26

132 7 8
                                    

Atsushi stava svolgendo normalmente il suo lavoro.

Un altro giorno passò e Dazai ancora non si presentava.

Capitava spesso che si assentasse, ma da Capodanno le sue ore di lavoro erano diminuite parecchio e ciò lo preoccupava.

Forse era per via della sua ragazza, magari lo stava tenendo occupato.

<<Atsushi, mi faresti un favore? Vai a controllare per favore se Dazai sta poltrendo oppure se ha un motivo preciso per assentarsi così spesso?>> chiese Kunikida, <<sto seriamente iniziando a perdere la pazienza.>>

Atsushi accettò senza esitare, comprendendo in silenzio.

Possibile gli fosse successo qualcosa? E se fosse riuscito finalmente nel suo intento suicida?

Ora era arrivato a destinazione e si stava sistemando la cravatta e spolverando i pantaloni.

Bussò. Nessuna risposta. Provò altre due volte ma non rispose nessuno.

La porta era aperta.

<<Con permesso>> avvertì, affacciandosi timidamente alla porta.

Si sarebbe scusato per essere entrato come se nulla fosse più tardi.

Cercò in giro ma non trovò nessuno.

Solo due tazze piene per un quarto di cioccolata calda, appoggiate al tavolo della cucina.

Era stato con la sua ragazza o magari era ancora con lei e li stava disturbando, ma aveva comunque bisogno di accertarsi che stesse bene.

Era curioso di sapere che tipo di donna fosse per essere riuscita a catturare l'amore e l'attenzione di Dazai.

Continuando provò a controllare in camera da letto.

Aprì di poco la porta e sbirciò.

Cercò di comprendere la scena che osservavano i suoi occhi: Dazai si muoveva in modo strano e veloce e la testa era inclinata in avanti. Una mano era sotto le coperte e l'altra era appoggiata accanto al cuscino. A primo impatto pensò che stesse piangendo e dimenando, così si avvicinò.

Scoprì che sulla scena non era presente solo Dazai ma anche un altra figura rossa.

Stava piangendo sulla donna?

Li osservò per un attimo.

Non stava piangendo.

Arrossì violentemente e uscì di corsa lasciando la porta per come l'aveva lasciata.

Non ebbe nemmeno il tempo di osservare meglio la donna.

Avrebbe finto di non averli visti e sarebbe rimasto bravo e tranquillo mentre li aspettava all'entrata principale della casa.

Non udendo le frasi che si scambiavano e non avendo intenzione di fuggire e fingere che Dazai non fosse in casa.

Chuuya strinse con forza la schiena di Dazai, rendendosi conto che sulla schiena non era presente nessun indumento da poter stringere, con la mano andò alla ricerca di qualcos'altro.

Dazai se ne accorse e intrecciò le dita con le sue.

Chuuya iniziò a stringerle.

<<Mi hai graffiato>> sussurrava Dazai sulla spalla dell'altro.

Fecero caso solo alla fine dei cigolii provenienti dalla porta.

Sentì un rumore di passi che andava ad allontanarsi.

<<Forse è meglio che vada a controllare,>> decise Dazai, <<tu resta qui.>>

Chuuya fece per ribattere ma si rese conto di essere troppo stanco, così rimase a letto.

Dazai intanto s'infilò i pantaloni e la camicia, non badando ai capelli.

<<Ti ricordo che sei stato tu a non chiuderti la porta alle spalle>> fece notare Chuuya.

Dazai lo ignorò, troppo concentrato a riflettere sul rumore che aveva sentito poco fa, sperando fosse stato il vento.

Si chiuse la porta alle spalle e sgranò gli occhi.

Era Atsushi.

Osservò i suoi capelli scombinati ed evitò di continuare a guardarlo.

Lui non li aveva visti e i capelli erano scombinati perché stava dormendo, non per altro.

<<Volevi qualcosa?>> Chiese Dazai, grattandosi la nuca assonato.

<<Domani ci sei a lavoro?>>

<<Penso di si, sei venuto solo a chiedermi questo?>>

<<Scusa, è che era da un po' che non ti vedevo, ero preoccupato, non volevo disturbare il vos... il tuo... vabbè ti saluto, mi raccomando per domani>> balbettò Atsushi.

<<Kunikida si chiedeva se io fossi vivo o meno?>>

<<Si stava facendo delle domande sul perché non ti stessi presentando più a lavoro, e onestamente anche io mi stavo facendo due domande.>>

<<In realtà sono solo pigro, Kunikida dovrebbe saperlo che in inverno sono sempre stato poco presente.>>

Atsushi sentì togliersi un peso dalla coscienza sapendo che stesse bene.

Scambiati i saluti, fu pronto ad andarsene quando la "donna" uscì dalla camera, rivelandosi solo con la camicia mentre si dirigeva al bagno.

Dazai guardava ancora Atsushi, perciò non sembrò averci fatto caso.

<<Ma quello non è Nakahara Chuuya della Port Mafia?>> chiese sgranando gli occhi, guardando prima l'uno e poi l'altro.

Chuuya si bloccò e si voltò.

Dazai si massaggiò le tempie e dopodiché gli venne quasi da ridere.

La situazione era talmente imbarazzante.

<<Hai aperto la porta della camera da letto mentre c'eravamo noi?>> chiese Dazai.

<<No, cioè... Non era mia intenzione spiare, volevo solo riferirti di tornare a lavoro>> si allarmò Atsushi.

<<Dovresti imparare a chiudere la porta a chiave>> mormorò Chuuya.

<<Tolgo il disturbo, allora>> disse Atsushi, chiudendo la porta con un saluto.

<<Non è che lo va a riferire a qualcuno fino a che la notizia arrivi anche alla Port Mafia, vero?>> chiese Chuuya, uscendo dal bagno.

<<Nah, non credo>> o almeno così sperava. <<Se non fossi uscito dalla camera avrebbe continuato a credere che la donna con cui ero a letto non eri tu, ma vabbè ormai ciò che è successo è successo.>>

<<Ormai è successo un corno, se lo va a dire a qualcuno quel moccioso è morto.>>

Diede un'occhiata all'orologio da polso appoggiato sul comodino del letto dalla parte di Dazai: erano le undici in punto.

<<Vado a dormire, ho un importante missione da svolgere domani>> proferì Chuuya sdraiandosi sul letto, <<buonanotte.>>

<<Buonanotte.>>

E si addormentò, accompagnato secondi dopo da Dazai.

Per tutta la notte non fecero altro che scalciarsi a vicenda, ad una certa Dazai cadde perfino dal letto.

Chuuya si era preso il suo spazio con la gamba destra.

Quasi con dispetto, Dazai scostò il piede rozzamente dal suo spazio e si sdraiò nuovamente.

Qualche minuto più tardi Chuuya era a pancia in su sopra di lui, che sbavava dall'angolo della bocca.

D'un tratto il telefono gli squillò.

Is love an Illusion? - soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora