15 Ottobre
Louis sospirò trovando sul telefono tutti i messaggi e le chiamate perse di Harry di quella mattina.
Harry: Buongiorno tesoro xx
Harry: A che ora passo?
Harry: Louuu svegliatiE continuavano con:
Harry: Lou non ti sento da ieri sera, chiamami.
Harry: Louis ti ho chiamato quattro volte, per favore rispondi.
Harry: Ti prego se ce l'hai con me per qualsiasi motivo dimmelo. Ma rispondi, per favore.
Harry: Ti giuro che se questo è un fottuto scherzo ti lascio.Beh il "ti lascio" aveva fatto un certo effetto.
Per poi finire con:
Harry: Sto venendo da te. Se non apri la porta, la sfondo.
Okay Louis era sparito, ma quei messaggi erano troppo apprensivi ed estremamente paranoici. Tra l'altro erano stati inviati tutti a una distanza di dieci minuti l'uno dall'altro, un po' eccessivo secondo Louis.
Harry aveva paura che gli fosse successo qualcosa, sapeva che gli fosse successo qualcosa, non riusciva a spiegarsi altrimenti il tono fin troppo paranoico dei messaggi.
E in quel momento gli venne in mente una frase che Harry disse quando quella mattina andò a casa sua, quando il terrore lo stava divorando."Lui ti ha fatto-Qualcuno ha provato a farti del male?"
Non ci aveva fatto caso in quel momento, a causa dello stato di shock in cui si trovava, ma a quel punto tutto aveva un senso e Louis poté giurare di aver sentito il suo cuore infrangersi in mille pezzi.
Fin dall'inizio aveva pensato che Harry fosse in qualche modo coinvolto negli omicidi e tutto iniziava ad avere un senso, e i tasselli del puzzle piano piano iniziavano a combaciare.
Il loro casuale incontro, il loro avvicinarsi, Harry che lo respinse più volte perché aveva paura di qualcosa, le continue menzogne sul lavoro anche se i suoi dati dicevano che avesse detto la verità, la costante vicinanza a lui, la reazione dopo la conferenza stampa, il non volere che uscisse di casa, le conoscenze mediche.
L'ammettere di sapere che Louis non fosse un avvocato, il parlare di psicologia, come se sapesse chi fosse in realtà.
Gli aveva addirittura fatto il profilo.Glielo aveva detto che era sicuro del fatto che lo avrebbe fatto soffrire, e che lo stava respingendo per proteggerlo.
Harry non era l'SI, era il complice dell'SI, quello che stuprava le vittime.
Restò a fissare il muro per un tempo indefinito. Non solo era ancora sotto shock per il caso, ma ora si era aggiunto anche quello.
Cosa avrebbe dovuto fare? Avrebbe dovuto chiamare Niall e dirgli tutto? Richiedere un mandato di perquisizione e formulare un'accusa? Parlare direttamente con Harry e fargli giurare che tutti i suoi sospetti erano frutto di una qualche forma di psicosi?
«Cazzo» sospirò sfregandosi il viso con le mani, stava impazzendo, letteralmente.
Aveva passato settimane a tormentarsi tra i sensi di colpa e invece era stato proprio lui a cadere nella tela del ragno. Aveva sempre avuto la risposta proprio davanti a lui ed era stato così ingenuo da non averlo mai capito.
Eppure poteva giurare che i sentimenti di Harry fossero reali.
Questa era l'unica cosa di cui fosse certo.E da li nacque un altro pensiero, il ricordo di quando gli avesse detto di non aver mai fatto l'attivo in un rapporto, e Louis come un idiota ci aveva creduto e gli aveva permesso di essere la sua prima volta.
Si era donato a lui, completamente, in ogni modo possibile.
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Criminal minds [L.S.]
Mystery / ThrillerLouis/Harry, accenni Louis/Liam, Liam/Zayn FBI!Louis, Mystery!Harry Dalla storia: «Quindi fammi capire, sto andando li per indagare o per fare da esca?» «Senti Louis, sei uno tra i migliori profiler, sai cercare e trovare indizi dove gli altri fall...