Chiuse il getto d'acqua e scompigliandosi i capelli gocciolanti uscì dalla doccia. Afferrò l'asciugamano e se lo mise attorno alla vita, il riflesso dello specchio gli restituì l'immagine di un ragazzo in forma con i muscoli ben scolpiti sull'addome. John però evitava sempre di guardarsi allo specchio. La propria immagine gli ricordava chi era realmente. Con un sospiro carico di amarezza si chinò sul lavandino per lavarsi i denti. Se avesse potuto cancellare il passato e ricominciare da capo... Ma a cosa sarebbe servito? Lo aveva fatto già una volta e si era ritrovato sempre allo stesso identico punto. Era lui quello sbagliato, quello inadatto, un completo fallimento.
Udì bussare alla porta del dormitorio. Era Seraphina, sperò che non volesse trascinarlo per negozi anche quella domenica. Si asciugò in fretta e il bussare si ripetè un'altra volta. Indossò velocemente mutande e pantaloni e afferrando la maglietta corse fuori dal bagno, fino alla porta mentre sentiva bussare di nuovo.
«Un attimo, sto arrivando!» Gridò spalancando la porta «Sera...» Ma non era Seraphina. Il corpo gli si irrigidì involontariamente, lo stomaco gli si chiuse e un nodo gli salì in gola lasciandolo completamente impreparato a quella visita.
Erano Remi e Blyke, le ultime persone che si aspettava di vedere davanti alla porta del proprio dormitorio. Il senso di colpa e una sorta di confusa paura si mescolarono dentro di lui facendolo scattare sulla difensiva.
«Cosa volete?» Domandò freddamente fissandoli con malcelata ostilità.
«Hai letto l'email? Quella della Guerra per il Territorio. È arrivata ieri» Disse Remi. John l'aveva scorsa velocemente e altrettanto velocemente l'aveva cestinata. Era meglio che non sentisse parlare di battaglie e combattimenti vari nemmeno da lontano.
«E allora?» Disse.
«E allora dobbiamo rispondere».
«Non mi interessa. Chiedi ad Arlo» Sibilò John e fece per chiudere la porta. Remi ci infilò il piede in mezzo.
«Come sarebbe a dire? Sei tu il Re e non si può rifiutare una sfida, è contro le regole».
«Te l'ho detto, chiedi ad Arlo» John spinse la porta e Remi fu costretta a spostare il piede per non finire schiacciata. John si appoggiò al legno respirando affannosamente. Diamine, perché era tutto così difficile? Perché ogni volta che vedeva quei due si sentiva maledettamente in colpa al punto da non riuscire nemmeno a respirare?
"Lo sai perché" Gli disse una voce dal fondo della sua mente. Certo che lo sapeva. Perché era un pezzo di merda, ecco perché. Flash di quello che aveva fatto gli tornarono in mente: Blyke colpito dai suoi raggi di energia, Remi che cadeva a terra priva di sensi dopo che lui le aveva sferrato una ginocchiata all'addome e poi ancora la calpestava... Lentamente si accasciò al suolo tenendosi la testa fra le mani. Ancora flash: Claire in piedi davanti a un gruppo di studenti, lui che attaccava a testa bassa abbattendo chiunque sulla sua strada. Claire che cadeva a terra colpita dal suo pugno. Adrion privo di sensi. Il sangue. Il silenzio. E lui in piedi in mezzo a quel massacro.
"Andatevene dalla mia testa" Scongiurò.
Com'erano arrivate quelle immagini svanirono lasciando un sordo dolore dentro di lui. Era tutto inutile. Non c'era modo per lui di riscattarsi. Aveva fatto troppi danni. La sua abilità era malvagia, lui era malvagio. Non l'avrebbe più usata, mai più.
Lentamente, a poco a poco, il respiro si calmò. Non voleva più essere quella persona, quel... mostro. Voleva cambiare ma sapeva che nell'esatto momento in cui avesse attivato la sua abilità tutto sarebbe andato di nuovo in frantumi. Tutto il disprezzo degli altri... lui se lo meritava. L'odio, gli sguardi ostili, gli insulti sussurrati lui li meritava tutti. Fissando la nuda parete davanti a sé John si chiese come potesse esistere una persona tanto mostruosa come lui.
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Unordinary - Le 7 leggende
FanfictionJohn torna a scuola dopo la sua sospensione, adesso tutti conoscono la sua vera identità e non c'è più modo di fingere di essere uno storpio indifeso. Lui è il più forte, il più brutale, il mostro che ha distrutto la gerarchia di Wellston e fatto a...