4.Nᥱvᥱr ᥣιᥱ to thᥱ Dᥱvιᥣ

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⚠️ ATTENZIONE ⚠️

Prima di iniziare con la lettura del capitolo vi chiedo gentilmente di riempire la stellina che trovate in fondo a sinistra.
So che molti di voi sono lettori silenziosi e neanche ci prestano attenzione ma per noi autrici è molto importante così come lo sono i commenti, non solo perché ci aiutano a capire quanti di voi sono coinvolti ma anche per sapere cosa ne pensate di ciò che scriviamo.
Banalmente, anche se non molto, è anche un modo per gratificarci e soprattutto per farci capire che il nostro duro lavoro e il nostro tempo, non sono vani.
Ora vi lascio alla lettura del capitolo.

Sempre ed immensamente vostra, Marty ♥️


Where there is desire, there is gonna be a flame
Where there is a flame, someone's bound to get burned•Pink - Try



𝐀𝐫𝐞𝐬

Benvenuti al Poison, dove le perversioni degli uomini vengo soddisfatte e alimentate.


La durata dell'incontro fu sufficiente affinché il suo profumo, dall'aroma dolce e sensuale, mi facesse ribollire il sangue nelle vene ed ero abbastanza sicuro che sarebbe stata in grado di far capitolare anche il più integro degli uomini.

Per tutto il tempo dell'incontro non ero riuscito a tenere la mano lontana da quella pelle liscia e diafana, insolita per il sole di Miami.

Era calda e il respiro irregolare mi deliziò del petto formoso e prosperoso che si alzava e abbassava. Era eccitata e continuava a torturarsi le labbra carnose con i denti perfettamente bianchi e dritti.

Mi ritrovai a sorridere al suo vano tentativo di togliermi la mano. Schiaffeggiarla aveva solo ottenuto l'effetto contrario e anziché mollare la presa, l'avevo intensificata imprimendo le dita all'interno della sua carne. L'avevo afferrato, stretto con forza fino a farla sussultare sul posto.

Un leggero rossore apparve nei punti in cui i polpastrelli delle mie mani avevano segnato il loro passaggio.

Quel corpo sembrava creato appositamente per essere marchiato da me.

Cristo questa giovane donna aveva tutte le carte in regole per essere una vera mangia uomini e sembrava non rendersene conto.

«Non sono una pallina anti-stress.» Sussurrò inacidita protraendosi con il busto verso di me per non farsi sentire da mio fratello e dalla sua migliore amica.

Grave errore.

«Non è cosi che allento la tensione, Bambina.» Mi avvicinai, respirandogli sulle labbra.

«E come? Organizzando questi incontri?» Domandò schiarendosi la voce mentre i suoi occhi nocciola vagarono sul mio viso tentando di evitare accuratamente le labbra.

Ghignai. «No...» M'inumidii le labbra sfiorandole con il piercing. «Ma se vuoi ti faccio vedere.»

Portai la mano più su e il pollice le sfiorò la piega inguinale.

Chissà quanta soddisfazione avrei provato nel mordergliela e sentirla gemere per questo.

Il suono della campana e degli schiamazzi catturarono la mia attenzione.

Serrai la mascella, costretto a bloccare i miei istinti e scattai con la testa verso il centro della sala dove si ergeva l'imponente gabbia dorata.

𝐓𝐄𝐋𝐋 𝐌𝐄 𝐀 𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora