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Ivy
🫐Please don't fall apart
I can't deal with your broken heart
I'm trying to be brave.
Love In the Dark - Adele31 Ottobre 2000
Villa Stone«Psss..Hey» Sentii Ismael bisbigliarmi all'orecchio, interrompendomi il sonno. «Vivi stai dormendo?» Domandò nuovamente con la voce ancora impastata dal sonno.
Mi scosse appena il braccio, respirandomi sulla guancia.
Il profumo di pulito delle lenzuola s'innalzò nell'aria quando vennero bruscamente scostate dal mio corpo.
Stavo dormendo così bene, accoccolata tra le lenzuola.
Mugolai in disappunto, sperando che se ne andasse per farmi dormire ancora. Mi rannicchiai su me stessa, portando le ginocchia al petto.
Le strinsi forte quando la brezza autunnale iniziò a farsi sentire e la pelle d'oca mi pervase il corpo ormai scoperto.
«Vai a dormire, Ismael. E' tardi.» Sussurrai stizzita tenendo gli occhi chiusi.
Sventolai la mano per mandarlo via, ma un barlume di lucidità mi risvegliò ricordandomi cosa portava Ismael a cercarmi nel cuore della notte.
O aveva fatto un brutto sogno, o voleva sgattaiolare fuori e fare qualcosa che, sicuramente, avrebbe fatto infuriare nostro padre.
Come se fosse difficile fargli perdere la pazienza.
In entrambi i casi, dovevo rispettare una sola ed unica regola, assecondarlo. Non prima, però, di essermi fatta pregare un pochino.
Allungai il braccio sul materasso, tastandolo alla ricerca del lenzuolo che mi era stato tolto con prepotenza, decisa a portarmelo sopra la testa.
Ma la sua mano si poggiò sul mio braccio, scuotendomi velocemente. Anche troppo.
«Vivi.» Sussurrò con un pò più di voce. Si stava innervosendo ed io mi dovetti trattenere dallo scoppiare a ridere. «Eddai svegliati...E' il giorno dei gemelli.» Piagnucolò, sedendosi sul materasso che sotto il suo peso, quasi inesistente, si abbassò.
Incurvai le labbra e lentamente aprii gli occhi, trovandomi quelli vispi e allegri di Ismael a pochi millimetri dai miei.
Rimasi in silenzio per qualche secondo.
Aveva il viso pallido e scavato al di sotto delle guance e alcuni graffi gli ricoprivano gran parte del volto.
A scuola non facevano altro che prenderci di mira perché la nostra famiglia e ricca ma che colpa ne abbiamo noi? Non è stata una nostra scelta, ci siamo nati e basta.
Solo che ogni volta che qualcuno provava a darmi fastidio, Ismael reagiva male e finiva con il picchiarlo, non che io non fossi in grado di reagire, anzi. Le bambine che si permettevano di prenderlo in giro finivano con i capelli tagliati, ma i bambini che lo picchiavano ricevevano di peggio.
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𝐓𝐄𝐋𝐋 𝐌𝐄 𝐀 𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓
Romansa«𝑵𝒐𝒏 𝒂𝒑𝒑𝒆𝒏𝒂 𝒊 𝒔𝒖𝒐𝒊 𝒐𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒏𝒐𝒄𝒄𝒊𝒐𝒍𝒂, 𝒄𝒂𝒍𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒊𝒐𝒄𝒄𝒐𝒍𝒂𝒕𝒐 𝒇𝒖𝒔𝒐, 𝒔𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒑𝒐𝒔𝒂𝒕𝒊 𝒔𝒖 𝒅𝒊 𝒎𝒆, 𝒉𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒈𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐. 𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒐 𝒑...