Capitolo 29.

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Trascorsero due settimane, e nessuno dei due era mai stato più felice.

Harry aveva impiegato un po' per adattarsi alla sua nuova vita e condividere la stessa casa con Louis. Avevano già vissuto per giorni insieme durante il caso, ma quella era la suite di un hotel con tutti i privilegi, a casa le cose erano diverse.

Harry aveva scoperto che Louis avesse un'ossessione per l'ordine e la pulizia, perfino più di lui, quindi andavano d'accordo su quello e si dividevano i compiti, mentre si rese anche conto del fatto che fosse un cuoco terribile.
Non proprio terribile al cento per cento, se la cavava con la cucina di base, ma per fortuna lo compensava Harry con la sua passione per la cucina, anche se il maggiore più volte provò a dissuaderlo dal fargli mangiare le verdure, e si lamentava per la fissazione del riccio con i dolci, accusandolo di avergli fatto prendere almeno due chili.

Louis aveva scoperto che Harry fosse un po' troppo mattiniero, gli piaceva alzarsi all'alba per andare a correre in qualche parco ed era stato categorico sul non volerlo accompagnare in alcun caso, tranne quando era stato costretto ad alzarsi per andare a recuperarlo in un sobborgo a un'ora di distanza da casa loro perché il riccio si era perso.

Harry passava il tempo tra i libri, volendo anticipare lo studio che avrebbe dovuto affrontare di li a pochi giorni, e il maggiore lo prendeva continuamente in giro per essere un cervellone, dato che aveva letteralmente divorato tre manuali in due giorni. E ricordava ogni cosa alla perfezione.
Louis aveva capito solo in quel momento quanto Harry fosse effettivamente intelligente, e gli piaceva stare disteso sul divano con la testa sulle sue gambe a spiegare al riccio tutto ciò che non era chiaro per lui o a fare eventuali approfondimenti.

Entrambi terminarono troppo velocemente le due settimane di congedo, quindi Harry iniziò l'addestramento in accademia mentre a Louis e la nuova squadra fu affidato un caso di rapimento in Texas.

Harry si svegliava prima dell'alba, partecipava all'addestramento e si impegnava anche più degli altri, nonostante conoscesse già quasi tutte le cose che gli venivano insegnate.
Rientrava a casa solo per fare una doccia e mangiare qualcosa di fretta, poi partecipava ai seminari, tornava a casa e studiava, e qualche volta Louis lo faceva partecipare alle videoconferenze con lui, Zayn e Liam per iniziare a prenderci la mano e imparare come lavorare attivamente sul campo.

Alla fine andava a letto completamente distrutto.


***


«Ciao piccolo, ti ho disturbato?» chiese il maggiore dopo che il riccio rispose alla chiamata.

Harry sbadigliò silenziosamente, Louis lo rimproverava già abbastanza per il fatto che dormisse si e non cinque ore a notte, e aveva provato a dissuaderlo più volte dal partecipare alle loro riunioni, ovviamente senza successo.

«No, certo che no. Come va con il caso?»

«Credo che siamo a buon punto, abbiamo già tre sospettati e diverse prove a loro carico, forse torneremo prima del previsto.»

Harry sorrise stanco. «Si? Mi manchi e questo letto è davvero freddo senza di te.»

«Mm posso immaginare che ora tu abbia quel broncio adorabile stampato in faccia. Mi manchi anche tu, tanto.»

Se c'era una cosa che Harry non avrebbe fatto era basare ogni loro discorso solo sul lavoro.
Louis gli chiedeva come stessero andando i seminari e gli addestramenti, e Harry gli chiedeva come procedessero le indagini, ma non si soffermavano troppo a parlarne.
Harry ricordava che uno dei motivi per cui la relazione tra il maggiore e Liam non avesse funzionato era stato proprio il parlare del lavoro in maniera esclusiva, senza dialogare su nient'altro, e Louis non avrebbe commesso di nuovo quell'errore.

Criminal minds [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora