Capitolo 20: Muro distrutto

281 13 61
                                    

....

{Riferimenti al suicidio}

{Leggi "Nota autrice"}

....

Il ricordo di quelle parole, dette di sfuggita, erano impresse nella mente del rosso, nonostante fosse ubriaco nel momento in cui le aveva udite.

La mente, in quel momento, gli doleva, e il suo corpo si muoveva mosso solo dall’istinto, dopo aver messo da parte la ragione.

Era quello, l’effetto dell’alcol. Si facevano cose che da lucidi non si avrebbero mai fatto. O forse sì, dopotutto Nakichiro era davvero molto carina, come ragazza. Solo che Chuuya non aveva calcolato anche il rovescio della medaglia….

La cosa che lo attirava, era il potere di lei.

Poteva controllare i poteri altrui. Era perfetto. Lui ne aveva bisogno, lui non riusciva a controllare il suo.

Ne aveva bisogno per non creare ulteriori danni, per non ferire altre persone, per controllare il collegamento tra emozioni e abilità, ma, soprattutto, per sopravvivere.

Quella bestia, ormai, lo stava divorando dentro, e presto sarebbe stato schiacciato dal potere tanto forte. Ma non con quella ragazza accanto.

Questo era tutto ciò che pensava, all’inizio, prima che lei lo tradisse, lo lasciasse, lo abbandonasse.

Gli aveva promesso, ai tempi, di aiutarlo con la sua abilità, ma quando se ne era andata, non glielo aveva nemmeno detto.
Era sparita, punto.
Come si sarebbe dovuto sentire lui, quella volta in cui si erano finalmente ricontrati, dopo 2 lunghi anni?
Dopo 2 anni  senza avere sue notizie, dopo 2 anni di tristezza, depressione. Lui la amava. Non scherzava.
Ma quando seppe di esser stato tradito, la rabbia e l’odio sovrastarono ogni altro buon sentimento. Tradito, su tutti i fronti, da ogni punto di vista.
Lei non lo amava, lo usava e basta.
Ma per cosa?
Questa domanda martellava il cervello di Chuuya.
Lui sentiva che anche in quel momento, quando era su di lui, piangendo e baciandolo, davanti all’entrata di casa, non era sincera. O forse sì?...

Chuuya si staccò rapidamente dalle labbra della ragazza, abbastanza infastidito.
Spostandole il volto, vide che esso era rigato da lacrime, e gli occhi chiari erano lucidi.
Da quanto lo stava aspettando?
E perché?
Perché era comparsa di nuovo, dopo che lui la aveva vista con un altro ragazzo, durante carnevale?
Pensava forse che lui non lo sapesse?
Che non l’avesse vista?
No, aveva visto eccome. E anche bene.
Quei due si tenevano per mano, particolare che notò poco prima che girassero l’angolo, sparendo.
Poco prima che la ragazza dai capelli neri gli puntasse un coltello contro la trachea, con forza, minacciandolo.
Poco prima che Dazai e il rosso combattessero contro Akutagawa Ryunosuke.

Ma cosa era successo davvero?
Che fine avevano fatto, quei due?
Forse le sue domande dovevano uscire dalle labbra, al posto di rimanere nascoste all’interno del suo cervello, creando e pensando migliaia di congetture differenti.

La bionda riuscì però a precederlo.

<<C-Chuuya…Stai bene..?>> chiese con un filo di voce.
Sembrava terrorizzata, e quasi tremava.
Le lacrime minacciavano di uscire impetuose come torrenti da quegli occhi.

Ma Chuuya sentiva che fingeva....

<<Togliti, mi fai male…>> disse secco, cercando di spostare il peso della ragazza dal suo debole petto malridotto e pieno di lividi.
La ragazza si alzò velocemente, e cercò di aiutarlo tirarsi su.
Lui rifiutò la mano che gli tendeva, e si tirò su dai gomiti.
Una forte fitta gli percosse la schiena, da dietro.
Quella ragazza tentava di ucciderlo? Gli era saltato addosso, lanciandolo per terra con una tale forza che all’inizio gli aveva tolto tutta l’aria che aveva nei polmoni.

☘︎𖣔 𝑻𝒆𝒂𝒄𝒉 𝑴𝒆 𝑻𝒐 𝑳𝒐𝒗𝒆~  𝕊𝕠𝕦𝕜𝕠𝕜𝕦 𖣔☘︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora