17.Oρᥱᥒ ყoᥙɾ ᥱყᥱ⳽

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⚠️ ATTENZIONE ⚠️

Prima di iniziare con la lettura del capitolo vi chiedo gentilmente di riempire la stellina che trovate in fondo a sinistra.
So che molti di voi sono lettori silenziosi e neanche ci prestano attenzione ma per noi autrici è molto importante così come lo sono i commenti, non solo perché ci aiutano a capire quanti di voi sono coinvolti ma anche per sapere cosa ne pensate di ciò che scriviamo.
Banalmente, anche se non molto, è anche un modo per gratificarci e soprattutto per farci capire che il nostro duro lavoro e il nostro tempo, non sono vani.
Ora vi lascio alla lettura del capitolo.

Sempre ed immensamente vostra, Marty ♥️



⚠️Prima di leggere il capitolo vi ricordo che ciò che state leggendo è un DARK ROMANCE che tratta tematiche violente e scene esplicite per tanto consiglio la lettura ad un pubblico adulto (+18) e consapevole.⚠️



Ivy

Urlai.

Urlai e gridai con tutta l'aria che avevo nei polmoni.

Anche se bruciava.

Anche se le orecchie mi fischiavano come se una bomba mi fosse esplosa in testa.

Il corpo di Ares si riversò improvvisamente sul mio. Debole e privo di ogni forza mentre il sangue gli fuoriusciva dalla ferita incontrollabilmente macchiando non solo i miei vestiti ma anche i suoi.

L'ombra che poco prima era davanti a noi si era dissolta come una nuvola di fumo e per un breve istante iniziai a pensare di essermela immaginata e che in realtà tutto questo era solo uno scherzo di cattivo, cattivissimo gusto.

Ma Ares non si muoveva e il colorito ambrato iniziava a perdere di lucidità diventando sempre più pallido e smunto.

Mi guardai intorno, alla ricerca di un appiglio, di un aiuto, di qualsiasi cosa alla quale potessi aggrapparmi per tirarci su.

Aveva perso i sensi ed era impallidito.

Nonostante l'inchiostro nero dei tatuaggi coprisse gran parte del suo corpo, riuscii ad intravedere sotto di essi il colorito smunto che pervase il suo corpo, colorito che non gli avevo mai visto prima d'ora.

Lui che aveva sempre quella sfumatura ambrata, sana e sensuale. Come se il sole non riuscisse a fare a meno di baciarlo in ogni istante della sua vita.

«Ares!» Tossii, sentendo la bocca secca. «Aiuto. Vi prego aiutatemi.» Urlai ancora, ormai completamente in balia del panico e dell'ansia.

Il cuore mi batteva così forte che riuscii a sentire le palpitazioni scoppiarmi nelle orecchie e farle fischiare sordamente.

«Vi prego abbiamo bisogno di aiuto.»

Tossii cercando di non muovermi troppo per non evitare di perdere quel poco di forza che mi era rimasta in corpo.

Nessuno ci avrebbe trovato, almeno non in tempo per portarlo in ospedale.

Al di sotto del suo corpo la chiazza di sangue si espandeva a macchia d'olio e la camicia bianca si era impregnata di quel liquido cremisi che mi stava strozzando le narici con l'odore pungente e metallico.

𝐓𝐄𝐋𝐋 𝐌𝐄 𝐀 𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora