli occhi dell'altro.

<<Non la posterò, basta che ti prendi una cintura, ti stanno larghi.>>

Chuuya si alzò e, continuando a diffidare delle sue parole, obbligò a cancellare la foto in sua presenza.

Dazai fece come gli venne ordinato.

<<Mi aiuti ad asciugare i capelli così posso sedermi due minuti?>>

<<Però poi non rompere se non ti verrano nel modo che volevi.>>

Senza dargli il tempo di dire altro, Dazai raggiunse il bagno.

Tornò con il phone.

Chuuya prese posto su una sedia rubata dalla cucina.

Dazai attaccò la presa e cominciò ad asciugarli.

<<Così verranno crespi, idiota>>

<<I cani non parlano.>>

Prima di continuare ad asciugare, cominciò con la spazzola.

I nodi erano parecchi e non poco fastidiosi.

Non seppe il motivo, ma gli tornò in mente il tizio che aveva attaccato Chuuya: era sicurissimo che avesse un'abilità capace di attivare a comando quella degli altri.

Finito il tutto, Chuuya raggiunse lo stipite della porta.

<<Stavi bene con quel codino, sembrava fatto da tua madre>>

<<Pensa a dormire piuttosto>> sbottò Chuuya lanciandogli l'asciugamano in faccia.

Il più alto sentì l'odore dello shampoo sul tessuto, dopodiché glielo rilanciò per terra, ai piedi.

Is love an Illusion? - soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora