Prologo

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Le lacrime combattevano per uscire.

Uno dei suoi ex amici, quello con i capelli d'argento, che stava in compagnia dell'amica dalla chioma lunga e rosa, lo aveva letteralmente accoltellato al torace, accusato di tradimento.

Così Chuuya aveva usato la sua abilità per fuggire, e questi stavano ancora cercando di ucciderlo.

Il ragazzo mummificato era venuto a prenderlo insieme ai suoi uomini.

Lo informò del fatto che era stato mandato da Mori per invitarlo ad una collaborazione.

Chuuya, dopo attimi di esitazione, accettò.

Non aveva nessun altro su cui poter contare.

Due dei suoi uomini aiutarono Chuuya ad alzarsi e a tenerlo per le braccia.

I due iniziarono una lunga discussione.

<<Quelle bende le cambi ogni tanto? Mette ribrezzo il pensiero che siano le stesse di un mese fa>> chiese Chuuya ad una certa.

La gente era solita a ignorarle, osservarle senza dire nulla o a mormorare con preoccupazione alla persona più vicina che cosa non andasse in lui.

<<Che ne sai te se un mese fa le avevo?>>

<<Puzzano>> ribatté Chuuya. <<Perché diamine le indossi?>>

Prima di rispondere, il ragazzo bendato studiò per qualche secondo l'espressione dell'altro.

Non sembrava essersi pentito della domanda fattogli.

<<Per quello per cui sono state create, suppongo.>>

Ottenute le giuste cure, Chuuya si addormentò sul letto della stanza del dottor Mori.

Dazai osservò il dormiente con curiosità.

Passarono mesi.

Qualcosa di fresco sfiorava la sua guancia, aprì gli occhi e si trovò di fronte Dazai con un pennarello nero indelebile in mano.

<<Che cazzo hai fatto, razza di idiota?>>

<<Ho solo allestito un po' il tuo brutto viso>> cantilenò, porgendo lui uno specchio portatile.

<<Pensa per il tuo di...>> si bloccò non appena fu davanti allo specchio.

Sulla guancia destra c'era la sua immagine disegnata in versione gnomo un po' storto e imbronciato.

<<FIGLIO DI BUONA MADRE>>

Si avviò alla rincorsa del ragazzo bendato, che nel frattempo se la sghignazzava.

Percorsero tutto il corridoio della residenza, fino ad entrare sbadatamente nell'ufficio del boss.

<<Salve>> lo salutò Dazai.

Chuuya lo maledì con lo sguardo per aver attirato la sua attenzione, fece qualche passo indietro cercando di svignarsela ma venne subito richiamato.

<<Vedo che sta meglio adesso, Nakahara Chuuya.>>

La donna rossa dietro di lui trattenne una risata.

Is love an Illusion? - soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora