16. Thᥱrᥱ ιs ᥒo room for tᥙrmoιᥣ hᥱrᥱ

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⚠️ ATTENZIONE ⚠️

Prima di iniziare con la lettura del capitolo vi chiedo gentilmente di riempire la stellina che trovate in fondo a sinistra.
So che molti di voi sono lettori silenziosi e neanche ci prestano attenzione ma per noi autrici è molto importante così come lo sono i commenti, non solo perché ci aiutano a capire quanti di voi sono coinvolti ma anche per sapere cosa ne pensate di ciò che scriviamo.
Banalmente, anche se non molto, è anche un modo per gratificarci e soprattutto per farci capire che il nostro duro lavoro e il nostro tempo, non sono vani.
Ora vi lascio alla lettura del capitolo.

Sempre ed immensamente vostra, Marty ♥️

Ares

«Fattelo dire, Ares. Sei stato proprio uno stronzo a lasciarla in quel modo.»

Alex si mise al mio fianco, una mano infilata nella tasca dei jeans e la camicia sbottonata fino al centro del petto.

I ricci disordinati gli ricaddero sulla fronte e gli occhi verdi passarono in rassegna ogni individuo di sesso femminile presente nel locale alla ricerca della sua donna.

La bionda gli aveva fottuto il cervello per bene, non c'è che dire.

Alzai le spalle. «Uno stronzo coerente.» Risposi quasi con noia. «Volevo solo scoparmela e l'ho fatto.»

Scosse la testa guardandomi con esasperazione.

«Lei non è da una botta e via, Ares. Ti conosco fin troppo bene e sono certo che...» Mi puntò l'indice sulla tempia premendo leggermente. «Questa testa di cazzo lo sa bene.»

Sentii un conato di vomito risalirmi lungo la trachea e gli lanciai un occhiataccia. «Cristo santissimo, Alex solo tu sei riuscito a farti incastrare da un paio di tette e un culo.» Lo apostrofai scostandogli il dito dalla mia tempia.

«Eccole le due mummie appassite.» La voce fin troppo esuberate e decisamente poco sobria di Dean ci arrivo alle spalle, come la scia di alcol che aleggiava intorno al suo corpo sudato e...brillantinato?

«Ma che cazzo ti sei messo? I brillantini?» Mi grattai il sopracciglio con il pollice ormai completamente esasperato.

Se non amassi così tanto questo posto mi prenderei due mesi di ferie da tutto e da tutti, soprattutto da Dean.

Guardai il petto liscio e muscoloso, ricoperto di tatuaggi, luccicare a contatto con le luci stroboscopiche.

Abbassò lo sguardo, seguendo il mio, ma quando arrivò all'altezza del petto si soffermò su un punto preciso.

Alzai il sopracciglio. «Che cazzo ti prende ora?» Domandai.

Rise e inizio a tastarsi il corpo come se stesse suonando un fottuto campanello.

«V'illumino con la mia immensa bellezza. Guardate come risplendo.» Rispose riportando lo sguardo su di noi.

«Risplendi come il vomito su un pavimento bianco lucido.» Commentai.

Si tirò indietro i capelli e si buttò su di noi, gettando le braccia attorno alle nostre spalle.

«Farò finta di non aver sentito.» Rise. «Però cazzo che faccia da morto che hai fratellone.»

𝐓𝐄𝐋𝐋 𝐌𝐄 𝐀 𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora