Twenty-Four

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Il dolore si piange, la rabbia si urla,ma la paura si aggrappa silenziosamente al cuore

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Il dolore si piange, la rabbia si urla,
ma la paura si aggrappa silenziosamente al cuore.
-Gregory David Roberts

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Ruby's Pov

~Quanto hai tirato?~ il suo tono di rimprovero, la bocca arricciata e gli occhi stanchi.
~Che differenza fa?~ rispondo annoiata, cercando di raggiungere nel modo più naturale possibile il letto, anche se le gambe sembrano avere vita propria, o non averne proprio.
Non sento più troppe parti del corpo.
~Che differenza fa? Che differenza fa?! Me lo stai chiedendo davvero?~ alza di poco la voce, risultando lo stesso poco minacciosa.
La ignoro, stendendomi sul letto ancora completamente vestita e provandomi a togliere le scarpe solamente con i piedi.
Dopo un po' che ci provo con scarsi risultato sento le mani di Eleanor prendermi le caviglie e aiutarmi a toglierle, coprendomi con una coperta.
Il materasso si abbassa di poco, segno che si è seduta vicino a me, e la sua mano si posa tra i miei capelli, regalandomi il senso di calma che non riuscivo a provare a causa del forte dolore alle tempie.
~Io non voglio dirti cosa fare Ruby... Non voglio dirti cos'è meglio per te perché questo è quello che fanno le altre persone pensando di sapere cosa sia meglio per gli altri, quando in realtà non sappiamo nemmeno cosa sia meglio per noi stessi, e comunque continuiamo ad imporci sulle altre persone, cercando di migliorare gli altri dove noi non siamo riusciti...- prende una pausa ispirando e cominciando a fare una treccia ad una ciocca di capelli -Non voglio vederti diventare come lui.~ termina di parlare, sciogliendo la treccina e pettinando i capelli con le dita.
~Non voglio vederti mentre ti distruggi solo per gli errori degli altri, questo atteggiamento non ti porterà da nessuna parte e io voglio solo il meglio per te, voglio vederti fuori da questa situazione, voglio così tante cose per te ma non sarà mai possibile se a volerlo sono e sarò solo io. Le cose devono partire da te, altrimenti il mio aiuto sarà solamente a senso unico.~
Il silenzio piomba nella stanza, la lingua impastata non mi permette di parlare, ma quello che mi impedisce ancora di più di aprire bocca sono i sensi di colpa per il dolore che sta provando lei a causa mia.
"Sai Eleanor, vorrei riuscire a smetterla, ma quando il nero che ti circonda diventa più fitto e soffocante, hai bisogno di qualcosa che ti distacchi dall'emozioni, dalla percezione della realtà, dal mondo.
Hai bisogno di qualcosa che ti ricordi com'è respirare a pieni polmoni, senza la paura di soffocare, senza la paura che un respiro di troppo possa farti inalare la tossicità che ti circonda.
Ho bisogno di non essere me per un po'.

E so che è sbagliato, so che non mi porterà da nessuna parte, so che ti fa male tanto quanto fa male a me, ma sono troppo giovane per comprendere tutto questo dolore.
E ti chiedo scusa...
Scusami Eleanor...
Perdonami...
Ma forse un giorno tornerò a vedere il mondo come riuscivi a farmelo vedere tu, anche senza il tuo aiuto, e quando lo farò, ridipingerò tutti tuoi colori per quelle volte che l'hai fatto tu con me."

Sospiri dell'AnimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora