26 settembre
Trascorse ore davanti al computer a riesaminare i fascicoli e il profilo per poter stilare il comunicato stampa.
Rinchiuse Harry a forza nel cassetto delle emozioni perché davvero non poteva distrarsi, anche se ogni tanto si tirava qualche ciocca di capelli a causa della frustrazione, perché isolarlo nella sua mente era più difficile di quanto pensasse.
Scrisse e riscrisse più volte quel maledetto annuncio perché doveva essere perfetto e non avrebbe potuto commettere errori.
Quando si ritenne soddisfatto, lo inviò a Niall, fece una doccia veloce e sistemò i capelli meglio che poteva con il poco tempo rimasto.Indossò i soliti jeans attillati, una camicia blu scuro che Niall gli aveva regalato perché diceva che si intonasse con i suoi occhi e, per spezzare un po' l'eleganza, un paio di Vans dello stesso colore, poi uscì di casa in tutta fretta perché non sarebbe arrivato di nuovo in ritardo.
Si rese conto solo in macchina che non aveva specificato a Harry se avrebbero cenato insieme o meno e ringraziò per essere in anticipo di mezz'ora, così da avere il tempo di fermarsi in un fast food che non sembrava troppo malsano e ordinò un po' di tutto, perché non conosceva i gusti di Harry, anche se sapeva che, come lui, non amasse i fast food, ma non aveva tempo per andare altrove.
Parcheggiò sotto casa del riccio alle dieci in punto, giusto in tempo per vederlo uscire dal palazzo e sentire le farfalle nello stomaco quando lo vide.
Le gambe lunghe fasciate da pantaloni bianchi e aderenti, una camicia di seta rosa chiaro morbida sui fianchi, i capelli corti fissati all'indietro e il solito ciuffo riccio ribelle sulla fronte.Un sorriso genuino e il volto rilassato: era felice.
«Ciao» lo salutò accomodandosi sul sedile del passeggero, per poi sporgersi e lasciargli un bacio dolce sulle labbra. Louis per poco non svenne.
«Ciao anche a te» sorrise come un idiota. «Come ti senti?»
Louis in parte si pentì di averlo chiesto, quando vide l'espressione rattristata del più piccolo, ma durò solo qualche secondo, perché Harry tornò a sorridere e «Meglio, grazie» rispose con sincerità.
«Bene» decise di ignorare la reazione di Harry, era evidente non volesse parlare di ciò che gli aveva creato malumore quella mattina. «Ehm senti, non sapevo se avessi già mangiato così ho preso qualcosa anche per te. So che non ti piacciono i fast food, ma era tardi per andare in un ristorante e prima proprio non potevo uscire, e ho anche pensato che-» parlò tutto d'un fiato, ed era nervoso soprattutto per il fatto che avesse trascorso tutto il tragitto in auto a pensare a dove poter andare con Harry pur non conoscendo la città.
Non era il tipo di persona che pensasse a dove andare o organizzasse un appuntamento.
Quando stava con Liam era sempre lui a pensare a dove andare o cosa fare e Louis lo seguiva e, soprattutto nell'ultimo anno di relazione, era raro che uscissero anche solo per una semplice cena.
Non era neanche mai stato un tipo romantico e aveva trascurato molto questo aspetto nella relazione, ma con Harry stava scoprendo anche quel lato nuovo di sé.«Lou, va bene così. Anzi sei stato molto dolce a pensare anche a me, ti ringrazio. E no, non ho ancora cenato» lo interruppe rivolgendogli un sorriso misto di imbarazzo, stupore e gratitudine. «Qualcosa, eh?» aggiunse sollevando un sopracciglio divertito alla vista delle numerose buste sul sedile posteriore.
«Beh ecco non sapevo cosa ti piacesse, quindi ho preso un po' di tutto» scrollò le spalle arrossendo un poco e distogliendo lo sguardo imbarazzato.
Harry scoppiò a ridere e si sporse di nuovo, portandogli le mani sulle guance e costringendolo a incrociare i suoi occhi.
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Criminal minds [L.S.]
Mystery / ThrillerLouis/Harry, accenni Louis/Liam, Liam/Zayn FBI!Louis, Mystery!Harry Dalla storia: «Quindi fammi capire, sto andando li per indagare o per fare da esca?» «Senti Louis, sei uno tra i migliori profiler, sai cercare e trovare indizi dove gli altri fall...