Capitolo 9: In un altro mondo

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<<Semplicemente...mi sei stato affidato tu.>>



...


...


...

Cosa? Affidato?...


Ma che era, un cane?! Cosa significava essere affidati?! Chuuya lo sapeva, voleva dire ad esempio per un bambino essere affidato ad un adulto; certo, perché il bambino ha bisogno di qualcuno al quale essere affidato, ma Chuuya l'età del poppante l'aveva già superata da tanto. Affidato?! Era maggiorenne! Cosa voleva da lui quel pazzo suicida?!


<<...Ti voglio solo aiutare con il tuo potere, niente di più....>>


Sì, ok, ma perché?
Lui non aveva chiesto niente a nessuno e mai l'avrebbe fatto, dato che non ne aveva bisogno.
Aveva il perfetto controllo su se stesso!...o forse no?
No, assolutamente no!
Si controllava a stento e doveva star attento a non fare esplodere dentro di lui quel potere che non aveva ancora imparato a controllare. Era una bomba ad orologeria...Va bene, anche se avesse accettato l'aiuto del bendato, poi quest'ultimo cosa avrebbe fatto?
Gli avrebbe fatto una lezione durante la quale il ragazzino doveva prendere appunti come un bravo alunno? Ma per favoreeee!!! C'era già la scuola che lo stressava con queste storie, e non avrebbe di certo sacrificato anche il suo tempo libero e limitatissimo per queste fesserie.


<<Chuuya, tra qualche giorno incontriamoci al parco, di notte, così inizieremo a "trattare"il tuo potere...>>



Quella frase suonava più spaventosa di quanto dovesse, ma Dazai sapeva bene con chi aveva a che fare.
Già, Chuuya non ci avrebbe pensato due volte a prenderlo a calci nel sedere, e glielo aveva anche dimostrato!
Chissà, magari l'aveva picchiato troppo piano....di sicuro la prossima volta lo avrebbe pestato per bene, quel moro....Però, in ogni caso, lo faceva un po' ridere, quella frase da mezzo maniaco...


<<Ti va bene tra 2 giorni? Ci incontreremo al parco qui vicino, non portare nessuno.>>


Ancora più inquietanteee!!! Ma che problemi aveva, quello?
Chuuya aveva accettato senza problemi perché, anche se non lo avrebbe mai ammesso, nemmeno sul punto di morte, aveva bisogno del potere annullante del moro, e dunque del suo aiuto.
Aaaaahhh!!!! Quanto odiava ammettere di aver bisogno di qualcuno che fosse presente e che lo sostenesse, quando aveva tutto il mondo contro... E poi, in ogni caso, voleva an--.....


*SPAAAMMM*


La faccia del rosso di rivoltò dall'altra parte, con un la guancia che un istante dopo l'impatto, rimase come anestetizzata.
Il dolore pian piano arrivò a toccarlo in quel punto critico in cui la "dolce manina" della ragazza lo aveva percosso. Sì, PERCOSSO VIOLENTEMENTE, per giunta!

<<Mi stai ascoltando?! Dammi una conferma, su!!!>> urlava Nakichiro, davanti al suo banco, abbastanza arrabbiata.

Chuuya la guardò con la coda dell'occhio, la testa ancora girata. Di cosa parlava? Ah, boh.

<< No, non ti stavo ascoltando, pensavo a quel bacio dell'altro giorno, saiii~>> mentì lui, mascherando il suo disgusto. Era un bravo attore, e con lei stava facendo pratica quotidianamente.

<<Aaaawwww, amo, ti lovvo tantissimo!!!>> esclamò lei, con quel "lovvo"...

Ella fece il giro del banco e si sedette sulle sue ginocchia, abbracciandolo. Lui ricambiò.

☘︎𖣔 𝑻𝒆𝒂𝒄𝒉 𝑴𝒆 𝑻𝒐 𝑳𝒐𝒗𝒆~  𝕊𝕠𝕦𝕜𝕠𝕜𝕦 𖣔☘︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora